Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

lunedì 13 giugno 2011

Requiem per un poeta (capitolo 2)


Requiem per un poeta
Il commissario Guerrino Sangemini detestava gli eccessi e le intemperanze, e cosa c'era di più eccessivo ed intemperante di un omicidio?
Lui, amante della new age, dei panorami silenziosi e dei week end di sole che svuotavano le città, avrebbe volentieri resuscitato il poeta solo per toglierselo dalle scatole, evitando a sé stesso la noiosa burocrazia delle indagini.
Eppoi  non provava nessuna empatia verso l'uomo che si era fatto cogliere dalla morte in un'ora deserta, ai piedi del cancello di un parco e con un coltello profondamente conficcato fra le costole, a toccare il cuore, e maturando la convinzione che in qualunque punto di quel corpo la lama si fosse andata ad impiantare avrebbe sempre colpito il cuore, che nei poeti ricopre il novantanove per cento della superficie.
Facilissimo, in quel caso, il compito del medico legale: praticamente il referto delle cause di quella morte era già scritto lì, sulla scena del crimine, mentre a lui, invece, sarebbe spettato il difficilissimo compito di assemblare, nella giusta sequenza, le scene madri di quel film muto e senza spettatori.
Non sarebbe bastato un solenne requiem, a suggellare la morte del poeta Jacopo Imperiale.

Scene madri
Helga Malavento era stata colta da malore alla notizia dell'assassinio del marito: il mondo, d'improvviso, aveva preso a girare vorticosamente e subito dopo s'era oscurato, misericordiosamente precipitandola nell'incoscienza.
Il commissario l'aveva prontamente accolta tra le sue braccia nel momento in cui stava scivolando a terra.
La scena madre di una grande attrice o la conseguenza di una emozione troppo forte?
Però gli era sembrata spontanea, seppur le donne, anche quelle ancora in fasce, ne conoscano una più del diavolo. Per questo  il commissario non si era mai impegnato seriamente con nessuna.
Nel frattempo aveva fatto il suo irruento ingresso Mariana Malavento che, alla vista della figlia priva di sensi, aveva preso ad inveire contro il commissario e i suoi metodi da poliziotto, quando sarebbe spettato a lei, sua madre, comunicarle con la dovuta cautela la luttuosa notizia.

- Potrei denunciarla, lo sa? - aveva sibilato la donna.
- E per cosa, signora? - aveva domandato esterrefatto il commissario.


Un brutto sogno
La prima cosa che Oliviero Piscopo vide, emergendo dalle nebbie del dopo sbornia, fu la sua sciarpa bianca macchiata di sangue che penzolava dal bracciolo di una sedia.
Lo sgomento s'impadronì di lui.
Emise un gemito prima di ricacciare la testa sotto il cuscino per non vedere materializzato quello che, volentieri, avrebbe sperato esser solo l'imbroglio di un brutto sogno.

10 commenti:

  1. Un bruttissimo sogno :(

    Direttamente dalla scena del crimine un bacio e buona giornata, Antoine.
    Marlene

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  2. Ciao Marilena,la tua è arte allo stato puro,ho letto la prima parte ieri,e mi è piaciuta molto,il descrivere i personaggi e farli vivere e anche morire come fai tu è un arte che incanta,la seconda parte è bellissima e mi piace come descrivi i poeti,un intrigo per districare l'intrigo stesso,un sogno....mi piace....ma forse.
    Un racconto molto bello e ben sviluppato come attese ed emozioni,complimenti strega incantatrice.
    Buona serata.
    Un bacio.

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  3. Scrivere è come avere tante vite ed essere tante persone.
    Scrivere è dimenticarsi della banalità della vita, è viaggiare sulla spinta dell'adrenalina.
    Un lavorio incessante di meningi e di logica nel quale devi evitare i tranelli, salatare gli ostacoli, cercare il percorso più giusto, perchè tutto quadri, perchè non ci siano tasselli mancanti.
    Scrivere è una sfida, Massimo, un impegno che prendo con me stessa per arrivare alla fine del racconto e concluderlo
    E questi a puntare non mi lasciano scampo......
    Grazie davvero per questo commento così partecipato
    Un bacio
    Marilena

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  4. L'arte del saper raccontare e far vivere i personaggi nella mente di chi legge i tuoi racconti è preziosa.Un dono dato a pochi che va coltivato con cura.Quello che ho letto mi è piaciuto molto. Complimenti. Ele

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  5. Ciao Ele, benvenuta nel mio blog :)
    Grazie per questo commento che mi fa davvero piacere ed è sicuramente uno stimolo a migliorare ancora, perchè mai ci si deve accontentare e, soprattutto, mai smettere di sperimentare.
    Grazie infinite
    A presto
    Marilena

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  6. davvero incantevole, ogni personaggio si è materializzato dinanzi ai miei occhi, magari non è la tua mira ma ne verrebbe fuori un film stupendo perchè riesci a tratteggiare benissimo i tuoi personaggi...nel tuo commento a massimo, poi hai descritto così bene cosa significhi per te scrivere che si comprende perfettamente da dove vengano fuori personaggi così riusciti, c'è talento passione e quella ricerca della perfezione che scorgo in ogni tuo scritto...forse mi sbaglio ma questo è ciò che io ho percepito. un bacio ady

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  7. Eh si, Ady, l'ho detto in tanti post quanto lo scrivere mi piaccia, mi gratifichi, senz'altro fine che vedere materializzato, attraverso il racconto scritto, ciò che è nella fantasia.
    Ma la passione della scrittura mi deriva dall'altra mia inesauribile passione che è la lettura.
    Sono una lettrice famelica, ma anche molto critica. Non faccio sconti neppure ai grandi!
    In quest'angolo tranquillo, poi, mi cimento, senza troppe pretese, e con la dovuta libertà, nel gioco della scrittrice: un gioco che mi appassiona e che con diligenza cerco di condurre.
    Un bacio, Ady, e grazie infinite per la tua stima che, sinceramente, ricambio.
    Marilena

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  8. Un comissario che detesta gli omicidi, crea già una sensazione di anomalia, che intriga.
    Inutile dirti come sai disegnare questi tuoi personaggi, si legge l atua simpatia/empatia umana nel portarceli davanrti, anche in quelli piuà fastidiosi. Un bacio mia Escura

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  9. Vero, Luce, il commisario Sangemini detesta gli omicidi, il troppo frastuono e si tiene alla larga dalle donne.
    Qui, però, ne ha ben due da gestire, ed una è davvero tremenda!
    A lui va la nostra simpatia e a te i miei ringraziamenti, oltre che un bacio con relativa stampigliatura di nero rossetto.
    Smackkkkkkkkkk

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