Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 1 agosto 2020

Il conte e lo zingaro



CONTE CAGLIOSTRO DEL VLAD
Antenati illustri, seppur discutibili, Cagliostro vanta nel suo albero genealogico, attraverso apparentamenti sotterranei e quasi sempre bastardi, come quello tra il casato palermitano dei Cagliostro e quello rumeno del principe Vlad III di Valacchia, al mondo noto come Vlad l'Impalatore o, meglio ancora, col suo nome patronimico Dracula.
Il mio piccolo conte nero dagli occhi d'ambra, sinuoso e indolente, pigro e tiranno, parco di fusa e di manierismi, domina la scena quotidiana con la regalità della sua presenza a cui affettuosamente, da subito e spontaneamente mi sono sottomessa, senza mai recriminare sul ruolo da lui assegnatomi che è quello di cameriera personale e addetta alla cucina.
Cagliostro ha una personalità strabiliante, misteriosa, impenetrabile, criptica, quasi soprannaturale, che unita ad una magnifica presenza lo rende unico e superiore, divo e divino.
Il piccolo Conte non chiede, si limita graziosamente ad accettare o rifiutare i miei doni, quali il cibo o le mie rumorose affettuosità.
Fermo, sulla soglia del salone, con quella sua meravigliosa coda imperiale svettante verso l'alto, significa che ha fame, che dobbiamo andare in cucina dove devo rifornire di cibo fresco il suo piattino, perché non ama le rimanenze, e i primi due bocconcini gradisce che glieli porga io col cucchiaino (sono convinta che se potesse farlo mangerebbe con le posate).
Con l'arrivo di Drugo, il gatto di Tiziano, mio figlio, questo rito irrinunciabile ha assunto un significato oltreché simbolico anche gerarchico: l'attestazione indiscussa della sua supremazia.
E così il momento dei pasti è diventato emblematico e anche cruciale, perché Cagliostro ha i suoi ritmi e i suoi tempi (piccoli bocconi di umido accompagnati ognuno da una presa di croccantini), consumati senza fretta e in perfetta tranquillità. Alla fine del pasto mi avverte che al momento ha terminato e posso sparecchiare.
Ma con l'arrivo di Drugo le cose si sono complicate.

DRUGO LO ZINGARO
Un motorino di fusa e gioia di vivere: questo è in sintesi Drugo.
Il piccolo tuxedo è una simpatica canaglia, di quel tipo che non puoi fare a meno di amare e nonostante ne combini di tutti i colori si è sempre disposti a perdonarlo.
Casinista, rumoroso, spericolato, gioioso, irruento, Drugo è l'esatto contrario di Cagliostro.
Vorace. Ha un appetito insaziabile. Spazzola la ciotola nel giro di un nano secondo e subito dopo attenta a quella di Cagliostro che, sdegnato dall'entusiastico trambusto che Drugo scatena all'ora dei pasti, mi ha fatto chiaramente capire che preferisce mangiare in camera sua piuttosto che con quella peste.
Uno zingarello giostraio, un saltimbanco, un piccolo mendicante, uno spazzacamino: qualunque siano le sue origini Drugo non le rinnega ma se ne fa blasone, soprattutto dal momento che la dea fortuna, incantata dal suo temperamento, gli ha strizzato l'occhio e teso la mano quel giorno che, cucciolo minuscolo, vagava nel traffico e Tiziano ha inchiodato la macchina e lo ha preso a bordo: amore a prima vista per entrambi.
Fidandosi in chi lo ha salvato ha fatto il suo ingresso nella nostra casa e nelle nostre vite niente affatto spaventato e neppure timoroso, conquistando alla fine anche quell'osso duro di Cagliostro, che se è pur vero che non vuole averlo attorno all'ora dei pasti, non rifiuta però di lasciarsi coinvolgere nei giochi o di cimentarsi nella lotta. E anche di condividere, secondo la stagione, i luoghi più caldi o più freschi della casa.
Così come le affettuosità e le carezze, che distribuiamo in parti uguali, e nello stesso momento, per non alimentare possibili gelosie. Carezze che il conte accoglie benignamente come tributo dovuto al suo rango e alla sua magnificenza, mentre il piccolo zingaro, pancino all'aria, innesca il meraviglioso, dolcissimo motorino delle fusa, e riempie la casa, l'anima e l'intero mondo di quelle sue fantastiche vibrazioni.
Marilena