Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 9 gennaio 2008

L'antro della strega

Qui ci sono io determinata ad esistere nonostante il mio malessere per la vita, con tutte le mie fobie, le mie insicurezze, la mia timidezza camuffata da spavalderia.
Questa è la mia casa: una sola stanza dalle pareti nude, un ingombrante divano rosso, come unico arredo, e una grande vetrata con sontuosi tendaggi spalancati sull'esterno.
Striscia, s'aggroviglia, si snoda dilatandosi infine, come un' enorme pitone che inghiotte il silenzio, "Hysteria" dei Muse: benvenuti nell'antro della strega.

Definizione letterale di ANTRO ricavata dal mio vecchio dizionario Zingarelli della lingua italiana: Antro: s.m. 1 Caverna, spelonca. 2 fig. Abitazione misera e tetra.

Definizione femminile di ANTRO: buco caldo, umido e vischioso dall'odore intenso ed acidulo.
Buco che sputa la vita, che espelle placenta, che gorgoglia mestruo, che rutta piacere.

.....eppoi c'è l'antro del malessere per la vita, cella di Guantanamo, stretto maleodorante orifizio claustrofobico, seppellito sotto l'asfalto della metropoli.
Buco insidioso, crudele bugia di un cratere che si apre verso un cielo sfilacciato ed impreciso, in realtà trappola di sabbie mobili e viluppi di alghe che ti legano le caviglie per sprofondarti verso l'abisso.

E' su questo buco di cratere che ho iniziato a costruire il mio antro, tra il cielo e l'abisso, apprendista funanbola, in costante precario equilibrio, su una corda tesa tra un mondo buio e l'utopia della luce

Ho deciso di tendere le mie braccia verso quel pezzetto di cielo, polveroso e sbiadito, ma pur sempre orizzonte, e magari non ce la farò a volare davvero, ma bisogna pur sempre tentare l'ebbrezza dello slancio, qualunque sia il risultato finale.

Voglio farlo parlando d'amore.
Voglio parole forti e dolci.
Voglio che vengano gridate o anche solo sussurrate.
Voglio i colori intensi di un cielo vero.
Voglio tutte le sfumature delle nubi.
Voglio puntare verso il sole.
Voglio le ali dell'angelo.

Dò il benvenuto in questo antro a tutti coloro che hanno urgenza di parole di vita e di amore
Mai fermarsi davanti ad una porta sbarrata
Nessun divieto d'accesso alla polveriera
MARILENA

5 commenti:

  1. Tu dici che la collina è troppo lunga da scalare,ma provaci.....
    Dici che vorresti vedermi cercare di scalarla,ma provaci.........
    Tu scegli il posto e io il momento,
    ed io salirò la collina a modo mio.
    Devo soltanto aspettare il giorno giusto,
    e poi spunterò dalle macchie degli alberi e dalle nubi,
    guardero' giu' e saprò sentire
    il suono delle parole che hai detto oggi.........
    Senza pausa è solo l'idiota che affronta la folla, sorridendo.......
    senza compensi il giudice gira intorno con occhiate severe......E chi è il pazzo che si mette la corona?
    Nessun dubbio secondo te,
    ogni giorno è il giorno giusto
    E mentre ti sollevai sopra i confini della paura,
    sulla sua cima,
    guarderai giù e saprai udire il rumore dei volti della folla
    FEARLESS

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  2. Hai scalato anche tu quella collina?
    I passi nudi non lasciano traccia negando così la possibilità di un sentiero tracciato da altri da poter seguire.
    Esiste davvero una cima o solo la sua utopia?
    Cado, mi rialzo, perdo terreno, lecco i miei graffi, riparto di nuovo ostinata, ho imparato a non piagere più perchè le lacrime mi offuscherebbero gli occhi e rischierei di perdere così anche la possibilità di quel miraggio.
    Grazie per questo bellissimo commento

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  3. No, ma ci provo, anche se so già che dalla cima di quella collina ne vedrei una più alta ancora.........ma questa è un'altra storia.

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  4. Approposito, scusa se non l'ho detto ancora, blog interessante.
    (L'anonimo di prima)

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  5. Distese sterminate di cime, pinnacoli inaspettati che sbucano dal nulla, traiettorie contorte,le distorsioni geometriche dei percorsi impossibili di Escher: è forse questa la realtà più probabile che ci riserva la cima ma vale comunque la fatica estrema di tentare se questo ci fa sentire più vicini al sole.
    Senza paura

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