venerdì 23 dicembre 2011
Hotel Zeta (cap. 7)
LA SFIDA
L'imperatore Giaguaro e Xira erano rimasti, per un lungo momento, immobili a fronteggiarsi soppesando le rispettive potenzialità, cosicché Clara, in seguito, avrebbe giurato di aver captato l'ombra di un sorriso sul muso del grosso felide, a pregustare l'imminenza di una vittoria già scritta.
Il piccolo cuore di Xira batteva all'impazzata, ma lei non dava mostra di paura, non fuggiva dall'ombra gigante che la soverchiava con le nere fauci spalancate, e il collerico ruggito così potente da frantumare la roccia. Yaguar fletteva il suo corpo, flessibile e sinuoso, come quello di un grosso rettile che s'appresta, fulmineo, allo scatto mortale, ma che consapevolmente lo ritarda per godersi fino in fondo la paura dell'avversario. Il piacere sadico di concedere ancora un ultimo minuto di vita, sapendo che sarà consumato nel terrore della morte imminente. Xira, perfettamente immobile, sembrava rassegnata alla zampata mortale, quella che le avrebbe dilaniato la schiena, lasciandola paralizzata alla mercé di Yaguar. In più s'era sventatamente posizionata all'ingresso di una strettoia, un imbuto senza uscita, che le avrebbe irrimediabilmente precluso ogni via di fuga. Una trappola.
Ai miagolii sommessi dei gatti, più simili ad una mesta preghiera che ad un incitamento, si contrapponevano i ruggiti di scherno dei grandi felidi, sicuri della vittoria del loro campione.
E, subito dopo, ecco Yaguar prodursi in quel fantastico, inimitabile balzo, che lo aveva innalzato ai fasti della leggenda, proprio mentre Xira, indietreggiando, andava sempre più incuneandosi nell'angolo cieco, in quell'utero provvidenziale che l'avrebbe messa al sicuro, resa inviolabile alla brama mortale di Yaguar che, puntando sullo scatto e sulla potenza, non aveva però calcolato le incongruenze di quell'area ristretta in cui il suo corpo massiccio si sarebbe andato ad incastrare.
Un cozzo tremendo e il grande, invincibile giaguaro giaceva ai piedi di Xira con le zampe spezzate e i denti frantumati. Davide aveva di nuovo sconfitto Golia.
Per un lungo momento sulla foresta stordita era calato il minaccioso silenzio d'ombra che precede le eclissi, squarciato dal ruggito rabbioso di un vento che andava oscurando il cielo di foglie e di piume, ma a cui s'oppose, con un miagolio da latte, un temerario cucciolino di gatto, bianco e rosa, ancora traballante sulle zampe che ripeteva, spavaldo, la mimica di Xira nella sfida al giaguaro. Artigli sguainati e orecchie tirate indietro, il minuscolo felino era ben deciso a non cedere di un passo alla prepotenza del vento, sebbene ad ogni folata ruzzolasse a terra, ma sempre però si rialzava indomito, soffiando e mostrando gli unghioli sguainati a quel nemico inafferrabile, temibile forse più di Yaguar.
Ma ecco avventarsi sul cucciolo una tigre enorme, la bocca spalancata e gli occhi di fiamma, planare implacabile su di lui, afferrarlo per la collottola e...deporlo, incolume, sul trono dell'Imperatore.
E' quello l'atto della pacificazione che decreta la fine di quella secolare guerra fratricida, ristabilendo così gli equilibri della ragione e della meteorologia, cosicché il vento smette di soffiare e diradando le nubi in uno squarcio di turchino appaiono i due soli gemelli color melograno, quelli dipinti da Clara.
E nell'unità finalmente ritrovata del popolo dei grandi e dei piccoli felidi esplode la festa in un'inestricabile sarabanda di code e di vibrisse, ruggiti e miagolii, le armoniose voci di un'intesa finalmente ritrovata, mentre Xira, osannata dai decani delle due tribù, pudicamente schernendosi rifiuta il tripudio e in disparte si ritempra dalle fatiche del combattimento.
L'istinto di Clara sarebbe quello di correre da Xira, accertarsi che non sia ferita, stringerla tra le braccia e condividere con lei quel momento di gloria, così come è loro abitudine dividersi felicità e tristezza, ma pure teme che la sua presenza possa risultare inopportuna, perfino imbarazzante in quello specifico momento, come la disdicevole presenza dell'estraneo in una festa di famiglia.
Su questa riflessione, a malincuore Clara s'allontana, dopo aver gettato un ultimo sguardo a Xira per avere un'ulteriore conferma della sua incolumità.
" E forse non vorrà più ripartire, rimarrà qui, regina amata dal suo popolo, quando a casa, invece, è considerata solo un'intrusa. La mia piccola Xira, grande, orgogliosa guerriera." Questo immagina Clara, intraprendo mesta la strada solitaria del ritorno.
... e come rispondendo a quell'accorato richiamo, Xira, emergendo da un punto dell'orizzonte si è silenziosamente materializzata al suo fianco.
Ha annusato nel vento l'odore di Clara, e così l'ha rincorsa e ritrovata.
Xira ha fatto la sua scelta.
MEMORIE DI EDMUNDO REYES
Ricordo perfettamente il periodo della permanenza a Nuevo Eldorado delle quattro signore di cui qui si narra. Periodo movimentato, ma piacevole. Tutti i nostri ospiti sono persone speciali ma alcuni lo sono un po' di più. Sono quelli che lasciano significative tracce del loro passaggio. Le quattro signore erano assolutamente diverse tra loro eppure, in strano modo, assolutamente compatibili. Nel gruppo regnava un bell'accordo tranne per qualche scintilla caratteriale tra Amaranta ed Eli Joe. Mai visto due temperamenti consanguinei così opposti, una fiammella rossa ed una nuvola scura in perenne contrasto, seppur molte baruffe venivano stemperate, sul nascere, dall'ironia di Lucy Hollywood e dalla dolcezza di Clara. Ed ecco ancora altri due esempi di caratteri agli estremi, lo zenit e il nadir, la testa e i piedi dell'universo. Clara, evanescente e dolce quanto Lucy è, invece, carnale ed abbagliante
Las damas...le signore, dunque, erano adorabili ognuna alla propria maniera. Adorabili, ma non sempre facili da trattare. Amaranta intavolava estenuanti discussioni con le ombre dei vivi e quelle dei morti, dibattiti che la sfinivano e, alla fine, la rendevano democraticamente intrattabile con tutti. Eli Joe passava moltissimo tempo a scrivere lettere a suo marito, confesso di non aver mai visto nessun'altro scrivere con così tanta foga, ed era evidente che soffriva della sua assenza. Lucy Hollywood...ammetto il mio debole per lei, per i suoi abiti floreali, i capelli selvaggi e per quella sua falcata da pioniera quando, impavida s'avventurava nei recessi di Nuevo Eldorado tornandone con trofei fotografici assolutamente di gran pregio. Per questo mi è mancato il cuore di avvertirla che, una volta varcati i confini di Durango, nulla di ciò che lei avrebbe fotografato sarebbe rimasto impresso sulla pellicola. Clara, invece, la definirei un'ospite speciale, di quelli che in virtù di una loro profondissima capacità empatia con quello che viene definito "L'Universo Sensibile", lasciano tracce indelebili del loro passaggio. La sua pittura ha sostanzialmente modificato la natura astrologica e paesaggistica di questi posti, per cui qui ora l'alba sorge con due soli gemelli e le notti, dense di stelle, sono rischiarate da una fantastica luna cammellare, ed inoltre, sempre al suo talento, dobbiamo l'immaginifico panorama dei deserti cobalto dove nascono gli alberi del sale, e i giardini di mare dove fioriscono atolli con una strana vegetazione azzurra, ocra e arancio: le meravigliose tracce del soggiorno di Clara a Nuevo Eldorado.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sei essenza dolce, delicata e sensibile. Significa essenza d'artista, senza ombra di dubbio. Senza sgombro di dubbio. Non posso che adorarti e sognarti.
RispondiEliminaBuone festività, strega mia, cuoci un po' di me nel tuo calderone. Un abbraccio forte forte,
Matteo
Appassionatamente contraccambio i tuoi auguri per un Natale fuori da ogni schema.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la cottura nel calderone....... attento, Matteo, che potrei prenderti in parola :)))))))))))
Auguri stratosferici!
Marilena
Ecco ((((( lo sapevo.....anche nela fantasia come nella realtà io e te facciamo scintille ogni volta che siamo insieme! Il prossimo viaggio, se tu vai a Nuevo Eldorado, io mi dirigerò al Vecchio Eldorado e porterò con me tutte le mie magie :))))))))!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMa come farei a stare senza di te? Con chi starei a battibeccare ogni due minuti?
Non credo che le altre due streghette mi sopporterebbero più di tanto!!!!!!
Una cosa è certa:Xira ha vinto! Ha sfruttato tutte le doti intellettive ereditate da sua zia EliJoe :)))))))!!!!!!!!!!
Ma sì, è stato un bel viaggio.
Siamo malconcie e piene di graffi tra quelli di Xira e Lucy che quando s'è accorta che delle foto non foto s'è tramutata in Catstregadaimilleeduecentoartigli e Cla che ha pensato bene di lasciare "tracce indelebile" di se su di noi :)))))))
Buon Natale Stregasorellamaggiore!
TVB
Elisena
Buon Natale sorellestregheamiche di questo viaggio!
Vi voglio bene!
Elisena
Ciao Marilena,auguri di un sereno e dolce Natale,un bacio.
RispondiEliminaPerò se Edmundo tra una svenevolezza e l'altra, me lo diceva delle foto era meglio arrrgggggrrrrrrrrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaperò quelle immagini e sansazioni sono dentro di me e ci saranno per sempre, come voi tre amiche mie amatissime.
Ero certa che Xira se la sarebbe cavata, è troppo in gamba , ops in zampa, neppure un'avversario di tale fatta può sottometterla.
Auguri festosi di felicità creatrice instancabile mia Escura
Nuevo o Vecchio Eldorado......l'importante è stare insieme, condividere. La magia è già nel dono impagabile dell'amicizia.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le note caratteriali, bè, ognuna di noi ha le sue insofferenze e le sue predisposizioni, alla fine, però, c'è sempre l'affetto a calmierare e a comprendere.
Un bacio stregaccia nostalgica
Marilena
Ma grazie, Massimo, auguri anche a te: un mondo di bene e di meraviglie.
RispondiEliminaUn bacio
Marilena
Lucy, Edmundo Reyes, s'era preso una cotta per te, come faceva a dirti che tutto il materiale fotografico sarebbe diluito, ed in fine scomparso, appena varcati i confini di Durango?
RispondiEliminaMa sicura che lui è ancora lì, col suo maggiolone verde e bianco, e la retromarcia già innestata, ad aspettare il tuo ritorno.
Magari è materiale per un'altra storia......chissà :)
Un abbraccio grande e, di nuovo, tantissimi auguri
Marilena
........ e chi sà che non ci torni a Durango ..... per le foto naturalmente ......
RispondiEliminaBaci e solazzi natalizi mia Escura
Per le foto......ovviamente :)))))))))))))
RispondiEliminaStrasmack
...siete fantastiche, ragazze! Xira è una guerriera nata (il suo primo nome, dato non si sa come, era 'bucina' che poi si è scoperta, grazie a Lucy, essere una piccola trombetta da guerra romana...)! Lucy scoverà anche e sicuramente (tramite blog), qualche scienziato pazzo che ha appena messo a punto un sistema di trasmissione immagini direttamente dai ricordi all'hard disk del suo computer...!
RispondiEliminaNessuno avrebbe saputo esprimere così bene, con le parole, le caratteristiche di ognuna di noi!
Il racconto è splendido! Adesso, però, la curiosità per un seguito si è scatenata!!!
Un abbraccio (e una carezza di corpo felino dal pelo bianco e nero) alle ragazze di Nuevo Eldorado!
......e le ragazze di Nuevo Eldorado, Claudia, ti stringono in un abbraccio sorellesco e stritoloso (così sono, talvolta, gli abbracci tra sorelle).
RispondiEliminaVabbè, quest'avventura virtuale è terminata ne programmeremo una reale, con Lucy, Eli, tu e la meravigliosa Bucina, in arte Xira, e con insite prerogative di centuriona romana che Lucy ha scoperto nel nome.
Fieramente Buci ha sconfitto l'Imperatore Giaguaro, ancora una volta l'intelligenza vince sulla forza, e la mente delle femmine, a qualunque razza appartengono, si sa sono irresistibilmente diaboliche.
Lucy......ora che mi ci fai pensare, Claudia, frequentava tipi alquanto stravaganti, uno in particolare somigliava a Christopher Lloyd, il mitico Doc di "Ritorno al futuro", mi sa, quindi, che sia già all'opera, per trasformare in immagini i nostri ricordi :))))
L'eroina di questo racconto, la Buci, la sommergiamo di baci, tra le orecchie, il musotto, gli zampotti e la coda dritta come lo scettro di una regina.
Un bacio, Claudia......no, tanti baci da noi tutte.
Grazie
Marilena
P.S. - Ho ricevuto la tua graditissima mail, mi scuso se non ho ancora risposto, le immagini sono splendide, in particolare quella dei meravigliosi alberi gialli.
Ancora baci, sorella d'avventure :)