Interrogativi e risoluzioni
Cosa fare?
Con chi consigliarsi?
Questi gli angosciosi interrogativi che s'agitavano nella testa di Oliviero Piscopo.
Ricordava poco della dinamica della notte trascorsa, quando secondo il suo solito aveva scavalcato il cancello del parco comunale per abbreviare il tragitto verso casa, e subito dopo era caduto su quel corpo steso a terra.
Era troppo buio, e lui troppo incosciente, per vedere e ricordare di più.
Se non ci fosse stata la sciarpa bianca macchiata di sangue avrebbe potuto benissimo archiviare il tutto come un brutto sogno.
Ma la sciarpa era lì, stesa sul bracciolo, a ricordargli che l'incubo era reale.
Distruggere la sciarpa e far perdere le proprie tracce, questa gli parve l'unica soluzione possibile.
Con questa risoluzione s'impose la calma, immaginando di avere ancora un po’ di tempo per porre, in qualche modo, rimedio a quell'orribile situazione.
Di stupidaggini ne aveva fatte tante nella vita, ma mai quella di macchiarsi di un simile crimine.
Accese la tv per sentire i notiziari del mattino e sapere chi era il morto, sperando che non fosse qualcuno di sua conoscenza.
Eh sì che di gente ne frequentava, soprattutto balordi, e di quel genere che benissimo possono finire ammazzati.
Quest'ultima constatazione lo sospinse di nuovo nell'angoscia.
Ma lui, in definitiva, cosa aveva da temere?
Era stato fino a tarda notte ad una mega festa dove molti lo avevano visto e dove,poco prima di andarsene, aveva fatto sesso con la moglie del padrone di casa, che avrebbe potuto chiamare in causa se le necessità lo esigevano, perché davanti ad un imbroglio così grande c'era poco da esser gentiluomini. E lui di sicuro preferiva il ruolo del fedifrago a quello dell'assassino: in definitiva non aveva nessuna reputazione da salvare, tranne quella della sua innocenza.
Prima di tutto occorreva far sparire la sciarpa, e dal momento che il suo monolocale era sprovvisto di un camino la cacciò in una busta di plastica che avrebbe riempito con delle pietre e poi gettato nel lago.
Chi fosse il cadavere su cui lui era caduto scavalcando il cancello lo aveva saputo dal telegiornale, e il poeta Jacopo Imperiale non rientrava tra le sue conoscenze. Tanto meno tra le sue frequentazioni.
Tra loro due non esisteva alcun legame che potesse in qualche modo ascriverlo tra i sospettati.
Nessun legame. Nessun movente.
E questo, di sicuro, era un punto a suo favore.
In una nitida sequenza al rallentatore rivide se stesso nell'atto di scavalcare il cancello e poi cadere sull'uomo inerte. Rivisse la sensazione dell'affondo della lama nell'impatto della sua caduta sul corpo. Rivide gli occhi spalancati del morto che fissavano un punto remoto. E poi le sue mani contratte sul manico del coltello.
C'era quindi qualcosa di più serio di cui preoccuparsi che di una sciarpa sporca di sangue: le sue impronte.
E, a ben pensarci, forse non ci sarebbe stato bisogno di un vero movente per incastrare uno come lui.
A quella rivelazione l'angoscia dai visceri gli salì alla gola.
Oliviero Piscopo vomitò tutti gli eccessi della festa: cibo, alcool, fumo e droghe. E in ultimo anche l'odore della donna che gli si era concessa.
Hey lindo blog! de algun modo puedo leerlo. en que terminara el requiem para un poeta ? vendre por aqui a leerte, un saludo.
RispondiElimina"Niente ci garantisce che la letteratura sia immortale (...) Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor meglio può fare a meno dell'uomo."
RispondiElimina(Jean Paul Sartre - Situazioni)
Lorenzo
Sta diventanto avvicente, stregaccia del giallo tinto di rosso......
RispondiEliminaAspetto il prossimo capitolo e, semmai ce ne fosse bosogno, richiederò x te l'intervento di NCIS (siamo colleghi) e .... fammi sapere....basta che tu schiocca le dita!
Un abbraccio immenso sorellesco di una che tra un paio di giorni ti starà di nuovo tra i piedi!
Ciao Marilena,ho letto la parte sotto in ritardo ma mi piace molto,questa parte è avvincente e scritta con grande stile.
RispondiEliminaBuona serata.
Un bacio.
¡Hola macrohard y bienvenido en mi blog!
RispondiEliminaEl cuento acaba que......
naaaaaaa, no se revela el fin de la historia.
Gracias de tu visita, macrohard, que devolverè de bueno gana.
Gracias
Marilena
Lò, mannaggia......mi avevi spiegato così bene questo che sembra un paradosso e lì per lì mi sembrava di averlo capito, ma ora......
RispondiEliminaScherzo!
In definitiva, Sartre, afferma che la scrittura è ancora più importante dell'uomo.
La sublimazione assoluta dell'arte.
Grazie, Lò
Un bacio filosofico
Mari
Non serve l'intervento di NCIS, stregacciarossam qui faccio e disfaccio a mio piacimento, nulla è ancora è definito, tutto è in sobbollimento, chi poteva essere colpevole ieri oggi è diventato, per magia, testimone d'accusa e, come finirà, non lo so neppure io :)
RispondiEliminaQuando verrai qui scoprirò le mie carte, ti dirò chi è il colpevole, anche se sò già che tu tenterai di farmi cambiare idea.
Ti aspetto
Marilena
Ma grazie, Massimo......anche se in Blogosphere non esiste ritardo!
RispondiEliminaQui il tempo deve adeguarsi a noi, e non viceversa.
Qui, Massimo, non saremo mai in ritardo!
Grazie davvero per i tuoi commenti che infinitamente apprezzo.
Un bacio
Marilena
Dì...mica avrai pensato alla suocera?
RispondiElimina@Eli
RispondiEliminano se revela el fin de la historia :)
mi piace il noir anni '40 a puntate stile feulleton ottocentesco con venature poetiche senza tempo miaoooo
RispondiEliminaSi ma alla fine spero che ci rivelerai chi sarà l'assassino! Non ci far stare sulle spine.
RispondiEliminaAnzi no, continua a tenerci nella suspance cosi continuamo a leggere questi bei post:))
Ma sai che forse è meglio leggere romanzi gialli da te che non su un libro! Perchè io ero sempre curiosa di vedere chi è l'assassino e andavo sull'ultima pagina!
Davvero brava a scrivere anche su questo filone.
Doriana
Bè, Lucy, in questo piccolo giallo non c'è molta azione ma è basato soprattutto sulla logica che porterà a conclusioni, giuste o sbagliate, come quelle che scaturiscono dalla mente umana, troppo spesso soggetta a rimaner condizionata.
RispondiEliminaGrazie, Luce
Buona domenica
One kiss
Adoro il genere giallo, mi sono letta tutti i classifici, che trovo assolutamente insuperati, perfino ai giorni nostri dove tutte le straordinarie tecniche meccaniche d'indagine, molto hanno tolto al ragionamento deduttivo e al risvolto psicologico: Sherlock Holmes docet.
RispondiEliminaUn colpevole c'è, Doriana, sto indagando anch'io, cercando di non farmi condizionare dalle simpatie e dalle antipatie che i personagggi possono suscitare :)
Ti dirò......ero quasi vicina alla soluzione se non chè il racconto esige, per motivi astuti di suspence, una lentezza meditata e la opportuna spiegazione nei capitoli.
Un bacio, Doriana
Grazie davvero per questo commento
Buona domnenica
Marilena
cosa dire, mi piace ... mi piace soprattutto il finale...vomiteri anche l'anima in una situazione del genere. baci ady
RispondiEliminaConcordo, Ady.
RispondiEliminaL'anima, e non solo......
Un bacio
Grazie :)
Marilena