...e la musica m'insegue lungo la vasta galleria di camere di pietra e soffitti sontuosamente affrescati. Grandi finestre spalancate su un immagine lontana di Roma. Cieli antracite e sfilacciamenti bianchi di nubi.
Ininterrotta sequela di stanze: enormi schermi video come quadri alle pareti e casse stereo disseminate ovunque. E divani, come unico arredo, in armonica confusione di epoche.
Sotto la suola sottile dei sandali il ruvido delle lastre del pavimento e il vento, che penetra dalle finestre nude, gonfia la gonna estiva del mio abito-farfalla.
E mi muovo sicura, a passo di danza, io che sono così goffa e impacciata, e canto con la meravigliosa voce di Matthew Bellamy.
Marilena
E' la mia immagine visiva di "Uninteded" dei Muse.
E' così che vivo questo brano.
(scritto in stato di sballamento totale e in overdose da Muse)
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