Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 10 gennaio 2008

Un risveglio


Di nuovo disturbi del sonno, ansia, il cuore che batte forte, sensi di colpa e quel freddo incredibile che mi ha costretto a mettermi a letto completamente vestita.
Ho ingurgitato il caffè praticamente bollente, ho aggiunto una felpa al numero già cospicuo d'indumenti che indosso, ed ora sono seduta qui, al computer, con la mia stufetta alogena che mi trascino dietro con la prolunga, ogni volta che mi sposto, come un cane al guinzaglio.
Stanotte è andata bene, non ho fatto sogni o, almeno, niente che io ricordi.
I miei sogni sono assolutamente metafisici, grotteschi, surreali, partoriti dalla mente ormai stremata di Alice irrimediabilmente persa nel paese delle meraviglie. Alice, ex bambina prodigio, da tempo primipara attempata che è riuscita a generare solo una variegata stirpe di Freaks sempre, immancabilmente alla fine, da me, disconosciuti.
Ecco, i miei sogni sono quei mostriciattoli da me generati che mi rincorrono aggressivi ed incrudeliti dal mio abbandono: esigono il diritto sacrosanto ad un nome e ad una identità, finalmente riconosciuta.
Stanotte sono riuscita a disseminare i miei Freaks, ho goduto il silenzio, l'assenza delle loro voci querule dai toni striduli, ha di nuovo restituito una dimensione più umana e sopportabile all'eternità della notte.
Marilena

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