sabato 24 settembre 2011
La strega Elvira, la fata Costanza, e i capricci dell'innamoramento non convenzionale (capitolo 1)
BREVISSIMA INTRODUZIONE
Accadde, qualche tempo fa, che la strega Elvira e la fata Costanza s'innamorassero dello stesso uomo, ed in nome di quest'amore si dichiararono guerra all'ultimo sangue.
Ma non fu comunque una guerra drammatica, quell'ultimo sangue non deve fuorviarvi perchè piuttosto si trattò di una guerra fredda, molto strategica, d'inganni e d'astuzie, senza spari e da gran signore.
E con un finale davvero inaspettato.
LA STREGA ELVIRA. LA FATA COSTANZA. L'UOMO DEL BISTROT.
Vestita di crespi neri, la pelle diafana di chi abita la penombra, i lunghi capelli corvini racchiusi in una treccia ondeggiante al ritmo dei suoi movimenti, gli occhi di lupa, la strega Elvira avanzava, come un ombra sul sole, preceduta dalla scia amara del suo profumo.
Sulla stessa strada, ma in senso inverso, procedeva la fata Costanza, a passo di danza, leggera come una nube turchina, i capelli chiarissimi raccolti sulla nuca da fili di ametista, le labbra dischiuse in un provocante sorriso di monella.
La donna nera, e la donna turchina, videro entrambe, nello stesso istante, l'uomo seduto al tavolino del bistrot intento a scrivere su un tovagliolo.
L'uomo, seppur non più giovanissimo, era davvero fascinoso.
Davanti a lui un flute di vino dorato, bevuto a metà, ed una sigaretta che andava consumandosi in un piattino.
Aveva smesso di scrivere forse perchè disturbato dalle voci degli avventori o forse perchè aveva esaurito lo spazio sul tovagliolo, guardava fisso davanti a sè, estraniato nelle sue meditazioni.
In contrasto con le rughe, la barba, ancora intatta nel suo colore bruno, incorniciava un broncio d'adolescente con gli angoli della bocca sollevati in una mimica di arrogante superiorità.
I suoi occhi verdi analizzavano, senza troppa empatia, la fauna umana che gremiva il bistrot, per lo più sartine, commessi, studenti della prospiciente Académie Des Beaux-Arts, un gruppetto di militari in libera uscita, una coppia adultera.
Nessuno che suscitasse il suo interesse, finché...finché il suo sguardo incontrò gli occhi neri di Elvira e quelli turchini di Costanza, mentre loro, inconsapevoli l'una dell'altra, l'osservavano dall'esterno della vetrata.
Fu amore a prima vista.
LA TEORIA DELLE PROBABILITA'
L'amore è folle, ma quest'affermazione, fino ad ora, pensavamo riguardasse solo coloro che per disgrazia sono stati colpiti dagli strali balzani di puttini inesperti o solo sbadati.
Eravamo convinti, prima di questo preludio, che una minoranza molto ristretta, a cui appartengono appunto anche le streghe e le fate, quanto meno fosse immune dal capriccio dell'innamoramento non convenzionale, predisposte, per loro natura, alla preveggenza ed alla lungimiranza.
Ma la storia che narro è davvero accaduta, e così il saggio insegnamento che ne deriva è quello di dover tenere nella più giusta considerazione "la teoria delle probabilità" nei concetti delle variabili casuali e delle distribuzioni possibilistiche, soprattutto per quei fenomeni che noi siamo sconsideratamente avvezzi nel catalogarli come "quasi impossibili " (quel "quasi" permane per scaramanzia) e che quando si realizzano abbiamo la brutta attitudine di rigettare la colpa sul destino, come se le varianti fossero solo astrazioni aleatorie, elaborate dalle diaboliche menti dei matematici che bramano tenere in scacco l'umanità intera sotto la minaccia di quelle loro teorie calamitose, simili ad una spada di Damocle, pendente, fin dalla notte dei tempi, sul capo di noi tutti.
Elvira e Costanza si prodigarono, da par loro, con impegno e puntiglio ad essere, in alternanza, variabile casuale e distribuzione possibilista, rendendo giustizia, una volta tanto, alla solitaria ed incompresa stirpe dei matematici.
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Intrigantissima storia ..... bellissimo spunto.
RispondiEliminaAdoro le tue mini epopee, qui poi a colpi di magheggi.
Stupenda e azzecatissima l'immagine che hai scovato.
Un abbraccio neroturchino mia Escura
Hola Luce, ci ho lavorato tutto il giorno a questo primo capitolo, cambiato il personaggio maschile (all'inizio era nato come un uomo piuttosto comune ma, dopo, mi sono detta che no, una strega ed una fata, non potrebbero mai innamorarsi di un tipo "troppo qualunque"). Credo di concluderlo in sole due parti, massimo tre, più o meno brevi come questa.
RispondiEliminaLo spunto me lo ha dato il commento di Massimo, però, a dir la verità, c'è anche un qualcosa del tuo di commento......bè, adoro queste commistioni.
Un bacio e l'augurio di una buona domenica
Escura
P.S. Tutte le immagini di Natalie Shau sono fantastiche!
Ciao Marilena,bellissimo racconto,per me è un onore averti dato ispirazione insieme a Lucy per questo testo,una bella lotta tra queste due creature,mi piace come descrivi i personaggi io li vedo,la fata è la fata ma la strega è da urlo,
RispondiEliminadue figure femminili da perdersi,aspettiamo il seguito.
Molto giusta la scelta dell'immagine sotto al post,io adoro Natalie Shau alle volte metto delle sue immagini sono contento di sapere che anche a te piace.
Serena domenica.
Un bacio nero e turchino.
Hallo, Massimo, lo ammetto che anche io ho un debole per la strega Elvira, però, mi sono ripromessa di non essere parziale, che anche la soave fata Costanza, nonostante l'aspetto angelico, è una rivale di tutto rispetto.
RispondiEliminaBè si, lo avevo scritto che il tuo commento mi aveva suggerito lo spunto per quello che doveva essere un sequel al post "Consigli davvero utili - Stregosità" ma poi è diventato un racconto, che le due signore avevano premura di uscir fuori dalla mia testa, e quest'intrigo non potevo raccontarlo in un solo post.
I commenti sono sempre un'ottima fonte d'ispirazione, lo avevo già convintamente asserito in un mio vecchio post, e ribadito in tanti altri.
Un grazie a te per l'ispirazione della trama, ed un grazie a Lucy, per quella pennellata nero/turchina con cui ho colorato questo post.
Contraccambio il bacio nero/turchino, Massimo, e gli auguri di una buona domenica
A presto
No...non credo proprio ke lo terminerai in 2, massimo 3 capitoli.... e sai perké? Hai dimenticato la Stria Ruscinna, la meravigliosa, sensuale, accattivante stregafata che nel bistrot sta per consegnare un altro tovagliolo al bell'uomo che quando guarderà i suoi occhi castani e i suoi capelli rossi...sarà perso......
RispondiEliminaRicorda, sorella, tra le due litiganti la terza gode! E come se gode!!!!!!!
Strabacioni
Elisena
@MASSIMO E LUCY
Già che ci sono bacio anke voi...un bacio non fa mai male!
Elisena
Naaaaa, Eli, ma che ne sappiamo di che pasta è fatto sto tipo qua?
RispondiEliminaSicura sicura che ne varrebbe la pena?
Le rosse, in questo racconto, non sono contemplate, tranne come commentatrici un pò folli, ma sempre molto, da me, apprezzate :)))))
Stavolta mi sa che ti sbagli, Eli, il secondo l'ho già scritto, devo solo, per l'ennesima volta, correggerlo, se no, poi, tu mi telefoni per dirmi che ci hai trovato errori
Un baciotto, stregasorellaminoredaicapellirossiegliocchicastani :)))))))))))
Marilena
P.S. - Mi associo al bacio a Massimo e Lucy.
Grazie dei baci ragazze,ricambio con tanti abbracci carichi di affetto,stregafata dai capelli rossi?moooolto pericolosa...mah...sto tipo è uno che........
RispondiEliminacomplimenti Marilena sono tornato a rileggere il tuo racconto.
@Elisena sei troppo forte ROTFL.
Buona serata.
Ciao Massimo, buona giornata a te e alla strefata dai capelli rossi :)
RispondiEliminaGrazie per i complimenti a questo post.
Un bacio,che sa di lunedì
Marilena
@MASSIMO
RispondiEliminaAiutoooooo ke è mo ROTFL!
((((((