Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 13 dicembre 2009

Riflessioni di una sentinella

La quiete di questi giorni reca un buio presentimento di caos imminente.
Sono come un animale che fiuta nel vento l'odore dell'incendio che si sta avvicinando, eppure si ostina a non lasciare la tana dentro la quale potrebbe, fatalmente, rimanere intrappolato.
Come una sentinella, in stato di allerta, presidio il mio perimetro.
Ma fuori, nell'immobilità del paesaggio, c'è solo il silenzio neutro dell'autunno.
Ed il percorso tracciato dalle orme, solitarie e consecutive, dei miei piedi.
La conta dei passi.
E l'ossessione del tempo.
E questa cupa quiete che incombe come un presagio ineluttabile.
Eppure, dentro questo abito mattutino, leggero per la stagione e per i miei anni, mi sento nuova.
Ed intatta.
Per la prima volta, dopo tanto tempo, non più provvisoria.
Non ho bisogno di guardarmi allo specchio per vedermi.
Capelli, occhi, labbra, mani, gambe, ventre.
L'odore glabro della pelle.
E quello tenue dei capelli.
Le rughe sottili.
E le mani sciupate.
Tutto nitidamente mi appartiene.
Tutto è parte di me.
Della donna che sono.
Questo rifletto mentre vigilo, tremando di freddo, nel vestito troppo leggero.
Ma è un abito nuovo, e talmente bello, che vale la pena soffrire questo patimento.
E la vanità della femmina ha avuto il sopravvento sulle esigenze della sentinella.
Così oggi indosso quest'abito lieve, come un respiro dell'aria.
Senz'altra corazza.
Senz'altro ingegno.
Per sfidare il destino.
Che, alla fine, vorrei degno di questo vestito.
Marilena

12 commenti:

  1. "Il finale è sicuramente degno di quel vestito e di colei che lo indossa perchè sei proprio tu a scriverlo dicendo: "Eppure, dentro questo abito mattutino, leggero per la stagione e per i miei anni, mi sento nuova".
    Giusto Strega, giusto così! Ci si rinnova anche indossando un abito leggero perchè più pesante è la stoffa di manifattura più pesanti sono "le responsabilità" da portarci addosso!
    E allora bisogna allegerirsene!
    Bisognerà indossare un abito che ci lasci traspirare e respirare!
    Non temere il futuro imminente: Non ci sarà tempesta!
    Anzi, se riesci ad aprire la porta dell'antro, troverai, appesa sul ramo di albero, una mantellina, per coprirti meglio le spalle e proteggerle dai colpi di vento che, ha tradimento, ogni tano lancia raffiche gelide!
    Elisena: il ramo sul quale poggia la tua mantellina!

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  2. Eli, smackkkkk
    Perfetta sincronia.
    O telepatia?
    Sto ancora correggendo il post ed è arrivato il tuo commento!
    Mentepatica.
    Strega.
    E' un commento che mi piace tantissimo.
    C'è speranza quindi anche nei destini ineluttabili?
    Sei il mio asse dell'equilibrio, visto che io oscillo sempre verso il catastrofismo.
    TVB, strega minore
    Un bacio
    Marilena

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  3. Kiamala come ti pare! Siamo streghe, ricordi?
    Noi siamo mentepatiche e, per alcuni, anche "antipatiche" dalla nascita.
    Ben venga la mentepatia e, per l'antipatia, beh, "ki non risica non rosika".
    Senti, però, visto che ho bisogno di te per le pozioni di Natale, indossa almeno, sotto quell'abito, quella sottanina leggera che spesso fa da vela alla tua zattera!

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  4. Eli, a Natale ho pronto un tutone rosso con cappuccio di pelliccia, stile Santa Klaus.
    Se fa troppo freddo mi metto anche la barba posticcia ed il parruccone bianco.
    Altro che sottanina leggera :)
    Ciao, strega rossa
    Marilena

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  5. Hallo bella streghessa, che bellezza saperti riagguantare la tua vita con lo spirio di una veste leggera e voluttuosa. Mi piacciono questi versi e che anche senza specchio si ha coscienza di se, ci si sente vive. Ma mi raccomando non scordare la mantella di Elisena, metti il cappuccio, e vai libera e sexy, perchè la mantella è strafascinosa .....
    Un bacio e un abbraccio caldo per riprenderti dalle ventate freddolose.

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  6. Coscienza di me stessa e del mondo circostante.
    Non fuggire, ma affrontare la vita.
    E, soprattutto, non continuare a macerare nel rimpianto di non averlo saputo fare prima.
    L'abito, Fel, è importante.
    Simbolicamente ci rappresenta.
    Un abito leggero, per affrontare il destino, è più appropriato di una corazza.
    Un vestito adatto ci rende visibili.
    L'armatura, invece, solo informi.
    Grazie del tuo passaggio, Fel
    E della piccola scia di luce che sempre lasci
    Marilena
    P.S. - Eh si indosserò la mantella di Eli, anche se, a frugare nei miei vecchi armadi, dovrei ancora custodirne una.
    Retaggio dei miei vent'anni.

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  7. Sicuramente senza corazza potrai essere visibile nella tua interezza. Forse è proprio quello che tutti vogliono, compreso il tuo futuro compagno.

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  8. Bello questo tuo scritto,molto personale e intimo,la lettura è molto veloce,scritto magistralmente,senza visioni o inganni dietro all'angolo.
    (Tutto nitidamente mi appartiene.
    Tutto è parte di me.
    Della donna che sono.)
    E sei una grande donna.
    Grazie per le emozioni.
    Buona serata Marilena.
    Un bacio.

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  9. Sam, mi basta essere visibile a me stessa.
    E non sarebbe traguardo da poco.
    Perchè ciò implicherebbe l'acquisizione avvenuta di una sicurezza e di una indipendenza che, credimi, sto ancora inseguendo.
    Imparare a volermi bene. Ad essere un pò più clemente con me stessa. Senza disprezzarmi troppo per tutto quello che non sono capace di fare. O di ottenere.
    Imparare ad essere e ad esistere, da sola.
    E non in maniera egoistica.
    Ma consapevolmente.
    Per ritrovarmi.
    Senza quelle sicurezze e l'appoggio che può darmi un compagno.
    E' un traguardo arduo per una come me che è sempre stata dipendente dagli affetti e dalle capacità altrui.
    Voglio essere visibile, nella mia interezza, non allo sguardo del mondo.
    Nè agli occhi di un uomo.
    Ma a me stessa.
    Perchè nessuno, nemmeno in nome dell'amore, possa più prevaricarmi.
    E' questa la mia impresa.
    E' questo il mio traguardo.
    Come vedi molto meno semplice e molto meno romantico di quello che apparentemente si può intuire.
    Grazie Sam, del tuo commento
    E del tuo passaggio
    Marilena

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  10. Principe achab, i tuoi commenti mi scaldano il cuore.
    Fanno schiudere le mie labbra in un sorriso.
    Infondono conforto.
    Trasmettono forza.
    I tuoi commenti sempre sono una efficace medicina alle mie "blogghesche" crisi esistenziali.
    Ed io li adoro.
    E ne sono, ormai, assuefatta.
    Un grazie di cuore
    Ed un bacio
    Marilena
    P.S. - Finchè rimarrò in Blogosphere reclamo il diritto, illimitato e costante, ad avere i tuoi commenti!

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  11. Portami fino all’orlo del destino
    fino al margine del buio
    fino al bordo estremo della fiducia cieca
    lì dove precipitano solo i distratti ingenui
    e dove scivolare è soltanto un’arte
    che lascia lividi scuri sulla pelle”.

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  12. "Al margine del buio" ci sono andata vicinissima.
    La fiducia cieca ......no,per quel che mi riguarda non ho mai del tutto smarrito la lucidità. Sapevo. Vedevo. Sentivo.
    "I lividi scuri sulla pelle", i miei non si vedono, sono tutti interni, nella testa, nel cuore, e nei nervi. Ma ci sono.
    E fanno male.

    Questa poesia mi ha catturata.
    E' così tragicamente umana.
    E vera.
    Grazie Antonio, raffinato selezionatore di versi ad personam.
    Un bacio
    Marilena

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