Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 28 settembre 2013

Quo vadis baby?


 Si siede accanto a me sulla panchina del capolinea del tram, tira fuori una sigaretta e, dopo essersi invano frugato nelle tasche, mi chiede se ho d'accendere.
Gli porgo il mio accendino e nel restituirmelo mi dice: è proprio una bella signora.
Con aria sostenuta cambio di posto, ma intanto ho incassato il complimento e segretamente ne sorrido.
Una bella signora: non lo so se sono bella, ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale con me stessa e forse lo sconosciuto vuole solo attaccar discorso per far passare il tempo in attesa dell'arrivo del tram.
Dall'accento non sembra di Roma, ma non mi dò modo d'accertarmene perchè, a quella sua prima avances, mi alzo e cambio di posto.
Ho notato però una voce piacevole, le mani curate e un buon odore.
E occhi che continuano a cercarmi.

Dunque lo sconosciuto mi trova bella perchè lo sono davvero o solo per ingannare l'attesa, che una donna vale l'altra?

Quo vadis baby?
Intercetto la donna della panchina in un riflesso mentale di me stessa che fa capolino, nella visione nota, di capelli seni braccia e gambe.

Quo vadis baby?
M'accendo una sigaretta, pazientemente predisponendomi all'attesa di una risposta.

 Quo vadis baby?
Da qualche parte d'inesplorato, rispondo io, intanto m'avvio, poi chissà...
Marilena

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