Non esistono due mondi separati, due realtà diverse, un mondo normale e uno paranormale...esiste un mondo unico, che si può "guardare" o "vedere" (Carlos Castaneda)
TRACCE DI MADAME
E nel mondo di Madame, al Portoghese, non era concesso guardare neppure da uno spiraglio di serratura.
Aveva iniziato a vivere rattrappito in se stesso, disperato ed insicuro, in una sorta di sonnambulismo esistenziale, cosicchè passava il tempo nell'attesa dei suoi ritorni pur senza averne mai la concreta certezza.
Nei brevi attimi di lucidità materializzava visivamente, e con chiarezza di particolari, la rete nella quale l'allure nero di Madame lo teneva prigioniero, dove neppure osava dibattersi per timore di recidere quella corda sottile che lo univa a lei.
Non anelava la fuga ma piuttosto ad essere divorato dalla meravigliosa creatura, diventarne parte e palpitare all'unisono con i battiti del suo cuore.
Un filo si seta del suo scialle, una forcina, un guanto dimenticato, un bracciale usato come anello di catena: le scarne tracce dell'esistenza di Madame, feticci che lui gelosamente custodiva come reliquie del bottino proibito di un pirata.
RIVELAZIONI DELLA PRESENZA DI COSTANZA
Seduto al solito tavolino del solito bistrot, il Portoghese fumava una sigaretta dopo l'altra guardando fisso davanti a sè con lo sguardo introverso e cattivo degli ossessionati.
Madame non era ancora tornata, un'attesa lunga più delle altre che lo stava crudelmente dilaniando.
Gli occhi spenti, le occhiaie scure, la barba incolta: somigliava ad un naufrago disgraziato che era stato salvato suo malgrado, trascinato dalla forza del mare e scaraventato, al sicuro, sulla battigia, quando invece volentieri avrebbe preferito perire risucchiato dagli abissi piuttosto che sopravvivere senza Madame.
Abbandonato dalla sua musa e rinnegato perfino dalla nera signora, senza nemmeno quell'ultima sigaretta a cui ogni condannato ha pur diritto, malediceva quel Dio sadico che lo aveva risparmiato solo per farsi beffe di lui e che, dal profondo degli abissi, ne era certo, lo stava beffardamente irridendo.
Ma ecco che da quel mare malvagio emerge Costanza, scintillante sirena dagli occhi di pervinca e la bocca di monella, che gli offre la sigaretta che tiene tra le labbra.
Et' la dernière, monsieur, mais volentieri je la divise avec vous.
La marcata pleofonia con cui pronuncia le vocali rivela la sua origine slava.
Il Portoghese non la degna d'uno sguardo, né s'avvede della sensualità di quell'offerta che profuma di bocca di donna, mentre ne aspira il fumo con avide boccate, allo stesso modo di un condannato alla forca che respira la sua ultima aria.
Quanto dista l'isola del naufragio dal bistrot parigino dove ha incontrato la donna più bella, e più crudele, del mondo?
Coincidenze strane e beffarde spesso regolano la nostra esistenza, come in questo caso specifico dove la sigaretta rappresenta il fattore comune.
La prima volta che aveva visto Madame, lei fumava annoiata aspirando da un eccentrico bocchino d'ebano, ora la storia si stava ripetendo con quella sconosciuta, probabilmente una slava, emersa dalle penombre del suo delirio ad offrirgli la sua ultima sigaretta affinchè lui potesse calmare, sia pur solo per un breve momento, il dilaniamento dell'astinenza.
Astinenza da Madame, che da giorni era sparita non curandosi affatto di lui né del deliquio al quale stava soccombendo.
PER IL NAUFRAGO ESISTE SOLO UN MONDO UNICO
Ed ecco che nella storia è apparsa quest'altra donna, Costanza, che abbiamo stabilito essere di origine slava e che nonostante il Portoghese abbia trattato con indifferenza e rozza scortesia, si è seduta al suo stesso tavolo, esattamente come aveva fatto Madame
Nello scompiglio della spiaggia, il naufrago scorge il forziere delle reliquie proibite, profanato dei suoi tesori.
Come un folle setaccia furioso la sabbia, granello per granello, nella ricerca impossibile di quel filo di seta o della forcina, sfuggiti alla razzia del Dio delle burrasche.
Al naufrago, intento nella sua certosina quanto impossibile ricerca, gli sembra di cogliere nel lamento del vento, che pur va ora chetandosi, acciottolio di vasellame e tintinnio di bicchieri, e la voce della donna che gli siede accanto.
Ma non c'è, in quel sussurro di vento, il seducente, imperativo, richiamo di Madame.
Mi sto chiedendo quale saà il finale di questo racconto in quanto tu, come autrice, stai "parteggiando" spietatamente per Madame Elvira. Fata Costanza non mi sembra così battagliera tant'è che il portoghese non la degna neppure d'uno sguardo, già ammaliato ed innamorato della seduttrice Elvira!
RispondiEliminaMa se è guerre guerra dev'esser tra le due che si contengono lo stesso oggetto! Perchè sempre d'oggetto si parla! A emno che....gli ogetti non diventini loro stesse perchè gli umani, anche senza "poteri" sensoriali che vanno oltre, con il loro fascino e il loro profumo di pelle sanno, a volte, vincere anche su l'impossibile!
Un bacio da strega a strega!
Elisena
Che la strega Elvira mi sia simpatica non lo nascondo ma diamo tempo anche a Costanza di entrare in azione.
RispondiEliminaElvira, di sicuro, ha fatto strmazzare ai suoi piedi il portoghese, tant'è che in questo capitolo, lo ritroviamo ben diverso da come lo abbiamo conosciuto, tombeur de femme ormai irrimediabilmente perso di Madame (alias Elvira).
Ma anche Costanza ha le sue tecniche e, la realtà ben c'insegna di salvaguardarci da coloro che paiono "gatte morte" :)
Il portoghese non è un "uomo oggetto" è talmente innamorato che sta andando fuori di senno e sarebbe disposto a tutto per Madame.
Un bacio, che oggi sono di pulizia terrazzifera :)))))
hai tratteggiato la figura di un uomo schiavo d'amore esattamente come lo sarebbe una donna, con la medesima intensità...e poi un grazie infinite per lo scritto sul rossetto, una vera chicca...strepitoso. baci ady
RispondiEliminaGià stroncato da Madame Elvira, sarà stritolato dalla pervinesca Costanza il portoghese .....
RispondiEliminaTi rendi conto vero Marilena che le puntate si vanno allungango irrimediabilmente ?
Inutile sei troppo prolifica !
Miao miciona, se chiudo gli occhi mi sembra di esserci sul tuo terrazzo ......
Ciao Ady......il rossetto, se saputo gestire, è l'arma vincente di una donna :)
RispondiEliminaEppoi tu scrivi post sfiziosi, così femminili ed ironici che stimolano la fantasia!
Eh si, il portoghese è messo male, la strega Elvira lo ha intortato per bene e, adesso, arriva pure la slava (malo sarà davvero?)Costanza ad incasinargli di più la vita.
Ah les femmes, impossible vivre avec eux, impossible vivre sans eux!
Je t'enlace, ma chérie amie
Marilena
Lucy, la pervinesca Costanza gli darà la mazzata finale (però, sto portoghese, visto che è belloccio e dopo tutto sto trattamento magari è diventato anche mansueto, quasi quasi ci faccio un pensierino anch'io, vado al bistrot che lui frequenta e mi accendo un cigarillo :)
RispondiEliminaHo una strategia anch'io: aspetto che Costanza termini l'addomesticamento e poi arrivo io!
Come al solito, Lucy, mi sono fatta prendere la mano dalla storia e torniamo sempre al punto di partenza: il tempo.
NOn ce l'ho per scrivere e così mi arrabatto, scrivo sul tram, sui vetri quando piove, rubo fogli dalle fotocopiatrici e giro con i post it appiccicati nella borsetta.
Ma giuro che se non riesco a chiuderlo con il prossimo capitolo, lo chiuderò con quello dopo.
E m'hanno bloccato ste due......
Baciotto, Lucy, che le pulizie terrazzesche m'hanno preso un bel pò di tempo, ma ho liberato l'armadio di tante cose,mmmmmm, quasi quasi lo svuoto del tutto e lo adibisco a dependance per il portoghese!!!!
Bei tempi, quando eri qui a Roma!
Aò, la strada la conosci, vieni quando vuoi, ho il letto che si gonfia e più siamo meglio stiamo :)))))
One Kiss, my cat sister
Marilena
@Lucy
RispondiEliminaDimenticavo, grazie per la mail artistcat, l'ho letta ma non ho avuto tempo di rispondere. Ieri sono entrata su Skype ma ho visto che non c'eri, in compenso ho parlato con mia sorella......tanto non ci parlo mai,eheheheheh
Se domani sera sono a casa ti chiamo.
Siu non c'ero ieri sera,
RispondiEliminama stasera mi collego se ci sei ...
Un bacio anche da parte mia miciona
Lucy, buon giorno e buona domenica, ti chiamo stasera, dovrei esserci :)
RispondiEliminaMarilena
P.S. - Ierisera ero al compleanno di un amico e sono tornata tardissimo.
Buona domenica anche a te e Tranqui a stasera cara miaooooùùùùùùù ... ah auguri al tuo amico
RispondiElimina..... ma sei circondata da Bilance ...
Quello della bilancia è un segno che mi piace molto e, col quale, tendo ad andare d'accordo.
RispondiEliminaPerfino con la strega rossa!
Grazie per gli auguri al mio amico
Ho visto il tuo ultimo post......wow
Ci sentiamo stasera
One kisssssssssssssss
Marilena P.S. - Sono circondata da Bilance e Cancri: la ragionevolezza e l'umoralità :))))
Ciao Marilena,stai andando avanti alla grande senza fermarti,bene bene,adoro i tuoi magheggi,
RispondiEliminami piace il tuo modo ogni volta di inventare e dipingere porte invisibili da dove la mia mente vede i tuoi personaggi diventare reali,bella anche questa parte del racconto,arrivo sempre alla fine con il fiato in gola,grazie per le emozioni.
Serena notte e per domani buon inizio settimana.
Un bacio.
Costanza, la bionda fata, forse di origine slava, forse......davvero interessata al portoghese?
RispondiEliminaInsomma, quando si tratta di psicologia femminile, c'è d'andarci con le molle.
Lui è innamorato della bruna Elvira, ma le bionde si, sà, hanno sempre una carta di riserva.
Vediamo come se la gioca la bionda slava (alias Costanza)
Riuscirà ad avvincere a sè il frastornato portoghese?
Grazie, Massimo, per il commento e per seguire questo lungo racconto del quale io mi chiedo: riuscirò a metterci un punto finale????
Un bacio, e sogni di fate e di streghe e di mondi incantati.
Marilena