Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 21 novembre 2008

Deja vu

Non sei malata Mari, te lo ha detto anche lo psicologo e tu stessa ne sei consapevole. Non sei malata ma hai un problema ed i problemi, come ben sai, non si risolvono con le medicine. Ricaccia in gola l'urlo della strega e trova la calma necessaria alla riflessione. Abbi, alla fine, il coraggio e la coerenza di una decisione definitiva. Non sei più una ragazzina e......ok, non ne parliamo, so che detesti la retorica del discorso sul tempo che passa e paragrafi affini. Lo detesti, ma ne sei consapevole, e questo è ciò che conta.
Cosa vuoi davvero Mari?
Cosa vedi nel tuo domani?
Soprattutto come ti vedi in quel domani?
Non è un'analisi facile questa, me ne rendo conto, vista la grande stanchezza di quest'ultimo periodo per il ricorso continuo all'autocontrollo, ma devi comunque arrivare ad una conclusione o trascorrerai gli ultimi anni attivi della tua vita nella paranoia di un deja vu.
Dover fronteggiare i propri sbandamenti umorali è già un impresa ardua, ed in questo, te ne dò atto, sei stata brava, perchè anche se non li hai completamente azzerati li hai comunque di molto limitati ma, a lungo andare, questo continuo stato di tensione a cui ti sottoponi farà di nuovo saltare quel tuo, pur sempre troppo fragile, sistema nervoso.
E' solo questione di tempo.
E tu lo sai.
Come sai che non puoi prevenire, o addirittura impedire, i suoi sbandamenti umorali.
Ci hai provato, ma il prezzo è sempre troppo alto: dar via, ogni volta, un pezzettino di te stessa e, alla fine, renderti conto che, comunque, questa mutilazione non è servita a sciogliere i dubbi o le ossessioni di chi non riesce a crederti.
E la fiducia è la base primaria di ogni rapporto importante.
Autocensurarti, rinunciare all'esternazione dei tuoi veri pensieri e dei tuoi vivi stati d'animo, solo per limitare le sue paure e le sue ansie, non servirà che a renderti ogni giorno sempre un pò più instabile e, di sicuro, non risolverà il grosso problema che sta alla radice di tutto: la sua mancanza di fiducia nei tuoi riguardi.
Sacrificio inutile il tuo, percepito attraverso sensi di colpa dilanianti, questa volta, nei tuoi stessi confronti perchè scaturiti dalla consapevolezza dell'ingiustizia che ti stai infliggendo.
Mari, non possono essere queste le fondamenta su cui tu vuoi basare il tuo futuro, perchè sono terribilmente simili a quelle del tuo passato.
Amaranta

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