Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 13 dicembre 2011

Hotel Zeta (cap. 5)


SINGOLE ESPERIENZE
Nell'Hotel Zeta non c'erano computer e questo, all'inizio, aveva causato una specie di scompenso esistenziale in Amaranta, che non essendo una esteta della natura si era sentita confinata in uno spazio alieno, catapultata su un altro pianeta. Prigioniera dell'intrico amazzonico di quell'Eden primordiale, avrebbe trasformato, secondo la sua indole, in racconto drammatico questa sua sconcertante esperienza.
Eli Joe, anche lei di primo impatto aveva preso male la mancanza dei cavetti e delle connessioni, ma dopo una minuziosa esplorazione che l'aveva confermata nella certezza che la Rete in Nuevo Eldorado era ancora secoli a divenire, aveva in virtù della sua positività trasformato la tragedia in poesia. Fu durante la sua permanenza a Durango che compose i suoi versi più belli, quelli che le avrebbero dato la celebrità, e diede vita ad un appassionato carteggio privato con suo marito.
Lucy, invece, s'accingeva ad esplorare i misteri di Nuevo Eldorado con lo stesso entusiasmo con cui Leonìe D'Aunet aveva perlustrato le terre di Lapponia e il remoto Polo Nord. Dal materiale fotografico ne avrebbe ricavato un reportage i cui diritti erano già stati preventivamente acquisiti dal National Geographic, ignorando, però, che tutto quel materiale così puntigliosamente accumulato sarebbe tramutato in pellicola vuota una volta varcati i confini messicani.
Clara aveva ritrovato l'estro della pittura, ed ecco che dava vita, sulla sua tela, ad inedite e fantastiche costellazioni, come quella dei soli gemelli color melograno, che sorgevano dalla sabbia di un deserto metafisico; la luna cammellare, gibbosa e chiarissima, portatrice di piogge stellari; i paesaggi fiabeschi come i deserti cobalto, infinite distese di pietre azzurre dove crescevano gli alberi del sale, e i giardini di mare dove gli atolli solitari fiorivano di vegetazione promiscua ed inedita. Queste, ed altre meraviglie, scaturivano dal pennello di Clara, e tutto quello che dipingeva acquistava vita e tramutava i paesaggi di Nuevo Eldorado.

MEMORIE DI ELI JOE
Quello trascorso a Nuevo Eldorado è stato un periodo fantastico, se ci fosse stato anche mio marito sarebbe stato perfetto, poiché la sua assenza per me era tangibile, anche se ho avuto modo di sperimentare il romanticismo di un carteggio intimo. Imbucavo le lettere nella cassettina postale dell'Hotel Zeta e, l'attimo dopo, la missiva era già partita superando in velocità qualsiasi sistema di posta elettronica. Trovavo le sue lettere di risposta sul cuscino del mio letto, insieme ad una rosa rossa. La lontananza è una misura con cui si riesce a valutare la forza di un sentimento nella sua pienezza e nel suo ardore. Ho scritto molto in quel periodo attingendo non solo dallo sfolgorante panorama ma dalle sensazioni evocate dalla lontananza da quel mio mondo solido e conosciuto, e che mi hanno condotto ad una esplorazione e ad una conoscenza più profonda di me stessa. Di sicuro questo ha contribuito ad affinare la mia sensibilità intellettuale.

XIRA
Xira, quando non era al seguito di Edmundo Reyes, spariva per lunghe ore inoltrandosi, solitaria e circospetta, nel verde intrico amazzonico di Nuevo Eldorado. Ne emergeva al tramonto recando, sulla pelliccia arruffata, minuscole tracce di terra ed evidenti segni di lotta.

4 commenti:

  1. Relax....si mia cara sorella, finalmente ho mangiato, bevuto, scritto e tutto in pieno relax. Non m'è mancato proprio lo squillettare del cellulare o i ritmi degli orari (pranzo, cena, lavoro e chi più ne ha più ne metta).
    Il silenzio, poi, rotto solo dalle nostra sguaiatissime risate, senza traffico e semafori, robot che ci impartiscono ordini.
    Ma....che per caso eravamo nell'eden?
    Altro che Hotel Zeta....questo è il paradiso:))))
    Però...e dove ci sono io ci sono sempre i però, io non sapevo che le prime rose trovate sul mio cuscino venissero dall'aldiquà e le ho mangiate a 84 denti....che dolori!!!!!!!!
    Nemmeno le fusa di Xira son bastase a farmi passar la dissenteria acuta a base di spine....mi mancava tanto l'imodium!
    Un bacio stregaccia!
    Quand'è che va in onda la prossima puntata?
    Non farmi star troppo lontana da Tony, ho paura di rinascere cerva a primavera :))))
    Elisena

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  2. Mi sa che il National Geografic mi farà causa visto che le fotografie sono svanite dalla pellicola ..... va bè mi restano i ricordi ...
    La EliJoe versione Elisabeth Barret non è male , e sopratutto ce l avedo troppo a carteggiarsi con Tonino.
    Un bacio miciastra streghesca e coccole alla Xira guerriera miaoooooooùùùùùùùùùù

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  3. Come al solito, Eli, fai sempre casino!
    Ma quale rose dall'aldilà c'è una specie d'Interflora anche a Nuevo Eldorado e, quelle rose, arrivavano da Tony. Rosse, come l'amore e tu le hai mangiate!
    Altro che Elisabeth Barret come, carinamente, ti paragona Lucy!!!!!!
    Ma convengo con te che, alla fine, si vive benissimo senza troppa tecnologia (ma non senza il computer!!!!!! ARGHHHHHHH)
    La prossima puntata, Eli,dovrebbe essere l'ultima e, la scriverò, quando tu gentilmente lascerai libero il mio pc!
    Un bacio :)

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  4. ricordi, cara sorella adottiva, quelli non svaniranno mai, come la magia dell'amicizia, del trovarsi, di quel sentire di "essersi conosciute da sempre"
    E' la magia di Nuevo Eldorado......no, di Blogosphere, luogo incantato dove ho conosciuto te e Claudia, il cui estro fotografico ha dato vita a questo racconto, due bellissime persone, assolutamente vere e reali.
    Eli......bè lei è parte di me, condividiamo lo stesso DNA, seppure soffriamo di schizofrenie molto diverse!
    Un bacio a tutte le donne di questa comitiva!
    Coccole a gogò per l'imprevedibile Xira.
    Alla prox ed ultima puntata......

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