domenica 22 febbraio 2015
Nelle spire del viola
Ecco, ci sono di nuovo dentro, il suo splendore mi ha catturata e i miei occhi non vedono altro che quella sua intensa luminosità: la sciarpa di seta cruda, di sfarzoso viola, si srotola dal lungo collo di Modigliani del manichino per risalire di nuovo lungo la sua spalla e attorcigliarsi, infine, sul suo braccio teso, come un fiabesco serpente la cui testa riposa quieta nella mano a coppa dalle cui dita spiovono, con solo apparente negligenza, lunghe e fitte frange intessute d'ipnotico bagliore.
Quella seta viola che ora completamente mi avvolge e dai seni scivola tra le cosce, languida come una lingua umida che s'insinua in fessure da lambire e penetrare poi, stuzzicante carezza fra le mie gambe. Nelle sue spire sento i battiti accelerati del cuore, quelli violenti del ventre e quelli puntuti del clitoride, e le frange, intrise del mio umido, premere pesanti e bagnate all'interno delle cosce, mentre ancora sussulto di piacere e mi avvolgo sempre più strettamente nell'ipnotico viola, affinché la pelle e la seta diventino un tutt'uno: un pesante ramo di glicine su cui si attorciglia un serpente dalla pelle di donna.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Pubblicato con l'etichetta FRAMMENTI EROTICI, il 15/07/2008
RispondiEliminase la sciarpa fosse stata gialla non credo avrebbe creato lo stesso effetto. figurarsi fosse stata di lana grezza.
RispondiEliminaE' la sensibilità, la nostra predisposizione osggettiva a percepire più intensamente di altri, determinate cose, a far scaturarire l'attrazione.
EliminaUn saluto, endi :)
Eccitante e sensuale. Delicato frammento di erotismo raffinato.
RispondiEliminaGrazie, AGO, soprattutto per quel "delicato" che mi ha fatto piacere,.
EliminaCredo che, in questo campo, l'attenzione alle parole sia particolarmente dovuta per non trasformare in volgare o morboso, ciò che invece è assolutamente naturale.
Essere una sciarpa viola...! ;) <3
RispondiEliminaUn bacio, Claudiotta :)
EliminaTVB <3
..lascio il silenzio per le parole, quelle che non escono dalla penna ne dai tasti d'un pianoforte ma dalle mille sensazioni ed emozioni che girano tra le strade della memoria trasformandosi in onde, in suono, in colore e passano davanti i tuoi occhi chiusi come un raggio di sole..con tutto quell'amore che un cuore vuole.
RispondiEliminaA te Amaranta i miei complimenti
Maurizio
Grazie, Maurizio, sei sempre molto dolce e molte gentile, e il tuo commento è poesia: sa si parole sussurate e di silenzi emozionanti.
EliminaGrazie per questo bellissimo commento :)
Marilena