Stasera non vedevo l'ora di varcare la soglia di casa e barricarmi dentro.
Per sentirmi al sicuro.
Maledetto 17.
Non sono assolutamente superstiziosa, ma oggi non ne ho imbroccata una giusta. A ragion del vero non proprio tutto è imputabile al mio operato perchè anche il mondo esterno ci ha messo molto del suo per rendere ancora più scaramantica, ed improbabile, questa giornata.
Ma ora eccomi quì, finalmente in salvo tra le mura di casa.
Col fiatone, perchè ho fatto le scale correndo, battendo così il mio stesso record nella corsa in salita, ed orgogliosamente testando una ancor buona agilità di gambe. Solo una leggera accelerazione del battito cardiaco ma, insomma, non sono più una ragazzina e le mie sigarette, anche se di numero limitato, continuo a fumarle nonostante i buoni propositi di smettere. Atea convinta non faccio fioretti. Non credo nel sacrificio della rinuncia in cambio di qualcos'altro. Mi sa di baratto. O di voto di scambio. Seppur, lo confesso, mi è capitato in certi momenti di provare a raccomandarmi ad una non troppo ben definita Entità Superiore, con un sobrio SE ESISTI, PER FAVORE, AIUTAMI.
Ma penso che la formula sia troppo vaga. E forse troppo confidenziale. Magari pure un pochino opportunista. Anche se indiscutibilmente educata.
Ho lasciato quindi che il 17 continuasse a produrre catastrofi fuori dal barricamento della mia porta, per calarmi nella rassicurante razionalità del mio antro.
Dove il 17 non ha nessun potere ostile.
E' solo un numero fra i tanti.
Iggy, ancora convalescente ma già pericolosamente psicotico, fissa minaccioso Kilroy, evidentemente disturbato dal regolare dondolio del piccolo Freak che sonnecchia placido, a testa in giù, come un grosso pipistrello appeso ad un tramezzo.
BLOG mi fissa sornione col cinismo del suo unico occhio aperto, mentre con l'altro, nascosto da una benda, cerca di sondarmi all'interno. E' il suo modo di esplorare il mondo. Quello esterno. E quello interno. Sembra un vecchio pirata che pazientemente scruta i due mondi, in subdola attesa di una loro collisione. Mi sorride con un angolo della bocca. E sogghigna con l'altro.
Lizard, la lucertolina bionda, è distesa sul pavimento. La sua trasparentissima pelle d'ambra ha gli intarsi di un'antica filigrana. Tremolante di luce. Perfettamente immobile, ha la regalità maestosa di una sfinge in miniatura. E lo sguardo enigmatico della Gioconda.
Mentre Amaranta, irretita da lontani richiami, prepara di nuovo la valigia.
SE ESISTI, PER FAVORE,AIUTAMI.
Stancamente supplico la mia non troppo ben definita Entità Superiore.
Per non lasciare nulla d'intentato.
Perchè, ormai è accclarato, che l'oscuro potere del numero 17 continuerà a dominare sui mondi di superficie e su quelli sotterranei, incontrastato fino alla mezzanotte.
Ciao Marilè!
RispondiEliminaanvedi che coraggio che ciò! ehehhe
Mo' metto er commento.
Hai un blog bellissimo, originale e, con molto coraggio , parli di te e di quello che hai dentro.
Leggere i tuoi post non è entrare nella vita di un'altra persona,curiosando e poi scappando. E' vedere dentro il tuo cuore, sostandoci quanto basta per porci un fiore.
Cuore che tu hai aperto a tutte noi,sentendoci più vicine.
Chiara
Grazie Chiara, trovo bellissimo questo commento.
RispondiEliminaBellissimo ed incoraggiante.
La solidarietà delle donne è un legame forte e sincero.
Travalica l'empatia, sentimento puro ma astratto, e diventa sostegno vero.
E'la capacità di ognuna di noi di calarsi nelle difficoltà degli altri e farle proprie.
E regalare il dono prezioso delle proprie esperienze.
E quello ancora più grande dell'amicizia.
Un abbraccio
Marilena