Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 5 gennaio 2013

Tutto questo non sarebbe mai esistito se io fossi stata diversa da quella che sono


La mia esistenza, così come è stata, così come è, ha determinato quella di questo blog.
E dei personaggi di fantasia che animano i miei racconti.
E delle persone reali che hanno, con commenti ed e-mail, con me interagito.
Tutto questo non sarebbe mai esistito se io fossi stata diversa da quella che sono.
Marilena

 5 Gennaio 2013
L'anno è iniziato male quindi non può che migliorare.
Almeno spero.
Che me ne sarei fatta di un inizio coi fiocchi?
Non ci sono abituata, è la regola e la tradizione, così come il fatto che non cambierà sostanzialmente nulla ma che si ripeterà lo stesso identico canovaccio, un noioso deja vù, dove solo la scrittura riesce a dare un senso ed un valore alla ripetizione monotona dei miei giorni.
Mi verrebbe da dire che la vita fa schifo ma, ecco dovrei specificare che è la mia vita a far schifo, se non ci fossero la fantasia e questo blog, alla fine non rimarrebbe molto da salvare, né per cui vivere.
La cruda verità è questa: vivo per i miei scritti.
Un domani che non sarò più in grado di scrivere sarà la mia morte vera anche se poi, vista la pellaccia di cui le streghe e, in particolare le donne della mia famiglia, sono dotate, vivrò ancora molto a lungo.
Lontano dal computer e dal mio blog sarebbe come essere relegata in una stanza senza aria e senza luce, con le tapparelle abbassate, senza più vedere i colori.
I colori sono una delle cose cosa che più amo della vita.
I suoni o gli odori, ad esempio, non rivestono la stessa importanza.

La morte la vedo soprattutto come un luogo buio nella totale assenza dei colori.
E' questo che più mi spaventa: l'oscurità definitiva.
E la possibilità, a detta dei credenti, di un'altra vita.
Spero di no...un'altra vita come questa non la voglio, solo se ci fosse una possibilità di scelta o di poterla vivere con l'acquisizione di ciò che è stata e, quindi, con la  possibilità illimitata di modifiche.

Non mi sposerei, questo è certissimo, né per amore (come ho fatto), né per nessun altro motivo.
Studierei, anche se è pur vero che la cultura non è quella che della scuola, ma di sicuro ti dà le basi.
La cultura personalmente acquisita, da autodidatta, è nozionistica e pratica, anche se l'insegnamento solido delle scuole elementari e medie dei miei tempi si è rivelato di qualità superiore a quello di oggi.
O, forse, perché studiare mi piaceva e, per il breve periodo della durata della mia carriera di studentessa, l'ho fatto con impegno e con passione.
Avrei voluto fare la giornalista anche se, forse, non sarei stata una buona penna del settore perché amo enormemente personalizzare i fatti, giocare con le parole ed il linguaggio e, soprattutto, non chiudere mai definitivamente le storie.
Un buon giornalista, invece, dovrebbe scrupolosamente attenersi alla pura concretezza degli eventi, non lasciare spiragli per congetture o fantasticherie che esulino dalla "realtà incontestabile dei fatti".
 Io, invece, amo troppo i finali aperti o, addirittura i non/finali, cosicché i miei personaggi liberamente vagano da un post all'altro, ogni tanto riemergono dalle ombre del passato e s'insinuano nelle storie più recenti, interagiscono con i nuovi, modificano e condizionano le loro sorti.
Un po' come accadeva con gli dei nell'Olimpo, la stessa inquietudine che li portava a mischiarsi nei destini umani concupendoli in modi strani e fantasiosi, fino a stravolgere, per un capriccio o una ripicca, la storia intera dell'umanità.

Non mi sposerei però un figlio lo vorrei, ovviamente, in tutto e per tutto uguale a quello splendido che ho.
Lui è il mio punto di partenza, e d'arrivo, nella storia della mia vita.
E' l'unico punto, in questo mio monologo, dove anche le virgole sono quasi inesistenti.
E' la mia pausa sorriso.
Ultimamente non ne ho avuti molti di motivi di sorridere, ma questo rimane sempre.
Una certezza corroborante.

Sarebbe quindi  tutto molto diverso in questa mia ipotesi di vita.
Ma non sarei più la stessa persona anche se nessuno cercherebbe spiegazioni dal momento che la me stessa di oggi non sarebbe mai esistita.
E così non avrebbero mai visto la luce questo blog, né la mia piccola ciurma, mai esistita la botola che dal mio armadio, nella mia camera da letto, immette direttamente in quest'antro e, ancora, la landa desolata in Blogosphere dove questo è ubicato, e non ci sarebbe mai stata neppure l'idea di Blogosphere così come l'ho immaginata io, e tutte le parole da me scritte e quelle dei commenti e delle e-mail, le voci dei blogger e dei lettori, testimoni dal 2008 ad oggi di una storia che nessun'altri che io, in questa unica mia vita, così come è stata, così come è, avrebbe potuto in questo modo raccontare.
Marilena

2 commenti:

  1. 5 Gennaio 2013
    E' difficile commentarti in questo scritto.
    Mi sento trasparente ai tuoi occhi.
    E' il presente che forse "fa schifo" di questa tua vita, troppo difficile da cambiare e troppo pessimistica per sperare.
    Un bacio sorella che aggiunga una fortuna colorata al tuo spirito.
    Tvb

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    Risposte
    1. Il presente è determinato in larga misura dal passato, ma non sto a recriminare su questo.
      E' difficile, ed ogni anno che passa è sempre più difficile

      Bè la felicità, o almeno la serenità, dovrebbe essere in questa vita, ma non sempre è così, allora chi crede in un Dio spera in quella eterna io, che sono assolutamente atea, non credo neppure a quella, però......però mi piace fantasticare che ci sarà, magari, un qualche riconoscimento letterario post-mortem (per certuni è fatale :)
      Quindi se proprio devo credere a qualcosa voglio credere ad una favola, dove io sono la protagonista e che ci sia anche un lieto fine.

      Se poi se tutto questo non si avvera chissenefrega, tanto sarò dipartita :)))))

      Come vedi, Eli, fabbrico storie, continuamente......

      Bacio coloratissimo, tutte le sfumature del rosso

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