giovedì 4 luglio 2013
Sulla scia delle farfalle
La mia farfalla dalle ali scure e dal cuore buio ieri mattina ha spiccato il suo ultimo volo.
Con fatica, che quelle sue ali dopo dodici anni d'alzheimer s'erano ormai atrofizzate, ripiegate come le stecche di un ombrello sconfitto dalla furia devastatrice di un vento iracondo e castigatore.
Ieri mattina è stata certificata la data della sua morte anagrafica, in realtà era già morta dodici anni fa.
Pochi forse si ricordano ancora di lei, che l'assenza a lungo protratta cancella la memoria e rende estranei alle persone che un tempo erano amici, quegli stessi coi quali si è riso e si è pianto, a volte questionato, che mia mamma aveva una personalità umorale, non facile, a volte impenetrabile eppure, per me bambina, così ammaliante ed irraggiungibile.
Irraggiungibile come certe stelle o certi sogni.
Per questo, forse, quella mia devozione s'è poi tramutata nell'adolescenza in un sentimento buio e rancoroso, contrastante con i miei desideri più reconditi, quasi fosse il nostro rapporto solo una questione fra donne e non più un semplice, naturale confronto/scontro tra madre e figlia,.
In verità più scontro che confronto, che con lei non si riusciva a spuntarla, che opponeva alle ragioni conclamate un silenzio imperiale, o il dogma inalterabile dei suoi principi: si era con lei o contro di lei, vie di mezzo non ce n'erano.
Si poteva amare o detestare, di certo non la si poteva ignorare.
Grande maestra dell'arte drammatica e talentuosa attrice (quanto inconsapevole?), esperta nell'esasperare gli animi per poi rendersi d'un tratto simpatica, quasi alla possibile portata di quell'amore che ribolliva nel mio animo e che sempre mi sono illusa di essere ad un passo dalla conquista.
Ma poi, di nuovo, soffiava un vento contrario e si portava via tutto: rimaneva solo la mia paura di perderla definitivamente e l'amarezza di non essere riuscita ad averla.
Quanto l'ho amata!
Quanto l'ho detestata!
...e, alla fine, mi sono accorta di essere più simile a lei di quanto avessi mai voluto ammettere, forse solo un po' più indulgente, ma perché ho intuito, con la sensibilità esasperata degli innamorati non del tutto corrisposti, che chi aspira alla conquista di un amore impossibile deve provvidenzialmente fornirsi di ragioni ed alibi per non scoraggiarsi, così da poterne perseverare il desiderio.
Continuerò per tutta la vita ad amare la mia farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, soprattutto ora che ha ripreso la via del cielo, seppur la immagino insicura della direzione, che lei era nata completamente sprovvista del senso dell'orientamento, ma ora, dopo tanto tempo, di nuovo libera.
Continuerò per tutta la vita ad amare la mia farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, perché certi amori sono impossibili da dismettere, ma non parlerò più di lei, ora che è libera la lascerò andare, da parte mia più nessun richiamo, né tenero né doloroso, affinché si dimentichi della durezza del suolo a cui è stata per troppo inchiodata, e guardi solo verso il sole, e non importa se sbaglierà direzione, se asseconderà il vento di bonaccia o quello di tempesta, quello che davvero conta è saperla di nuovo in volo, sulla scia delle farfalle.
Marilena
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Un brivido nello spogliatoio di seta,
RispondiEliminaun mormorio sulla finestra socchiusa,
un filo d’odore, venuto
dalla notte delle acacie aperte,
e una grande farfalla che ignora
che intorno a te
non si bruciano le ali,
ma l’anima.
Grazie Antoine per questa meravigliosa scenografia.
EliminaMi dispiace Marilena...non credo di poter aggiungere tanto di più.Ma tu sei riuscita a trasformare il dolore in emozionante poesia.Forse è colpa delle farfalle che non se ne vanno mai veramente,ci lasciano sempre le loro traiettorie imprevedibili e misteriose.
RispondiEliminaGiovanni
Non c'è una libertà più grande che quella del volo anche per chi non ha senso dell'orientamento e rischia così di smarrirsi.
EliminaMa mia mamma deve recuperare dodici anni di non vita, che si smarrisca pure, che perda la strada e ne trovi un'altra, tutto sarà per lei riscoperta, emozione, rinascita.
Grazie Giovanni.
L'amore ha mille sfumature, forse non tutte le nuance s'intonano al nostro incarnato, ma non importa, è esistito e ha colorato la nostra vita. Buon viaggio farfalla smarrita.
RispondiEliminaUn abbraccio mie dolci amiche-sorelle
EliminaE' finalmente libera, Lucy.
Questo è quello che conta davvero.
Un abbraccio grande e grazie, sempre, della tua vicinanza, anche da parte di Eli.
TVB
Marilena,ho letto le tue toccanti parole, vorrei togliere dal tuo cuore un po del dolore che lo attanaglia, la Farfalla vive anche in te, è sempre con te,non la vedi con gli occhi, ma sentirai il fruscio delle sue ali, non ti lascerà anzi non vi lascerà sole.
RispondiEliminaOggi sono un pò meno triste di ieri, lei è fnalmente libera e quella sua libertà la faccio mia, e la mia anima è più leggera, e il mio cuore, la mia testa e i miei polmoni, hanno di nuovo ripreso a funazionare su ritmi più giusti.
EliminaMia mamma continua ad esistere nel modo in cui io muovo le mani, nella linea delle mie gambe, nel colore dei miei capelli, nelle sfumature delle mie iridi, nel mio modo di ridere, nel tono della mia voce, nel nostro lessico famigliare......
Grazie davvero, Gaetano, per questa tua empatia.
A presto
Marilena
Cara Marilena e cara Elisena un abbraccio fortissimo. Cettina
RispondiEliminaGrazie, Cettina, di questo tuo pensiero gentile. Ho letto, in un tuo commento sul blog di mia sorella, che anche tu vivi una situazione simile, per questo ancora di più apprezzo questo tuo passaggio.
RispondiEliminaIl vuoto che ha lasciato......
Grazie ancora, Cettina
Marilena