Danza con me laddove il vuoto
si spalanca e il vento soffia forte e gli alberi sono cespugli e le bocche
spalancate nell'urlo non hanno denti per ferire.
Danza con me, precipita in caduta libera lungo la traiettoria degli ascensori.
Ignora le porte aperte.
Danza con me e non aver paura perchè non centreremo la grande vela bianca dispiegata, per noi, sul marciapiede.
Ignora le ali.
In caduta libera vomiteremo l'urlo
Danza con me, precipita in caduta libera lungo la traiettoria degli ascensori.
Ignora le porte aperte.
Danza con me e non aver paura perchè non centreremo la grande vela bianca dispiegata, per noi, sul marciapiede.
Ignora le ali.
In caduta libera vomiteremo l'urlo
Anche questo, come il post precedente, risale a oltre 30 anni fa.
RispondiEliminaAnche questo era sul lato destro del mio vecchio blog, tra i gadget e le dediche e, dal momento che fa intensamente parte di me, di quello che una volta ero, l'ho ripubblicato come post.
E' il mio modo per ricordare quanta strada ho fatto, chi ero prima, chi sono adesso.
Siamo solo Noi, sempre noi dalla stessa parte, comunque vada ieri oggi e domani.
RispondiEliminaPerdona me se non sono presente Amaranta
Il mio abbraccio
Maurizio
Io sono appena tornata da una lunga assenza, sazia di sonno (finalmente la cur sta facendo i suoi effetti) e colma di parole. In Blogosphere non ci si perde, nemmeno dopo lunghe assenze.
RispondiEliminaBuona serata, Maurizio.
Grazie ancora :)
È difficile trovare la persona giusta per questo ultimo ballo, vero?
RispondiElimina(Belle parole. Sembra una canzone di Robert Smith)
Già......seppur una volta ci sono andata molto vicina, ballando da sola.
RispondiElimina"Vivere può fare male, molto male"
.(Robet Smith)
Non c'è vele, lo sai, sui marciapiedi; e ognuno se la vola mai pradrona di un'altra, la propria solitudine che di ali non sa
RispondiEliminaSi è sempre soli nella propria disperazione.
RispondiEliminaE si vola da soli, quando quella disperazione diventa danza di morte.
Solo che, a volte, si ba bisogno, di rivestire la propria morte di un pò di romanticismo.
Forse per renderla meno macabra al nostro stesso sguardo.
Un abbraccio, Andres :)
Non dissi disperazione — un'altra cosa — ma scrissi solitudine; quella che, se tu ne cerchi e trovi un'altra, è il farsi compagnia
RispondiEliminaSi. hai ragione Andres, a far dei distinguo tra solitudine e disperazione, il fatto è che io ho l'ormai radicata abitudine d'associarlo in un tutt'uno.
EliminaVedi come vengono a galla, anche solo tramite un commento, le caratteristiche individuali: la tua lucidità e la mia emotività.
Grazie, Andres :)