Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 2 agosto 2009

Welcome to Blogosphere


Brevissima e doverosa premessa.
In questo post sono citati nomi di blogger che hanno fatto presa sulla mia fantasia.
Prassi corretta sarebbe stata chiedere un'autorizzazione preventiva a tutti.
Ma, aggiungo subito, che il loro inserimento all'interno di questo post è dettato solo dalla simpatia e dall'affetto che nutro per loro.
Mi sarebbe piaciuto inserirne tanti altri, ma il mio racconto sarebbe diventato chilometrico!
Se tale inserimento però non è gradito, basterà solo farmelo presente, che immediatamente provvederò a rimuovere.

WELCOME IN BLOGOSPHERE
In una buia serata di un freddo gennaio, a cavallo di una palla di cannone, come il barone di Munchausen mi  sono catapultata su questo fazzoletto di terra nella regione più estrema, a settentrione di Blogosphere.
Una landa desolata.
Terra di coyote e di lucertole.
Di roccia viva. E di sabbia.
E di vento turbinoso.
In un viluppo tempestoso di sottane e di foglie, ho sparso le ceneri di mio padre.
Polvere di cipria. Il belletto per i morti, che non hanno più una faccia.
L'ho reso randagio. Restituendogli la libertà.
Welcome in Blogosphere.
Ed ho acceso un falò. Al riparo di una roccia.
Perchè il vento soffiava maligno.
E maledicente.
Avidamente ho ingollato una lunga sorsata di delicious.
Aggressivo come acquavite.
Che ha pervaso la mia gola come una lingua di fiamma. Aquietandomi.
E tutta la notte le fiamme distorte del falò hanno continuato a scaldarmi e a contorcersi, come fuochi fatui,  nell' isteria di una danza epilettica.
Proteggendomi dai lupi. E dai fantasmi.
E dalla nenia ossessiva di mia madre.
Che, instancabile, ripeteva il mio nome.
Delirante richiamo psicologico.
Nella mia prima notte clandestina
Welcome in Blogosphere.
Ed oggi, Blogosphere, non è più solo una ipotesi pionieristica ma una realtà geografica.
Un punto preciso sulle mappe.
La mia landa, desolata e battuta dai venti, approdo di viaggiatori spaesati o di esperti girovaghi.
Alcuni giungono trascinandosi dietro il pesante fardello d'ingombranti bauli.
Chini sotto il peso dei loro bagagli.
E con una luce disperata negli occhi.
Alla ricerca della terra promessa.
Cercatori d'oro. Principi in esilio.
Schiave in fuga. Avventurieri.
Esploratori esausti.
Domatori di leoni. Ed incantatori di serpenti.
Imbonitori. Ed affabulatrici.
Splendide puttane. E poeti crepuscolari.
Bussano alla porta del mio antro.
Acqua e cibo.
Ed in cambio il racconto delle loro storie.
Fanfaluche. Leggende. Deliri.
Cronache.
Quelle stesse che io, poi, condivido con voi.
Welcome in Blogosphere.
E' passata di qui Fernanda Castillia, col cadavere di Ignacio Amaral nascosto nel suo baule.
E La Mangiatrice di Farfalle, in fuga dalle ombre ostinate dei morti che non sono morti e dei vivi che non sono vivi.
Ed Achab, l'enigmatico principe della foresta viola. Mi ha regalato una pietra di luce.
E la profondità ermetica del suo sguardo.
E Logos, l'illuminato, il filosofo stratega di un mondo futurista. Mi ha fatto ridere e piangere. Lasciandomi in dono un anello d'argento e la certezza dell'amore.
In una notte d'eclissi qui è approdata Amaranta, con appeso alla sua treccia, come un lugubre orpello, lo psicotico Iggy.
E nessun bagaglio. Non è più ripartita.
E Francy274, fatina diurna ed ape siderale, messaggera in avanscoperta nei cieli elettrici di Blogosphere, è planata nella mia landa desertica, nel pieno di una tempesta di sole.
Preannunciata, invece, da una insondabile nube di polvere, l'irruenta e passionale subcomandante Alba Viola, in sella ad uno strano cavallo munito di una psichedelica criniera rasta. In missione, per unirsi al popolo clandestino di Utopia.
E di qui è passato Drummer, il batterista, leggendario capitano di ventura, così soprannominato per quella sua capacità di sparare pallottole  con un fraseggio ritmico, come se picchiasse con le bacchette su un piatto crash. E per l'assolo, enfatico e definitivo, col quale è solito chiudere le sue solitarie jam session.
Ed i bevitori di birra, hobos e diseredati alla ricerca della libertà e d' improbabili giacimenti d'oro.
Affascinanti narratori.
Meravigliosi bugiardi.
Dispensatori di storie fantastiche.
E di bizzarre teorie.
Welcome in Blogosphere
Welcome, a chi busserà alla porta del mio antro.

18 commenti:

  1. è bello vedersi coinvolti nelle tue scritture,sono commosso,bella sorpresa,bellissimo post,grazie,ho messo anche un commento nel post delle farfalle,riguardo l'altro tuo post,il pasto nudo dell'orchessa,veramente bello,buona domenica marilena.

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  2. Ciao principe achab, sono contenta che non ti sia dispiaciuto l'inserimento all'interno del mio post.
    Avrei dovuto correttamente chiederti il permesso prima.
    Ma ho confidato nella tua amicizia.
    Grazie
    Con affetto vero, achab
    Marilena

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  3. Grazie Marilena per avermi inserito nel tuo racconto. E' motivo di orgoglio, penso, essere citati da una brava scrittrice come te.
    E' il segno di stima e affetto che provi per noi, ricambiato da noi leggendoti quotidianamente.
    Mi fa morire Chiara però come l'hai descritta!hehhehehehehe
    Una cosa però, nel prossimo racconto fammi avere un cavallo, il mio mal di schiena è preoccupante, non so se riuscirò ad attraversare tutta la blogossfera a piedi.
    Va bene anche un asino o un mulo.
    Lorenzo

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  4. Ciao Lorenzo, i cavalli a disposizione nella blogosfera sono Mahatma, distrofico e sordo, che penso se la passi peggio di te :))) ed ora anche quello di Chiara, emulo di Bob Marley, criniera rasta e consumatore incallito di erba ganja, che copiosa cresce nelle fertilissime vallate di Blogosphere.
    Insomma un cavallo molto socievole ma, temo, con i riflessi un pò rallentati :))
    Grazie Lorenzo, filosofo e stratega, per questo commento e per il tuo assenso.
    Un bacio
    Marilena

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  5. Ecco perchè er cavallo mio nel secondo racconto quann' ha sentito li tamburi se mess'a ballà er regghe! E quann'ha sentito parlà de cannoni m'ha fatto 'n sorriso che manco er bonsai nazionale so o sogna.ehhehehe
    Grazie Marilena per avermi inserita nel racconto,concordo con le motivazioni di Lorenzo.
    Chiara

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  6. Marilena ti abbraccio e ti stringo forte
    Ornella

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  7. Toc Toc busso piano, ma ho trovato aperto, a passo felpato sono entrata nel tuo antro buio e luminoso. Mi è piaciuto e mi sono accoccolata
    silenziosa per un po', spero non ti spiaccia. Un saluto Felino da una gatta randagia della Blogsphera.

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  8. Ciao subcomandante Chiara, potevo non inserirti nel mio racconto? Sei una bellissima amica, non mi stancherò mai di ripeterlo.
    Ed il cavallo con la criniera rasta......mi piacerebbe davvero ci fosse nella realtà.
    E, comunque, qui in Blogosphere,c'è!
    In Blogosphere, magari, può capitare anche che vincano quelli che stanno dalla parte del giusto!
    In Blogosphere tutto è possibile :)))
    Un bacio
    A presto
    Marilena

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  9. Ciao Ornella, ogni tuo passaggio, ogni tuo saluto è per me motivo di gioia.
    Ti ammiro
    Un abbraccio forte
    Un bacio
    Marilena

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  10. Ciao gattina randagia della blogosfera, è davvero un piacere conoscerti.
    Non mi dispiace affatto che tu sosti nel mio antro, perchè ogni nuova amica è la benvenuta.
    Contraccambierò la tua visita, con immenso piacere.
    Welcome in Blogosphere
    Welcome nel mio antro
    Grazie del tuo passaggio
    Un saluto
    A presto
    Marilena

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  11. Ritrovarsi in un racconto descritta con gli occhi di chi parla di noi da una strana ebrezza.Bello quei "cercatori d'oro",hai evocato alla mia mente scene di film dei primi conquistatori americani.Mi ci vedo girare come un astro in questa galassia immensa che è l'etere,meno fatina però.:)) Grazie.
    Però....hai dato il cavallo alla persona sbagliata, lo farà impazzie, quando Logos ne aveva bisogno.....ehehehehheheh
    Un abbraccio
    Francesca

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  12. Ciao Francesca, innanzitutto grazie per il tuo consenso.Fatina......non in riferimento all'iconosgrafia classica delle fate.
    Una creatura alata, dinamica, perseverante, entusiastica, Tant'è che ti ho dotata di due identità: fatina diurna ed ape siderale.
    L'ape siderale, però, mi piace di più. Una fata, abitatrice dei boschi,con le ali di farfalla che diventa poi,una piccola ape dorata.
    In quanto al cavallo,naaaaaaaa......ne ha più bisogno Chiara. Insomma il lavoro, la casa, due blog da gestire, ed ora anche la missione per il popolo di Utopia :)))
    Eppoi, è stata una decisione repentina, dettata dalla mia anima femminista :D
    Grazie ancora Francesca
    Un bacio
    Marilena

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  13. Ciao Marilena,
    ho letto nell'ora di pranzo l'inserimento che avevi fatto in questo racconto che si riferiva a me ma per ragioni di tempo non l'ho commentato. Lo volevo fare ora ma ho trovato chiuso il post, achab giustamente l'ha tolto. L'ho trovato molto bello ed intrigante nonchè azzeccato... mi ci ci vedo a sparar cannonate a raffica...Grazie

    E grazie anche per la tua amicizia

    Seguirò sempre con entusiasmo i tuoi racconti
    A presto buona serata Gianni

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  14. Ciao Gianni, insomma sei tra i blogger con i quali mi sono rapportata di più. Non ho inserito quelle righe per una questione etica. Ho trovato il tuo blog chiuso e contattarti per chiedere un assenso non era possibile. Così ho pubblicato il raccontino, omettendo quelle righe che ti riguardavano.
    Poi ho visto il post "interrogativo" di achab ed ho scritto li.
    Visto che mi dai il permesso lo inserisco, restituendo così la stesura originale al mio racconto.
    Grazie
    A presto
    Marilena

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  15. Ne sono lusingato Marilena.

    Una piccola precisazione:
    Quando ho scritto mi ci vedo a sparar cannonate, mi riferivo a "cannonate" verbali. Sono un pacifista convinto, non ho mai sparato contro nessuno. Vedo solo ora che avevo dimenticato di metterlo tra virgolette per non scrivere una parola che inizia sempre per c.....

    Grazie ancora, a presto
    Gianni

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  16. Ciao Gianni, avevo intuito.
    Anche se Drummer, il batterista, capitano di ventura di Blogosphere, spara cannonate vere.
    Ma questa è un'altra storia :)
    Grazie ancora
    A presto
    Marilena

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  17. ahahhahhhahha
    eccert checcelosò!!!!
    Ce lo vedi lo vedi un capitano di ventura che risponde al fuoco nemico sparando c...... a raffica?
    Alla prossima, ciao

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  18. Ciao Gianni, evidentemente non credi al detto, ne uccide più la lingua che la spada.
    Cyrano de Bergerac, le usava entrambe.
    Declamava versi mentre duellava.
    Ma convengo che le "cannonate verbali" da sole non bastano.
    Ciao
    Marilena

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