Uomini. Cibo per le mie emozioni.
Alimenti da sminuzzare tra i denti.
Impoltigliare di saliva.
Spingere nella gola.
Espellere.
Uomini dolci e amari.
Uomini mangiati.
Solo provvisori nelle mie viscere.
Non ho mai finto.
La finzione è qualcosa che non mi riguarda e non mi attrae nemmeno nel gioco.
Tutto realmente vero.
Sapevano. E nessuno mai si è sottratto.
Audaci Ulisse, incatenati agli scogli.
Assordati dal rumore della tempesta.
Arsi dal sole.
In attesa.
Le mie trappole strategicamente visibili.
E nessun canto di sirena ad irretire.
Nessun inganno.
E' questa l'emozione più grande.
L'accettazione totale.
La sottomissione implorata.
Siamo sempre noi donne le vere conduttrici dell'amore.
RispondiEliminaNoi conduciamo il gioco.
Noi sappiamo capire e "assoggettare" i desideri della mente maschile.
Questo fa rabbia.
Io a volte avrei voluto sentirmi semplicemente preda, contenuta dal volere dell'altro e, invece,........ti accorgi che è il contrario.
Sono gli uomini che si fanno contenere perchè imprigionati da sempre nel grembo delle donne da cui corpi non si "staccano".
Però, se si ama davvero, la voglia di mangiarsi il proprio compagno è diversa perchè lo fai unicamente affinchè lui sia parte di te e lo custodisci nel tuo stomavo/marsupio o con tutta la felicità del mondo.
Mangiarsi il proprio uomo è nutrirsi per sempre d'amore.
Vivrà finchè tu vivrai.
TVB. La moglie del fungo che nasce spontaneo.
Io a volte avrei voluto sentirmi semplicemente preda, contenuta dal volere dell'altro e, invece,........ti accorgi che è il contrario.
RispondiEliminaSono gli uomini che si fanno contenere perchè imprigionati da sempre nel grembo delle donne da cui corpi non si "staccano".
Ciao Elisena, trovo questa riflessione semplicemente meravigliosa.
Ed hai ancora pienamente ragione quando poi, nello specifico, scrivi: MANGIARSI IL PROPRIO UOMO E' NUTRIRSI PER SEMPRE DELL'AMORE.
E' la frase meravigliosa di una donna innamorata.
Niente a che vedere con la voracità cannibale, ed assolutamente sessuale, di questa bad heroin.
E' un commento davvero bellissimo.
Un abbraccio da stritolarti.
Marilena
Bellissimo testo,molto suggestivo,complimenti,buon fine settimana Marilena,un bacio.
RispondiEliminaGrazie a te, sorella, per dar modo, attraverso i racconti del tuo blog, di confrontarsi attraverso uno scambio di idee o di liberarci nell'animo.
RispondiEliminaE' vero, sono una donna Innammorata ma credimi che quella è stata la caccia più impegnativa.
Quella preda l'ho letteralmente violentata per poterla riempire del mio amore.
E lei era e resta un elegante e fragile calice di cristallo ed io un "volgarissimo" e "panciuto" boccale da birra.
JOE BLACK
P.S.: Mai uno pseudomino migliore potevo scegliere, pensa: La Morte che Muore per non far cessare l'amore.
Ma che so' romantica?
La tua "cattiva signorina" è una domatrice per uomini belva ammansiti. In uun gioco può essere piacevole, una realtà fatta solo di questo c'è un fondo di triste solitudine. Essere complici no eh ? lo so è un equilibrio diffficile, e ancestralmente avviato su un binario, ma anche i treni conoscono le leve di scambio e un nuovo percorso è sempre possibile.
RispondiEliminaCome hai già annotato tu, il commento Elisenaesco è splendido di un acume femminile profondo, inglobare per amare e non sterile fagocitare egoistico. Un bacio mia nera amica
Ciao achab, ti auguro una splendido fine settimana.
RispondiEliminaGrazie del passaggio.
E del commento.
A presto
Marilena
Elisena, è molto bello sto paragone con lui, elegante e fragile vaso di cristallo, e tu un volgarissimo e panciuto boccale di birra.
RispondiEliminaAnche se non è assolutamente vero :)))))
Credimi, la preda è stata ben felice di essere catturata, tant'è che dopo svariati anni di matrimonio è ancora lì!!!!
Un bacio leggerissimo al fragile vaso di cristallo.
Ed uno irruento a te, volgarissimo e panciuto boccale di birra.
Marilena
In effetti Fel, la mia cattiva signorina è una Mistress. Una dominatrice.
RispondiEliminaE,le dominatrici, immagino siano alla fine donne assolutamente solitarie.
Quello che mi affascina è il buio dell'anima.
Quella solitudine estrema che non ambisce alla complicità. Che non è circoscritta ad un ruolo, stabilito ed accettato, nell'ambito condiviso di un gioco sessuale.
Mondi sotterranei. E remoti.
Che non mi sento però di giudicare.
E di cui posso solo tratteggiarne la superficie, sulla base di nozioni e iconografie.
E con l'ausilio dell'immaginazione.
Reminescenze letterarie o cinematografiche.
Talvolta proposte con l'esaltazione di un oscuro romanticismo.
Altre, invece, fustigate con il severo monito del linguaggio del giudizio.
Sai Fel, io sono affascinata davvero dal lato oscuro dell'anima. Penetrare i meccanismi che determinano le devianze. I comportamenti borderline. Le dipendenze. Le manipolazioni.
Motivata non dalla morbosa curiosità del guardone. Ma con quell'interesse vero che sempre dovrebbe scaturire nei riguardi dell'uomanità tutta.
Concordo con la tua sottolineatura sul commento di mia sorella.
Ed ovviamente con la ponderatezza del tuo.
Per te, un bellissimo complice fine settimana
Marilena
Sanno ed accettano, tutto viene sublimato nella nostra astuzia, il romantico o il sottile sortilegio maligno e malizioso, su cui troneggia l'oscuro.
RispondiEliminaBacio,
Giulia
Giulia, è questo un perfetto, ineccepibile commento stregonesco.
RispondiEliminaMi piace troppo.
Sopratutto l'incipit, che sa di premonizione:
SANNO ED ACCETTANO TUTTO......
Un bacio SABBATESCO
Marilena