Stamani gira male.
Un cupo spleen autunnale.
Ho coperto tutti gli specchi di casa.
E lasciato le stanze in penombra.
Non ho voglia di ritrovare la mia immagine.
Sbalzi d'umore. Paranoie.
Una fame insaziabile.
Divoro con avidità tutto ciò che di commestibile mi capita tra le mani.
La mia gola è solo un tubo peneumatico.
Non sento i sapori.
E non è fame di stomaco.
Questo buco incolmabile, che si spalanca dentro, ha sintomi noti.
Inconfondibili
E' la tenia cieca che si sta risvegliando.
E si sta nutrendo del mio cibo.
E delle mie energie.
Inizio a tagliarmi la frangia.
Maniacalità.
Nei miei eccessi di parossismo nervoso tormento i miei capelli.
Inquadro, nel piccolo specchio adattabile alla finestra, la vertigine sul lato sinistro della fronte. Che toglie compattezza alla tendina scura dei miei capelli.
La mia frangia. Il mio hijab.
Che mi nasconde allo sguardo del mondo.
E la luce esterna del giorno è cruda.
Ostile.
Intollerabile.
Ma solo dopo aver compiuto lo scempio sui miei capelli, forse, mi riuscirà di piangere.
Marilena
NON LO FARE!
RispondiEliminati capisco,una giornata no,ma anche così nel tuo stile di scrittura sei sempre grande,è sempre un piacere leggerti,buona serata Marilena,e stai su,il sole sorge anche x te,bacione.
RispondiEliminaLa forza di Sansone commista ad uno dei simboli di femminilità, un sipario-maschera verso il mondo. Cosa si nasconde, e cosa vorresti si intravvedesse per essere intuita. Piangi,sfogati,grida, ma non fare mai scempio di te, non permettere a nulla di farti del male e a spingerti a punirti. Ogni cosa di te deve essere un canto solenne al tuo Io unico e meraviglioso. Perchè tu sei una creatura meravigliosa,parola di gatta randagia. Miao!
RispondiElimina......a volte si ha davvero bisogno di piangere.
RispondiEliminaE, a me, non riesce più da tanto tempo.
Grazie Antonio.
Marilena
Sono quasi tutte no le mie giornate, achab.
RispondiEliminaQui, nel blog, le alleggerisco.
Scrivo storie strampalate.
Ed, in cambio, ricevo parole.
E calore.
Grazie davvero
Marilena
Le parole stridono!
RispondiEliminaCara Marilena sento e percepisco la belva insaziabile che domina l'istinto e la razionalità in contempo... esternare è segno di positività, evita l'implosione con conseguenze peggiori.
Lo sfogo è liberatorio, purifica dagli influssi negativi e il male evapora.
Ti auguro una notte limpida e che la luce arrivi piano per non accecarti.
Con grande affetto
Giulia
Mi sono sfogata Fel......ho cercato la rissa.
RispondiEliminaMa senza trovarci davvero gusto.
Vincere o perdere.
Nessuna differenza.
Se non conta il risultato allora è inutile scendere nell'arena.
E' solo uno sfogo muscolare.
Un menar cazzotti.
Colpire l'aria. O un naso.
Nessuna differenza.
E' questo che fa di una giornata no, una super giornata no.
Grazie davvero Lucy di questo bellissimo commento, che stasera lascio così intatto, come mi è arrivato, senza ingarbugliarlo con le mie forsennate astruserie.
Dopotutto domani è un altro giorno.
Come saggiamento disse, la nostra
comune amica, Rossella O'Hara
Grazie di cuore
Marilena
Hai ragione, Giulia.
RispondiEliminaLo sfogo evita l'implosione.
Vomitare la tenia.
Non permetterle di nutrirsi del tuo cibo.
E della tua energia.
Questo l'ho imparato nel periodo buio della mia depressione.
La potenza della voce.
E la liberazione delle lacrime.
Solo che, da tanto tempo, non riesco più a piangere.
Grazie Giulia di questo dolcissimo commento
E dell'augurio di cui, credimi, ne ho davvero bisogno, di una notte limpida.
Marilena
Giorni brutti e tristi e grigi e dolorosi....
RispondiEliminaUn Bacio
Ornella
E' vero Ornella, giorni in cui il cuore ti pesa dentro come una pietra.
RispondiEliminaGrazie della tua visita.
Ricambio il bacio
Con affetto
Marilena