Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 29 dicembre 2011

Dove? Perché?



Andar via di qui, è questo il mio ultimo assillo
Andare dove? Mi chiede Amaranta
Andare dove? Fanno coro tutte le altre  presenze del mio antro.
Perché? Domanda, invece, l'Imperatrice Camilla, ampliando, con questo interrogativo, i termini della questione.

Dove?
Perché?
Sarebbe molto più facile non dare spiegazioni ed obbligare la mia piccola ciurma ad assecondare questa mia determinazione, ben sapendo che sarebbe costretta a seguirmi perché non avrebbe nessun'altra alternativa se non il suo dissolvimento esistenziale.

In questi ultimi quattro anni siamo tutti invecchiati un po' di più, ed io più degli altri, perché ho dovuto spendermi affinché tutto sembrasse reale, caldo e confortevole, nonostante le mie catastrofi esistenziali e la mia feroce volontà di resistenza.
Alla fine mi sono resa conto che è tutto davvero fittizio, anche quelle ipotesi di verità per cui un tempo ho dato battaglia, che tutto poggia su niente, e che si può voler bene e detestare nello stesso momento e con la stessa suprema intensità, che le parole sono difficili e, quelle della scrittura, ancor di più, che non hanno voce e, seppur  ne avessero una, sarebbe quella di chi legge.
Ed ecco che anche un diario può essere un luogo d'inganni, d'inesattezze, di espropriazione intellettuale.

Mi tenta l'idea di trasferirmi in una nuova regione di Blogosphere, ma dovrei farlo senza l'ingombro di questa valigia colma di tutti i miei scritti e senza il seguito della mia piccola ciurma, silenziosa ed emotiva, sapendo fin d'ora di condannarla al tragico destino dell'abbandono e di una morte certa.
Ma sta di fatto che questo luogo è pervaso da un eccesso di ombre e di presenze, contaminato da troppi ricordi, amarezze, inettitudini, collere, desideri, incoscienza, baldanza e passione, perché io possa liberamente continuare a gestirlo senza inciampare nella desolazione o nel vuoto.
Marilena

10 commenti:

  1. Dovunque andrai sarai sempre te stessa, con il tuo bagaglio che versa emozioni e ne carica a tutto spiano!
    Ho visto quell'odiosa Camilla incazzatissima per questa tua eventuale decisione e non ti dico lo sguardo perso degli altri coabitanti dell'antro.
    Un vero peccato abbandonare l'antro che ormai faceva parte del mio quotidiano, del mio vivere.
    Ma, a volte, voltar pagina è un segno positivo, può comportare risvolti inaspettati ed io, anche se sei mia sorella, io non vorrò sapere in quale altro angolo dell'etere andrai ad abitare!
    TVB immenso
    Elisena

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  2. il diario può essere luogo d'inganni, si inganna se stessi molto più di quanto si ingannino gli altri...il tuo antro è il tuo rifugio, lascialo per un pò, se ti stà streto, ma non abbandonarlo mai. buon anno mia cara, sai che ti adoro e adoro ogni singola parola che scrivi

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  3. Non sarebbe un abbandono, Eli, ma solo un trasloco ed ogni tanto qui verrei ad aprir le finestre, far prendere aria alle stanze, ravvivare le piante, controllare che i miei strambi inquilini soggiornino tranquilli ed abbiamo tutto ciò di cui abbisognano.
    Il mio antro non è mai stato, per me, un luogo virtuale ma, piuttosto, un luogo dell'anima, un anfratto, un rifugio, che ho reso troppo visibile, facilmente ragggiungibile, e questo, di certo, mi ha condizionato, seppur le premesse per cui è nato tu le conosci e con esse la mia decisione di renderlo pubblico.
    Ma, oggi, quelle motivazioni sono venute a cadere e sono cambiate molte cose seppur, alcune, ancora non risolte e che, forse, non risolverò mai.
    Ho smesso d'inseguire gli aquiloni, ci si rassegna alla vita e a se stessi senza più troppi inganni, fin dove è possibile arrivare si arriva, poi ci si ferma.
    I cambiamenti, a volte, sono indispensabili seppur dolorosi, però sono quelli che ci danno una spinta a non fermarci o, almeno, provare ad andare avanti.
    Qui non ho più molto da dire, così mi perdo in lunghi racconti, per non badare troppo a me stessa creo fisionomie a cui, in ultimo, davvero m'affeziono.

    Se chiudo questo ciclo ne aprirò un altro, con modalità diverse, è ovvio, che altrimenti tanto varrebbe rimanere qui dove oggi, ecco, c'è troppa tristezza, vuoti che non colmerò, spazi disabitati, di corpi e di voci e di sentimenti.

    Grazie, Eli, per aver compreso :)
    Marilena

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  4. Il diario, Ady, diventa luogo d'inganni quando non ci si può raccontare davvero ed allora si tergiversa, ci si avvita su se stessi, si dice e non si dice, si ammorbidisce e si rumina, senza mai poter sputare il boccone che ci strozza, che non è educato o che potrebbe, paradossalmente, essere indigesto per altri.

    Ma non è colpa di nessuno se io sento così, se qui mi manca l'aria, è dovuto solo al mio stato mentale.

    Mi dò ancora un pò di tempo per pensare che lo strappo, credimi, è davvero doloroso.
    Qui ci sono io, nel bene e nel male, e c'è il rendiconto dei miei ultimi quattro anni di vita: gli entusiasmi, le delusioni, le lamentazioni :)))))
    Ad ogni modo qualunque sarà la mia decisione ultima l'esperienza di questi quasi quattro anni vissuti all'interno del mio blog, la considero positiva.

    Un bacio, Ady, contraccambio gli auguri
    Grazie di cuore
    Marilena

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  5. Strega mia... io non mi oppongo a nessuna tua scelta o decisione. Mi oppongo, però, come presenza del tuo antro, se non mi rivelassi il nuovo domicilio.
    Quante volte ho pensato di lasciare in totale abbandono il mio spazio angusto, il mio giaciglio di spine. Ma poi sono sempre tornato, perché sì, ci sono parole di disgusto, perché sì, ci sono parole di dolore interno od esterno, perché sì, a volte mi spaventa. Ma proprio per questo torno, perché c'è Me stesso, Me medesimo, Io e tutti i Me e gli Io possibili, immaginabili e palpabili. E non potrei fare a meno di quello spazio, così familiare che potrei tenerlo in tasca.

    Amaranta... non sparire, nel caso decidessi di plasmarti altrove, dalla mia presenza. Ricordati che desidero che tu faccia bollire un po' della mia essenza nel tuo calderone. No, non stavo scherzando.

    Ti abbraccio virtualmente e ti auguro che, ovunque sarai, tu possa trascorrere una nottata da brivido lungo la colonna vertebrale per il Capo dell'Anno.
    T.V.B.

    (Si scrive ancora T.V.B.? Era da una vita che non lo scrivevo... Si, credo si scriva ancora)

    Matteo

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  6. Marilena, lo sai che qualunque sia la tua decisione io ti sosterò, non so se serve cambiare luogo d'espressione, tu resti tu in qualsiasi forma, ma se questo può farti sentire maggiormente libera e serena, fallo.
    L'Antro è magia può sparire ma tornerà sempre.

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  7. LOVE LOVE LOVE.
    Dischi lp cd:The Beatles:SGT Pepper's lonely hearts club band(1967)Magical Mystery Tour(1967)Devendra Banhart tutti i cd,Frank Zappa:Freak Out!(1966)Led Zeppelin i primi 4 lp i migliori del gruppo a parer mio,David Bowie discografia dal 1965 a oltre il tutto e di più,Rolling Stones:Between the buttons(1967)Let it Bleed(1969)The Velvet Underground:LP dal 1967 al 1973,The Doors tutti gli lp o cd,Janis Joplin tutti gli lp o cd,Beck:Stereopathetic Soulmanure(1994)Odelay(1996)Mutation(1998)Sea Change(2002)Ravi Shankar:Improvisations(1962)In London(1964)The sounds of India(1968)Mama Cass Elliot:tutti gli lp,Quicksilver Messenger Service:i primi 4 lp o cd,Gentle Giant:Three Friends(1972)Octupus(1972)US 69:Yesterday's Folks(1969).
    LOVE LOVE LOVE.
    Libri:Jack Kerouak:On the road(1957)Vikram Chandra:Terra rossa e pioggia scrosciante(1998)Amore e nostalgia a Bombay(1997)Honorè de Balzac:Eugènie Grandet(1883)Thomas Mann:Tonio Kroger(1903)Umberto Eco:Baudolino(2000)Charles Bukowski:L'amore è un cane che viene dall'inferno(1977)Walt Whitman:Foglie d'erba(1856)Lawrence Ferlinghetti:tutto e di più.
    Cara Amica,tu sei una parte di tutto questo,ma per me sei molto di più,ho solamente citato delle cose che per sensazioni mi legano a te,ma,potrei stare ancora a scrivere per quello che percepisco e mi lega al tuo sentire,alle volte ci viene richiesto da forze a noi impossibili a domare di andare oltre come per una fase di rinnovo,ti faccio tanti cari auguri e che il nuovo anno porti tutto quello che il tuo cuore desidera,ti abbraccio con affetto.
    Auguri.

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  8. Matteo, il tuo commento mi ha davvero commosso......e, credimi, non sono di quelle dalla lacrima facile.
    E' perchè dentro le tue parole ci trovo molta sincerità ed empatia, come quella del naufrago che ha sperimentato sulla propria pelle la collera dei marosi e sà che, una volta all'asciutto, l'acqua facilmente evapora in superficie, dalle vesti e dai capelli, ma non dalle ossa, dove lì permane a ricordare, nel dolore permanente delle articolazioni, l'umida odissea della sopravvivenza.

    Grazie davvero, Matteo di questo bellissimo scritto
    Contraccambio con tutto il mio cuore, e la mia simpatia, gli auguri per un anno nuovo sfolgorante e pieno di entusiasmi e di successi.
    TVB si scrive ancora così ed è sempre bellissimo sentirselo dire.
    Un bacio
    Marilena

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  9. Grazie, Lucy, sò che tu ci sarai sempre e, questo, è confortante, una sicurezza.
    Avrei potuto non scriverlo nemmeno questo post, diradarmi e poi sparire ma, qui, c'è un pezzetto della mia vita e di tutte le altre vite che ho incontrato. Molti dei miei racconti sono nati da questi incontri e, quando mi capita di rileggerli, ecco che ritrovo il momento e lo spirito che li ha generati.
    Ma sono io, oggi, ad esser diversa d'allora, a sentirmi distante, disincantata, insoddisfatta e non è colpa di nessuno, semmai di colpa si può parlare.
    C'è troppo di tutto, qui nel mio antro: troppo amore, troppa rabbia, troppe parole, troppe sottolineature. Ed anche troppa luce.
    Un bacio, Lucy
    Grazie :)
    Marilena

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  10. Ma grazie, Massimo, è un commento bellissimo questo tuo, ed io non so che dire......persa tra le meraviglie dei brani musicali e dei libri da te citati: Love Love Love.
    E dagli elenchi constato che abbiamo nutrito molte passioni comuni che di certo ci hanno forgiato nel pensiero e nella sua espressione.
    E nelle stesse emozioni.
    Ma a volte, come dici tu, c'è una forza che ci impone il cambiamento, che gli spazi diventano stretti e manca l'aria.
    Il cambiamento diventa imperativo quando non si è più davvero se stessi, e se quello era il nostro onesto, unico, scopo.
    Io non ho mai finto, solo mi rendo conto che diventa sempre più difficile esistere, per se stessi, ed unicamente per se stessi, se ci si condiziona al bene degli altri.
    Non ho mai inteso di scrivere qualcosa di leggero, o futile, piuttosto mi sono accinta ad un immane opera di ricostruzione di me stessa e mi serviva un pubblico famigliare che soprattutto capisse le mie difficolta, i miei dibattimenti. Era questo il motivo principale dell'essere pubblica al mio mondo privato. Non è stato così e non mi serve più, a maggior ragione, ora.
    Sò anche che se non mi svincolo ora da questo luogo rassicurante che è diventato, per me, il mio antro, forse non lo farò mai più.
    Ed è un tenttivo che, forse, vale la pena io faccia:il mio antro sarà sempre qui.

    Grazie davvero, Massimo, della tua vicinanza e di quello che hai scritto.
    Un bacio
    Marilena

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