Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 21 novembre 2013

Idealizzazioni e astruserie su un mondo che in realtà non esiste


 Stamani mi son svegliata male (mi capita spesso, ultimamente)
Male non significa di umore cattivo, ma instabile, che è peggio.
Mi sono destata in bilico su due mondi, col piede destro poggiato sulla Terra e il sinistro su Blogosphere.
Al centro c'è il cratere di un vulcano colmo d'acqua, dove ci nuotano le sirene e qualche pesce fuori rotta.
Un grande catino a cielo aperto.
Se mi sbilancio, anche solo di un passo, ci potrei cadere dentro, e non so nuotare.
Affogherei di sicuro perché le sirene sono di quella specie che non praticano salvataggi, e i pesci... questi  pesci qui  hanno troppo da fare a ritrovare  la rotta e salvare se stessi.
Eppoi, si è mai sentito di un pesce che abbia mai salvato qualcuno?
Forse una balena o un delfino, i tonni li escluderei a priori perchè di natura predatori, anche se noi, erroneamente, siamo propensi a crederli innocui e già inscatolati alla nascita, e così mai ci verrebbe d'immaginarli vagabondi e famelici.
 Però qui la faccenda riguarda pesci piccoli e comuni, tanto stupidi da smarrire l'orientamento e finire in questo grosso catino che si spalanca a dividere (o congiungere?) la Terra e Blogosphere
Bè, fino a ieri ad una storia del genere sarei stata ben disposta a crederci.
Raccontarla perfino.
Fino a poche ore fa tutto era ancora possibile.
Poi c'è stato questo risveglio instabile, che non preclude a nulla di buono, e oltretutto non migliora la situazione il trovarmi in questa posizione scomoda, con le gambe divaricate sui due pianeti, in balia di un vento malandrino che mi solleva la gonna in una malriuscita imitazione di Marilyn Monroe, nella mitica scena del film "Quando la moglie è in vacanza".
Io e lei, in comune, abbiamo solo un'assonanza nei nomi, per il resto siamo storie diverse.
Non avrei mai potuto essere lei seppur mi sarebbe piaciuto, eccome, ma non avrei retto il successo.
Ho perseguito altri obiettivi, per questo Marilyn abita il firmamento di Hollywood ed io, invece, un antro sotterraneo.
Il destino non è mai casualità.

Non ho voglia e nè energie per intraprendere nulla, neppure continuare nella ricostruzione di me stessa, opera incompleta e destinata a rimanere tale, come tutto ciò che mi riguarda.
Straparlo, ma quando sono davvero instabile anche la mia fantasia diventa deleteria, pessimisticamente trasbordante e mai completamente innocua.

Scendo le scale che, dall'armadio della camera da letto, conducono al mio antro.
Mi accoglie il silenzio del primo mattino e l'odore buono del caffè.
Vedo Amaranta, seduta davanti la finestra, fumare un sigaretto Moods ed osservare pensosa lo scialbo panorama, che si disegna desolatamente nitido, nel riquadro dei vetri e nella luce giallina del giorno.

M - Non sono i cigarilli di Mr Nativity?-
A - Li ha dimenticati qui, forse di proposito, per ricordarci che l'odore del diavolo è quello della  liquirizia e non dello zolfo. Vuoi una tazza di caffè? Hai davvero un brutto aspetto -
M -  Forse l'avresti anche tu dopo una lunga serie di notti insonni -
A - No che non l'avrei. E lo sai anche tu! -
M - Dormono ancora tutti? -
A - Tutti chi, Mari? -
M - Lizard, Kilroy, Iggy e BLOG -
A - Ah, ti riferisci a quelli? -
M - Certo che mi riferisco a quelli. Chi altri abita questo posto? -
A - Bah...se ti piace crederlo -
M - Come sarebbe a dire, se mi piace crederlo? -
A - Dico che forse dovresti smetterla con questa storia dell'antro e lasciarmi finalmente libera. M'annoio perchè qui non accade mai niente di eccitante -
M - E dove vorresti andare? -
A - Nella mente di qualcun altro -
M - Davvero lo vorresti? -
A - Eddai non prendertela a male, un cambiamento a volte s'impone. Sarebbe positivo anche per te. -
M - Non aggiungere altro se non vuoi essere cancellata all'istante -
A - T'informo che starò via qualche giorno, e non farne, come al solito, un dramma -
M - E dov'è che andresti? -
A - Los Angeles, baby, a formalizzare la conoscenza con un tipo niente male conosciuto su FB -
M - Su FB? Ma tu sei la mia alter ego, materialmente non esisti e quindi non puoi disporre di un account -
A -  Ma non hai affermato, qualche istante fa, che l'antro è reale? Allora anch'io lo sono, e non vedo perchè non potrei, al pari di te, accedere a FB e con maggiore diritto, in virtù della mia doppia cittadinanza, in Blogosphere e sulla Terra. -

17 commenti:

  1. Risposte
    1. ......anch'io, in questo contesto, mi ritrovo più reale che nella vita vera.
      Chissà, la mia vita vera è nell'antro e, quella che vivo tutti i giorni, solo una brutta invenzione :)

      La réalité est tellement ennuyeux .....

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  2. possibile che amaranta vada ad aprire un fight club a los angeles?
    dialogo intrigante, giusto giusto per un giorno perfetto, tipo quando rentboy va in overdose.

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    1. Possibile tutto, con lei.
      Magari, endi, ce la spedisco davvero a Los Angeles ad aprire un Fight Club, che di alienati il mondo è pieno e, così, me lo appunto anche come ipotesi di racconto :)
      Non ho visto il film nè letto il libro (di Palahniuk ho letto altro, e adoro il suo stile "cannibale")
      Rent boy......meraviglioso personaggio di un film per me cult (Trainspotting: visto e rivisto e letto il libro di un autore che, per altro, assai mi piace, Irwing Welsh)

      Ti confido un segreto,endi: io ci parlo davvero con la mia alter ego......altrimenti che ci starebbe a fare??????


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    2. ho letto il film e visto il libro mary (se mi consenti questa confidenza) e sono sicuro ti potrebbero piacere, non fermerti (e so che non lo farai) alle semplici apparenze, per me è oggetto di studio.

      a welsh guarda caso gli ho tributato il nome di una galleria :)

      X Amaranta, se ti dovessi incontrare in un fight club, stai in guardi :)

      X Mary, non è tanto un segreto se me lo confidi sul blog, ma terrò la bocca cucita ugualmente.
      una cosa che so far bene è farmi i cazzi miei :)))))

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    3. ci sono degli errori? credo di no :)

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    4. Ne ho fatti forse io? Credo di no :)

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    5. no no, li ho fatti io, ma sono troppo pigro per la correzione:)

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    6. Non occorre correggere......gli errori rendono tutto più reale.
      Buon inizio settimana, endi :))))

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  3. “L'autunno è la mia stagione preferita a Los Angeles, guardare gli uccelli cambiare colore e cadere dagli alberi.”
    :D

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    1. ......se a Roma ti cade in testa un piccione di sicuro ti procura un trauma cranico.
      I piccioni romani sono obesi, stentano perfino a volare, attraversano le strisce con i pedoni: ne ho visto uno che col becco azionava il pulsante di stop del semaforo per poter attraversare la strada :))))))))

      Grazie del passaggio e del commento :)

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  4. La rete ha dei limiti... soffre spesso di mancanza di sangue, sudore e lacrime! Ma anche tutto il resto d'intorno non è che ne sia così provvisto... :-)

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    1. Infatti, Giò, il resto d'intorno è ancora più desolante:))))
      ......e non affronto l'argomento della sottile linea rossa, quella che divide il reale dal virtuale, il fantastico dal reale, le nostre proiezioni mentali dalle nostre ombre fisiche.
      Materia per psicologi.
      Materia per scrittori.

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  5. Visto che credo che ciò che è nella mente ha una sua consistenza reale/parallela mi sa che Amaranta non solo è su FB, ma sta spopolando in LA. W L'ANTRO. miao!

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    1. La mia alter ego ha sempre rivendicato la sua totale indipendenza da me e, credo, sia giusto così.
      Se potessi, darei l'indipendenza anche alla mia ombra.

      Un baciotto, Lucy
      (piacerebbe andare anche a me a LA :))))

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