Botte oniriche, ma pur sempre botte, solo che i lividi non si vedono.
Una battaglia cruenta terminata alle 6 del mattino. Ho pensato per un istante, pur di non arrendermi, ad una onorevole morte sul campo, un karakiri spettacolare da poter essere ricordato nella leggenda. Ho lasciato i Freaks a festeggiare selvaggiamente la loro ennesima vittoria e sono ritornata in questo parallelo, dove ben altre battaglie mi aspettano.
E' da ieri che sto sottoponendo i miei nervi ad uno sforzo immane e sono davvero convinta che stavolta non ce la farò. La tentazione di farla finita è davvero forte......trovare la pace, è così che la vedo io.
Sono stanca, incasino ormai alla grande. Vivo in apnea, in costante deficit d'aria e con un'arsura che mi dilania la gola. Devo assolutamente staccare la spina. Devo ritrovare me stessa perchè ultimamente mi sono persa troppe volte.
La mia battaglia per non soccombere: ed ecco che la strega urla dal suo inaccessibile antro le sue sacrosante ragioni, solo che i toni sono striduli e di rifiuto ad ogni compromesso. Non ha una bella voce la strega quando s'adira, respira affannata, annaspa con le braccia scheletriche nell'aria avara, batte i pugni o prende a calci le pareti, ma è assolutamente irremovibile.
Quanti compromessi nella mia vita passata e per ritrovarmi al punto in cui sono oggi.
Aver barattato pezzi della mia consapevolezza per creare fittizie armonie e giungere alla fine al risultato di una non-vita, è un prezzo davvero troppo alto.
Devastazioni: sul campo di battaglia sono rimasta solo io a rimuovere le macerie e ad alimentare i fuochi delle pire. Sullo sfondo nubi gonfie di tempesta e il puzzo insopportabile della carneficina.
Devastazioni: gli artefici materiali di così tanto sfacelo sono emigrati in luoghi e contesti più sicuri lasciandomi da sola, unica sconfitta, a combattere una guerriglia, solitaria ed ignorata, per affermare me stessa e le mie ragioni.
Quelle stesse ragioni per cui oggi mi batto strenuamente e per le quali sono disposta a rinunciare anche alla sicurezza di un futuro se questo esige un mio "addomesticamento".
Marilena
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