Detesto questa primavera che odora di castagne e di legna da ardere. Sono come un animale alla ricerca di tepore. In fase di muta in una stagione tardiva. L'anemia mi lascia la pelle fredda. Le ossa percorse da brividi e la testa in balia della febbre. Una febbre nascosta perchè non c'è nessun delirio a testimoniarla. La strategia dell'invisibilità mi permette di passare attraverso gli occhi del mondo con la mia struttura di sempre.
E nessuna anomalia rilevabile.
Disciplino le intemperanze del mio umore.
E i toni drammatici della mia indole.
Gli stati d'animo sono sempre così complessi da spiegare. Facilmente fraintendibili.
E la stanchezza asciutta delle ossa, in conflitto con la febbre ardente della testa, sono un ulteriore ostacolo all'analisi.
E al chiarimento.
SFINITA DA QUESTA STAGIONE DI METAMORFOSI TARDIVA.
Questa l'elementare diagnosi.
Questo il pensiero definito.
Analizzato alla luce pallida del giorno.
Più tardi avrò modo di vivisezionarlo.
Per ora mi basta di averlo estirpato.
Marilena
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