Detesto l'agosto e la città privata della sua anima perché, in questi giorni, rischio fortemente di perdere
Il freddo nel cuore contrasta con il sudore della pelle: solo il blu notturno riesce a dare un po' di respiro al trasudo scivoloso degli oggetti e alla promessa di refrigerio, brevemente mantenuta, dalla bottiglia appannata di una birra.
Il giorno scivola via lento, e la notte...mai davvero buia, mai davvero amica, la consumo cercando di comporre sulla tastiera del computer melodie che quasi mai diventeranno vera musica.
Troppe luci in queste notti estive: il cielo di Roma, incredibilmente pieno di stelle, minaccia di invadere il buio caldo di questa stanza dove anche il riverbero d'ambra della bottiglia di delicious, nell'alone incandescente della lampada, ha ardenti bagliori di sole.
La musica...c'è solo il potere assoluto della musica a far si che i miei pensieri non diventino troppo ossessivi e si mantengano su quel loro strano, ma controllabile stato, di paranoia estiva.
Marilena
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