domenica 3 ottobre 2010
La donna del ritratto (monologo di un ganglio psicotico)
Ora c'è questa eccentrica signora che a ben guardare non mi somiglia affatto, ma pur va spacciandosi per me. La signora in questione, oltretutto, è davvero molto bella. Sfacciatamente bella. Di quelle che non passano inosservate e sono più simili ad apparizioni angeliche che a presenze umane. Ma non ha davvero nulla a che spartire con me, e per questo m'inquieta assai la sua ostinazione nell'avermi eletta sua icona. Stamani, però, ho visto un mio ritratto nella sua galleria di famiglia, tra i suoi avi che annoverano una badessa in odore di santità ed un vescovo che per poco non è diventato Papa. La tela che mi ritrae è appesa ad un lungo cordone dorato e sostenuta da robusti ganci perché la cornice che deve sostenere ha un peso rilevante, assai di più di quello della somma di tutti i giorni della mia vita. Se ragionassi con una mente diversa dalla mia, una mente pratica, mi sentirei lusingata da tanta venerazione e forse progetterei anche di trarne qualche vantaggio. Se lei afferma di essere me, io, parimenti, posso sostenere di essere lei.Ora non nascondo di essere stata tentata da questa opportunità, e dai guadagni che forse potrei ricavarne, ma qualcosa in me strenuamente si oppone a questo baratto. Il vaglio è nel rifiuto sul perché io non voglio essere lei: la salvaguardia della mia unicità. Il mio convincimento è che devo possedere qualcosa di veramente rilevante di cui io stessa non mi sono resa ancor conto ma che lei ha intuito, e di cui vuole appropriarsi. Forse quella sua perfezione è solo apparente e parziale e necessita del mio compendio per il suo completamento. Non è dunque ad essere me che mira, ma alla rifinitura della sua identità. Io rappresenterei solo un passaggio obbligato. La donna del ritratto, a ben guardare, non mi somiglia affatto. Decisamente non sono io. Eppure sono assolutamente sicura che lei aspira ad essere me. Così gioca sporco. Tenta di confondermi ignorando, però, la mia innata propensione al dubbio, e la consapevolezza che se iniziassi a sospettare della mia scarsa capacità cognitiva, lei, di sicuro, prenderebbe il sopravvento.
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Cara Amaranta, ho notato una cura nella scelta del linguaggio che non è completamente corrente ma, interposto in uno spazio che mi riporta al passato.
RispondiEliminaL'uso di alcune espressioni, la selezione di alcune parole mi ricordano i testi scritti nel '500/600 in lingua volgare "necessaria al mio compendio per il suo completamento.." e si miscelano con l'odierna forma lessicale.
Questo mi piace moltissimo, uno dei testi preferiti a cui mi fai pensare è "La Chimera" di Vassalli, non so se hai letto il libro, in caso contrario lo consiglio (anche se vi è riportata una notevole parte storica dell'occupazione da parte degli spagnoli in Lombardia e Piemonte con l'inquisizione molto potente), narra la storia (vera presa dagli archivi storici) di una ragazza accusata poi di essere una strega, il linguaggio usato da Vassalli è affascinante, il volgare di quel periodo; fine '500.
Mi è piaciuto quello che hai scritto e l'ho gustato, a mio avviso, con questa marcia in più!
Bacioni
Giulia
Io non so come ringraziarti, Giulia, di questo commento così articolato, una vera critica al mio scritto. Non capita quasi mai, perchè spesso postiamo commenti sull'onda dell'entusiasmo, dell'amicizia, della simpatia e dell'incoraggiamento
RispondiEliminaMa questo tuo commento è un dono bellisimo ed io che amo le parole confeziono con queste tue una lunghissima collana di perle, da portare sulla pelle come un regalo prezioso.
Sperimentare con le parole, creare innesti e dar vita ad ibridi è un gioco che mi appassiona e, dopo tre anni di scrittura in questo blog, riesco ad usare le parole in modo più fantasioso, di sicuro meno ordinario anche se, credimi, non è stato facile per me, metodica di carattere e d'indole, sradicarle dal loro uso convenzionale. Adoro certi termini ingiustamente definiti arcaici, obsoleti, fuori moda, perchè sono convinta che il loro inserimento ad hoc costituisca un ulteriore arricchimento al già sontuoso scrigno della nostra meravigliosa lingua.
Grazie infinite Giulia di questo tuo commento che io considero un bellissimo regalo personale.
Un bacio, streghetta bionda
A presto
Marilena
P.S. - Non ho letto "Chimera" di Vassalli ma lo inserisco tra i prossimi libri da leggere o da rileggere.
inquietante la possibilità che un altro decida di di impardronirsi di ciò che noi siamo. un furto dell'anima non contemplato dalla 'salvaguardia della nostra unicità',come tu l'hai definito, che io immagino come una sorta di istinto di sopravvivenza, e dunque come qualcosa di innato, che travalica la nostra volontà di arrenderci all'altro, anche se la considerazione che abbiamo di noi stessi è assi inferiore alla considerazione che abbiamo del nostro 'invasore'. il tuo pezzo è densissimo di considerazioni, filosofiche e psicologiche nonchè scritto divinamente.
RispondiEliminaDobbiamo salvaguardare la nostra unicità andando contro tutte quei condizionamenti sociali che ci vogliono, invece, uniformare.
RispondiEliminaLa nostra individualità è ciò che ci rende irripetibili, che non ci confonde con nessun'altro, perchè nessun'altro può essere noi. Quell'individualità che oggi, Ady, viene confusa con l'egocentrismo che non è di sicuro un pregio intellettuale ma l'estrema alterazione dell'IO, supportata spessissimo dall'arroganza e dalla saccenza.
Non una vera individualità quindi, ma solo una imposizione di se stessi.
E' interessane la lettura che tu hai dato a questo racconto: un furto d'anima.
Ed in tal senso vanno le logiche e giuste considerazioni inquadrate nell'ottica di questa tua chiave interpretativa.
Nella mia idea si tratta di un unica donna che vive una dimensione psicotica di sdoppiamento di personalità, per cui l'eccentrica signora e la donna del monologo sono la stessa persona.
IMa ho la consapevolezza che questo racconto però può prestarsi benissimo a diverse interpretazioni e tutte dotate di una loro logica.
Le chiavi di lettura personali, a mio parere, costituiscono sempre un prezioso arricchimento
Grazie infinite, Ady, per le tue considerazioni che sono motivo di approfondimento e, per me, di riflessione.
Un bacio da sotto la veletta di pizzo nero.
Marilena
P.S. - Affascinante l'idea di quel FURTO DELL'ANIMA che richiama inquietanti atmosfere kafkiane
Ciao Marilena,un testo bello che sembra portarmi nella vertigine tanto è ben scritto,
RispondiEliminaottima cura nei dettagli e magistrale ricerca delle parole.
Buona serata da parte dello spirito guida di Achab.
Un bacio.
Ciao, spirito guida di achab, grazie del tuo passaggio, spero che il principe riesca a liberarsi dal viluppo delle sabbie mobili e riprendere la via del mare e poi quella della foresta.
RispondiEliminaIn attesa che lui ritorni rimango in contatto con te.
Un bacio, spirito guida di achab, pieno di speranza
Marilena
P.S. - Ma gli spiriti guida si possono baciare? :)
Ciao,gli spiriti guida si possono baciare ma prima devi metterti in contatto con un medium.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Achab il testo non promette vie di fuga,così è scritto,parola di spirito guida.
Buona serata Marilena.
Un bacio.
E se la signora bellissima del ritratto prendesse il sopravvento ? che farebbe l'altra ..... chi delle due sopravviverebbe ? e se iniziassero a convivere amalgamendosi in un abbraccio velenoso ed intrigante? Come sono facili i dubbi a seminarsi ....
RispondiEliminaBaci tra rigagnoli di pioggia sul viso miaooo
Caro spirito guida di achab dvo confessarti che un pò m'inquieta l'idea di baciarti attraverso una medium ma se questa è l'unico modo dovrò darmi da fare per trovarne una :)
RispondiEliminaIl principe achab prigioniero, senza alcuna via di fuga, delle sabbie mobili......è la fine di una saga, quindi.
Attento, spirito guida di achab, che non accada allo scrittore Massimo quello che è toccato a Paul Sheldon in MISERY NON DEVE MORIRE, prigioniero di una sua lettrice fanatica che rifiuta l'idea che la protagonista, Misery appunto, debba morire :(
Le donne sono imprevedibili, spirito guida di achab, e le lettrici sono quelle che riservano più sorprese :)
In attesa di trovare una medium, attraverso la quale inviarti un bacio, e di ulteriori sviluppi per la storia umana e letteraria del principe achab, provo ad inviartene uno che, a ben pensarci, in qualità di strega, dovrebbe comunque giungerti.
A presto, spirito guida di achab, e che la luce sia con te.
Marilena
Il campo delle ipotesi, intrigante Lucy, è il più fecondo in assoluto dove tutte le possibilità contengono in nuce una loro vita.
RispondiEliminaLa protagonista esaspera nella sua realtà psicotica i molti dubbi, e le scarse certezze, che da sempre accompagnano in questa ricerca.
Ma è ben consapevole che se cede al dubbio esistenziale non sarà più nulla.
Le tante ipotesi, Lucy, alla fine riconducono sempre e solo a noi stessi.
Un bacio, Lucy, che aiuti ad asciugare tutta quella pioggia
Marilena
P.S. - e se io fossi te, e tu fossi me, e se noi fossimo lo spirito guida di achab e se achab non fosse Massimo e Massimo fosse te: QUI NECESSITA UNA MEDIUM PER RIMETTERE LE COSE A POSTO!
potresti farla invecchiare la posto tuo ...
RispondiEliminaAntoine, suggerisci un Dorian Gray al femminile?
RispondiEliminaPerò......
Ti farò sapere se la cosa funziona :)
Un bacio da una Roma metereologicamernte capricciosa come una bella donna.
Marilena
Ok Marilena, troviamo una medium , ma una con i controfiocchi, perchè non siamo soggetti facili, tanto più se iniziamo a confonfonderci l'uno con l'altra, e uno poi gira pure con lo spirito guida e se arriva anche la strega rossa è finita .... si si qui ci vuole una proprio brava ! Mettiamo un annuncio ? miao
RispondiEliminaDici bene, Lucy, una medium coi controfiocci......ma dove l'andiamo a pescare?
RispondiEliminaLa vedo difficile soprattutto per quel che riguarda achab, prigioniero delle sabie mobili, ed il suo spirito guida che sembra non possa far nulla di pratico.
Aò, io pure i radioamatori ho mobilitato......
La strega rossa prima o poi arriva, speriamo solo che non incasini di più.
Logos ha invece detto che di medium non ne vuol sapere ma è disposto a prendere in considerazione l'idea solo se la seduta spiritica finisce con una pasta e fagioli :)
Io sarò la vostra Medium.....ho il VI. VII e VIII senso!
RispondiEliminaUno strabacio a...
Giulia,
Ady,
Massimo,
Giardy,
LucyFelllll
Marilena
Dal pianeta rosso con amicizia
Joe Black
Ciao Eli, contraccambio i tuoi saluti dal pianeta arcobaleno, dove sperimento misture di colore tra una sarabanda di barattoli di vernice finalmente nella fase finale dei miei lavori in corso
RispondiEliminaMarilena
Ciao Amaranta, commento troppo di rado i tuoi post, ma questo meritava veramente un pò di attenzione.
RispondiEliminaProteggere davvero l'unicità dell' essere interiore, quello da cui mi nascondo, ma che in realtà è sempre ricercato. Chissà se potessero solo sfiorarsi perchè sono.. così distanti.
Mi piace, mi piace leggere gli scritti che ti appartengono, dopo ad occhi chiusi posso immaginare più vicino il mio io interiore, lo sento così vicino.
Grazie.
Ciao Ingranaggio, trovo davvero bello questo tuo commento che mette in risalto l'empatia e la condivisione per cui, anche uno scritto di poca rilevanza come il mio, acquista valore.
RispondiEliminaQuello che noi siamo: intelligenze uniche ed irripetibili.
Possiamo rinnegare, rifiutare, azzerare quello che noi siamo.
Possiamo desiderare altro.
Fingere di essere altro.
Ma, alla fine, ciò che emergerà di noi stessi sarà sempre il nostro io.
E' questo il nostro incontrovertibile destino.
Grazie, Ingranaggio, di questo bel commento.
A presto
Marilena
chiedo umilmente scusa per aver frainteso, la prossima volta leggerò con maggior attenzione ma a te toccherà 'venire incontro alle nostre capacità mentali', come diceva un tempo daniele luttazzi, chissà da chi l'aveva copiato, ma era magnifico ugualmente. baci
RispondiEliminaMa no, Ady, tocca a me scusarmi per aver fatto la figura della saccente, in realtà non volevo fare la maestrina volevo solo sottolineare il mio punto di vista ritenendo assolutamente validi tutti gli altri suggeriti da questo scritto.
RispondiEliminaIl tuo commento ha arricchito il mio post cogliendo una verità di sottofondo, niente affatto marginale, che il mio scritto conteneva.
D'altronde l'argomento è vasto ed impossibile da racchiudere nello spazio coinciso di un racconto e, credimi, la cosa bella, più giusta in una storia è quello che a noi trasmette.
E' capitato spesso con i miei post e, da parte mia, con i post altrui, ma non le ho mai considerate "cantonate" perchè niente è mai fuori tema se le considerazioni emergono dalle riflessioni scaturite da quello scritto.
Le capacità mentali di chi legge nel mio blog non sono mai state messe in discusione semmai, al contrario, è doverosa l'autocritica perchè potrebbe essere anche colpa di chi scrive non essere sempre comprsenbile.
Ma sono, alla fine, incomprensioni minime che ampliano il dibattito perchè ne fanno emergere tematiche ulteriori, spesso inedite, che sono un arricchimento per chi legge e per chi scrive.
Il bello di un blog è proprio questo: lo scambio diretto di opinioni e di critica.
Un bacio, Ady, e scusa questa risposta così prolissa :)
Marilena
P.S. - Bella citazione di D. Luttazzi, io contraccambio con una inedita ma ugualmente efficace di Logos nella nebbia: IL BELLO DI UN BLOG E' CHE NESSUNO E' ALLIEVO E NESSUNO E' MAESTRO :)