E' lo strumento seduttivo, a parer mio, più intrigante in assoluto.
Di sicuro quello che offre le maggiori possibilità di sperimentazione.
Irretire con la voce. Un richiamo esplicito e irresistibile.
Antica malia di sirena.
Incantesimo di strega.
E delle donne di qualsiasi evo.
Però non tutte siamo affabulatrici.
O astute parolaie.
E non è assolutamente facile sedurre attraverso l'arte oratoria se non è mai stata coltivata. Che richiede duttilità di pensiero, scioltezza di parola e strategia di pausa.
Non alla portata di tutte, quindi.
Ora, onestamente conveniamo che un bell'aiuto nel supplire alla nostra mancanza d'immaginazione, ci viene dal cinema e dalla letteratura, ed oggi anche dalla rete. E, restando ferma nella mia convinzione che non sempre è bastevole essere se stesse e che nulla di male c'è ad espandersi oltre i propri confini, ma che anzi è doveroso per una più vera emancipazione personale, credo che usufruire di una qualche tecnica per affinare la propria arte di seduzione sia una buona cosa.
E, di certo, non sarò io a prendermene il merito, perché tanti prima di me hanno sviscerato riguardo l'argomento con maggior chiarezza ed esperienza, così mi espongo solo a raffigurare alcuni tra i più noti stili di seduzione, per evitarvi d'incorrere in quegli errori grossolani che potrebbero, alla fine, danneggiarci, partendo dall'unicità della nostra voce e ponendola in rapporto alle nostre caratteristiche fisiche e al grado d'ironia con cui riusciamo a metterci in gioco.
STILI DI SEDUZIONE
LOLITA - Capricciosa e provocatoria.
Ridicolo in ogni donna che abbia superato i 18 anni e sia di stazza superiore ai 40 kg.
Lolita richiede quindi una taglia extra small, una gran faccia tosta, una buona dose di egocentrismo ed una naturale ostinazione al capriccio e un buon allenamento alla masticazione del chewing gum ...e l'incrollabile convinzione sull'abbinamento delle tinte rosa-celeste.
Assolutamente da evitare, come stile, se avete il timbro vocale e la stazza di un soprano.
E se non vi piace il chewing gum.
MARILYN - Il candore odora di sesso.
Esempio incomparabile di astuzia seduttiva, sapientemente giocata sull'apparenza.
E sulla indiscutibile capacità di mandare in tilt le sinapsi maschili riducendole al ruolo elementare di testicoli.
E qui, mie care signore, non s'improvvisa, ma occorre una innata propensione al sesso.
Il chewing gum di Lolita tra le rosse labbra di Marilyn: e' la perfezione!
Glissate questo stile se parlate con marcata inflessione dialettale, se siete convinte della verginità della Madonna, o se ancora pensate che spetti a lui dover prendere l'iniziativa.
THILDA - Il dualismo erotico dell'androgino.
La traslazione dei sessi. Il gioco delle parti. Bisogna essere smodatamente sicure di sé per realizzare un intrigo simile, senza perdersi nel nebuloso universo di questa particolarissima sperimentazione, dove non occorre essere fisicamente androgini ma possedere di certo un'appassionata propensione all'ingannevole gioco dei chiaroscuri.
Indispensabile un forte carisma sessuale. E gli occhi di lucertola di Thilda Swinton.
Non adatto alle femministe e a chi si è rifatta le tette,
Ma assolutamente vietata a chi ha la sciagura di una voce chioccia.
RIPLEY - SIGOURNEY - Una donna d'azione
Solo per le più sfrontatamente sicure, quelle consapevoli nelle proprie capacità di conquista, perché è proprio a questo che una donna d'azione mira: alla conquista. Ed è sempre lei a scegliere, ad incassare e vincere. Sorprendentemente fuori dai ruoli classici femminili, non è ascrivibile in una categoria d'appartenenza, la donna d'azione è volitiva, irruenta, grintosa. Forte, carismatica ed emancipata, seppur mai ha praticato il femminismo, è quella che detta le regole, conduce il gioco ed anche cambia le carte in corso d'opera. Sa gestire ed improvvisare. E' la femmina alfa sia in una coppia che in un menage con più partner: non ha paura di chiedere ed ama affermarsi; è sexy in maniera anticonformista, indipendente da ogni cliché; assolutamente sicura del proprio valore è alla pari, se non superiore al proprio partner, perché una donna così non sceglie mai compagni che non siano alla sua altezza.
Questo stile è innato, non s'impara e ancor meno s'improvvisa, perché Ripley - Sigourney è quel fattore dna che non tutte possediamo.
Assolutamente sconsigliato a chi va in tilt per un'unghia spezzata o una messa in piega mal riuscita, o crede che il successo possa essere determinato soltanto da una scollatura vertiginosa o da un tacco a spillo. Ma soprattutto vietato se avete una voce zuccherosa e con una inopportuna tendenza ai sospiri e al turbamento, e non possedete l'incomparabile allure di Sigourney Weaver.
PENELOPE - La tessitrice
All'apparenza uno stile semplice ma in realtà uno dei più complessi da mettere in scena, perché qui si parla di elaborare trame psicologiche, tessere minute filigrane da orafo, intrecciare orditi con sottilissimi fili di seta ma resistenti come fossero di ferro. Conoscere i segreti dell'aria, del vento e dei sospiri, e saperli direzionare con la potenza della propria volontà, al perseguimento dello scopo.
La consapevolezza è la dote su cui basa questo stile. E la determinazione. Strategie che si celano dietro l'ala innocente di un ventaglio che all'apparenza nasconde ma in realtà induce a fantasticare su quegli intimi, interni dettagli fatti di sguardi e di gesti deliberatamente non rivelati: la discrezione come potente mezzo di seduzione. E la malia di una voce permeata dai toni morbidi della penombra.
Non cimentatevi in questo stile, gentili signore, se avete la voce impostata da centralinista call center; se siete patite dei selfie e fans dell'influencer di turno; se pensate che i fili di perle di Juliette Greco siano vintage e demodè il tubino nero di Audrey Hepburn; se trovate noiosi i preliminari sessuali, le carezze sinuose e i baci a raggiera, sconfessando la poetica di quell'attesa che, come formulato da Gotthold Ephraim Lessing, è essa stessa il piacere.
aspetto sapiente il seguito...
RispondiEliminaCiao UIFPWo8, prima o poi ci sarà anche un seguito......
RispondiEliminaGrazie del tuo passaggio.
Marilena