Attraverso la privazione si sentiva appagato da una voluttà sconosciuta.
Così si accingeva ad entrare in un universo luminosamente buio, quello dei santi che agognano al martirio per avere diritto al paradiso. Stava intraprendendo il cammino delle anoressiche e dei martiri che, abiurando alle necessità vitali del corpo, sviluppano una interiore forza ciclopica mediante la quale il sacrificio e la rinuncia sono soltanto stimoli all'accrescimento di questa nuova energia.
Ogni volta si avvicinava un pezzetto di più.
Ogni volta si ritraeva sempre più esausto.
Lo vedevo tremare, i capelli sudati, i muscoli tesi: sentivo la sua lotta per non profanarmi, come diceva lui.
- Legami - era appena un sussurro la sua voce.
Lo legavo talmente stretto che le sue braccia portavano a lungo i segni delle corde e poi, secondo il mio umore, lo provocavo.
A volte lo lasciavo in attesa, gli sussurravo promesse solo per eccitarlo.
Per farlo arrivare al limite.
Una volta, dopo aver inutilmente a lungo implorato, ha pianto.
Gli ho asciugato le lacrime con la mia bocca: sapevano di gratitudine.
bello questo racconto,ha il gusto della sfida,è come una corsa senza una meta,buona domenica marilena.
RispondiEliminaCiao achab, stavolta il tuo commento l'ho pubblicato senza incasinare.
RispondiEliminaQuesto, come il precedeente è un racconto che avevo già pubblicato nel mio blog, ora chiuso, LA MANGIATRICE DI FARFALLE.
Eppure una meta c'è achab, oltre il piacere del raccontare, la ritrovata e piena libertà di parola e di pensiero.
La fine di un assoggettamento psicologico.
La mia corsa ha una meta: ESSERE
Un abbraccio
Marilena
Attenzione a ciò che si desidera ....
RispondiEliminapotrebbe avverarsi ( Wilde ) FFffrrrrrrrrr
Mai avere paura dei propri desideri.
RispondiEliminaOvvio, se non ledono, non invadono e non umiliano nessuno.
Grazie del tuo passaggio Felinità
A presto
Marilena
il tuo stile mi ha rapito con la ricercatezza nelle parole e la loro forza.
RispondiEliminaclelia
Grazie Clelia, per questo tuo bellissimo complimento.
RispondiEliminaE grazie di questa visita
A presto
Marilena
Condivido la tua ricerca dell'ESSERE!
RispondiEliminaCiao Marilena, ti ringrazio del bellissimo commento che mi ha anche commosso, hai capito perfettamente il senso dello scritto sì, la bambina sono io ed i ricordi sono veri ed è sempre viva e presente, mi addolcisce quella parte della vita con i ricordi più belli.
RispondiEliminaHo letto il tuo post, esalta la forza dell'oltre quando si condivide al di sopra dei canoni, la dolcezza appare sempre nei tuoi scritti, fa capolino dopo le linee più dure è... la tua parte di luce!!
Buona giornata
Giulia
Ciao Stella, mi fa davvero piacere trovare un tuo commento nel mio blog.
RispondiEliminaAvrei contraccambiato volentieri la visita, ma io nel tuo blog proprio non riesco ad entrare.
Ricordi? Avevo già provato.
Una fugace immagine di fili d'erba e coccinelle e poi......Ma che gli avrò mai fatto al tuo blog?????? :)))
Leggo spesso i tuoi commenti su quei blog dove, evidentemente, transitiamo entrambe.
Così, un pò, mi sembra di conoscerti.
Solare e positiva. Empatica.
Questo lo deduco dai tuoi commenti
Ed un bel sorriso.
Questo lo vedo dalla tua immagine.
Un abbraccio
Marilena
PS - ESSERE, è stata e continua ad essere per me la cosa più difficile.
La missione della mia vita.:))))
Mi è piaciuta molto la tua poesia, Giulia, perchè non costruita. Nè manieristica.
RispondiEliminaTi somigliava.
Mentre questo mio post, invece, è di totale fantasia. Un racconto reduce da un altro mio blog che ho recentemente chiuso e dal quale ho estrapolato alcuni post, riproponendoli sotto l'etichetta FRAMMENTI
Avrei voluto raccontare la storia di una donna bellissima e solitaria. Mi piacciono le personalità complesse. Oscure.
Quelle delle eroine negative.
Delle bad girl.
Delle dark lady.
Delle femme fatale.
Delle streghe, insomma :))))
Un abbraccio Giulia
Marilena