Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 3 settembre 2008

Confessioni

Difficile parlare di quell' amore, imprevisto e fuori schema, alle amiche nel pieno dell'eccitazione ormonale per i "belli e dannati", tutte gridolini e sdilinquimenti per le star irrrangiungibili, in odore di eccesso e di trasgressioni. Sarei passata di sicuro per strana confessando la mia passione per quel piccoletto così goffo e niente affatto attraente e quindi, come spesso accade a quell'età, mi adeguavo e senza troppa fatica, devo confessarlo, innamorandomi di soggetti più adatti agli schemi richiesti per un giusto contesto adolescenziale. Insomma, mica difficile amare un Jim Morrison, sexy e profanatore, flessuoso sciamano attorcigliato a un microfono, posseduto dall'ossessione della musica e dagli impulsi del suo inguine.
Ok, Jim era posseduto anche da altro, ma che importa? Al mito si concede tutto.
Innamoratevi invece di uno totalmente all'opposto, imbranato, patologico, insicuro, con la certezza di una calvizie prematura e occhialini da sfigato. Un nevrotico, maldestro e ansioso e molto complessato: il prototipo del perdente. Come può una ragazza molto giovane, e con tutte le opportunità ancora intatte, prendere una colossale sbandata per uno così?
Non lo so, ma a me è accaduto: amore a prima vista e fortemente radicato col passare del tempo perchè continuo a trovare irresistibili, nonostante il trascorrere dei decenni, il suo modo frammentario di parlare, i suoi gesti molto impacciati e quel sorriso timido di uomo cronicamente insicuro.
E sempre, come allora, rimango affascinata dalla genialità delle sue intuizioni e dalla meravigliosa intelligenza della sua ironia, con la quale irride se stesso e le manie del mondo.
Marilena
A Woody Allen, mio inconsapevole maestro di sopravvivenza

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