......e mi ha porto il suo regalo, una rosa pallida, sciupata dalla precarietà del viaggio. Una rosa pallida, che odora di sale. Amaranta me l'ha porta col sorriso luminoso della riconciliazione. E un sasso di mare, traslucido e grigio. Un minuscolo atollo incrostato di lucenti, irrisorie tracce di sabbia. Raccolto da Iggy, in una sua rara escursione esterna.
Iggy, che ora muggisce di rabbia, a labbra serrate, davanti alle pareti sgargianti, imbrattate dagli entusiasmi artistici di Kilroy. Quel Kilroy che ha preventivamente subodorato il rischio di uno scontro frontale. E così ha preferito disertare.
Quindi, ad accoglierli, c'ero soltanto io.
Perchè BLOG è ammalato. Prostrato da una feroce febbre bulimica. Fame vorace che non riesce a saziare. Cibo che poi espelle nella incontinenza del vomito.
E Lizard, rintanata nell' anfratto più remoto, prolunga il suo sonno, in attesa di una vertigine calda di sole.
Questo sole transitorio, che stenta ad espandersi nella poderosa magnificenza dei suoi raggi incendiari e che, faticosamente arranca, in scalata verticale, tra nubi rissose e scompigli di vento.
E la riconciliazione ha il caldo conforto dell'abbraccio.
E la certezza ritrovata di un cuore che batte all'unisono col mio.
Più tardi ci sarà il tempo per raccontare le meraviglie. Gli imprevisti. Le delusioni.
Ora, quello che davvero importa, è che io abbia di nuovo ritrovato la mia ombra.
quanto scrivi è bellissimo ciao.
RispondiEliminaGrazie achab, sei davvero gentile.
RispondiEliminaCiao
Marilena