Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 9 ottobre 2008

Come Juliette Greco




Un Freak burlone ha suonato la tromba del giudizio alle 4,30 di stamane. Appena ho aperto gli occhi è corso via sogghignando, ho potuto scorgere solo il suo parruccone cotonato di clown, mentre precipitoso s'involava dietro l'angolo dell'alba. Mattinata piena, troppe cose da fare e troppe poche energie per farle. Nel pomeriggio mi verrà di sicuro sonno. Il sonno arriva sempre quando non puoi dormire. Non ho voglia di uscire, non ho, in realtà, voglia di far nulla, ed il mio secondo caffè non mi aiuta affatto a carburare.
Stamani non mi sento gli occhi: al loro posto due enormi cavità vuote.
Mi rendo conto di lamentarmi del nulla, il fatto è che sempre mi spaventa sentire la nebbia nella testa. Sono un'adolescente ormai avanti con gli anni che ha ancora bisogno dei suoi feticci, del conforto della musica e di quello spleen, così caro ai decadenti e agli esistenzialisti, ripiegati malinconicamente su se stessi. E forse un buon bicchiere d'assenzio risveglierebbe il mio corpo in stato di coma vigile e ristabilirebbe quell'equilibrio percettivo di cui, al momento, sono priva.
Mi vestirò di nero, ( mi piacerebbe avere il coraggio di indossare una veletta), e labbra dipinte di rosso brillante, e un filo di perle satinate, sullo stile di Jiuliette Greco.
Marilena

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