E uno dei miei Freaks mi ha seguito fino a Perugia viaggiando, per altro comodamente, nell'astuccio dei miei occhiali, strettamente avvoltolato nella pezzuola gialla, come un bambinello nella culla. I Freaks assumono la nostra temperatura corporea, ed io sono molto freddolosa e per di più l'aria condizionata sul treno era piuttosto "sparata", così desumo che debba aver patito, almeno inizialmente, un pò di freddo. Ma, pur essendo creature molto ostinate, petulanti oltre ogni dire e visceralmente vendicative, devo ammettere che il Freak in questione mi ha lasciata abbastanza tranquilla. All'inizio ha tentato d' intrufolarsi in qualche spiraglio del mio sonno, ma senza troppa convinzione nè energia, attratto più dalla rumorosità notturna della strada che dal volere essere, a tutti i costi, elemento di oniriche devastazioni.
Ci siamo quindi consapevolmente ignorati, evitando con cura ingerenze e provocazioni e la cosa, devo dire, ha funzionato alla grande.
Di sicuro non è ancora tornato.
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