Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 11 settembre 2008

Amaranta

Amaranta è sanamente impudente, decisa, eccessiva, ed anche, all'occorrenza, aspra.
E' insopportabile e nello stesso tempo stimolante, come tutte le anime dotate di forte personalità.
Sa essere cattiva, vera strega, e ti rigira il mondo, cosicchè ti ritrovi ad avere sul capo la crosta terrestre e a camminare sull'umido del cielo.
Sa essere dolce, una dolcezza ruvida la sua, senza smancerie, sempre un pò da incazzata ma con un'anima molto più sensibile di quella di tanti buoni cristiani che, sulle ferite che hanno inferto, trovano poi il coraggio di mettere cerotti.
 Lei, almeno, se deve darti il colpo di grazia te lo dà senza sorridere e senza prima chiederti perdono.
Ad Amaranta devo comunque molto di questo mio percorso fuori dall'antro della depressione.
E' lei che mi ha evitato d'implodere.
E' lei che ha urlato fuori tutta la mia rabbia e la mia disperazione a modo suo, senza scegliere i termini, come avrei fatto invece io, sempre troppo educata, troppo per bene, troppo controllata.
 Conflitto continuo tra me e lei, diverse ma compensative, sorelle che bisticciano ma che si amano.


1 commento: