"Nulla è più complicato della sincerità"
Pirandello
La Scultrice è partita stamane, di buon mattino e senza salutare nessuno, lasciando solo un biglietto contenente un suo indirizzo vago e senza specificare la città.
Vorrebbe che io la rintracciassi e, nello steso tempo, non desidera farsi trovare: solo questa può essere la spiegazione logica per quelle sue indicazioni incomplete.
Albeggiava, quando è andata via, l'ho intravista da dietro la tendina della finestra, vestita di tulle, nonostante il freddo pungente e trascinando a fatica quel suo pesante, traballante bagaglio sul terreno fortemente accidentato.
Dal canto mio, pur avendo intuito la sua intenzione di partire, non ho fatto nulla per trattenerla, perché sapevo che il mio tentativo sarebbe stato vano e che l'avrebbe perfino imbarazzata.
Così sono rimasta ad immaginarla, al di là della parete, intenta ad assemblare con gesti misurati il suo bagaglio, ispezionando poi, ad uno ad uno, i cassetti e l'armadio, alla ricerca di eventuali dimenticanze, attentissima a cancellare ogni traccia del suo passaggio.
Un ultimo sguardo alla stanza, per lei transitoria ed estranea, ed eccola già proiettata all'esterno, libera e senza rimpianti per il termine di quella permanenza tra gente ostile e sospettosa.
So che non tornerà più e così dovrò essere io a cercarla, per questo mi ha lasciato metà di una traccia: il nome di una strada senza la specifica della città.
Amaranta - Ho trovato questo davanti alla porta della mia camera. -
E mi porge l'album che La Scultrice gelosamente custodiva. -
Amaranta - Una provocazione! Cos'altro può significare? -
Io - Forse è solo un regalo...dal momento che tu ne eri così affascinata. -
Amaranta - Ci sta sfidando, e quest'album è il guanto con cui ci ha schiaffeggiato. -
Io - Sei diventata paranoica. -
Amaranta - E tu, invece, completamente cieca. -
DAL DIARIO DI AMARANTA
13 Dicembre 2012
La Scultrice è partita e mi ha lasciato il suo album contenente una piccola, ma dettagliata, galleria degli orrori .
L'ho nascosto, seppellito sotto terra affinché nessuno degli abitanti dell'antro ne venga in possesso.
Soprattutto Iggy.
Di contro, la mia alter ego ha invece stoltamente ridimensionato il tutto ad una sequenza di bozzetti pulp, testardamente rifiutando a priori l'ipotesi di qualcosa di più oscuro.
E il fatto che abbia lasciato di proposito il suo album, dal quale non si separava mai, ne potrebbe costituire la cinica prova di un reato commesso ed impunito, destinato a rimanere tale.
Ci sta sfidando al gioco sottile della strategia dell'inganno.
Lei è quella che io intuisco sia, ed il mostrarsi apertamente, in maniera così spudorata, anziché dissimulare, è una raffinatissima tattica dell'imbroglio della quale, la nostra ospite, ha dimostrato di sapersi magistralmente servire, tant'è che la scrittrice si è posta completamente dalla sua parte, ed ignorando le mie perplessità, con convinzione ha preso le sue difese.
La Scultrice, abilissima giocatrice, ha saputo ben intuire la psicologia di Mari, penetrare il suo sconfinato bisogno d'interazione e manipolare il suo giudizio, stabilendo una sorta di dipendenza, cieca e sorda, scaturita in quel suo placido ed inerte stato d'accettazione quando, stolidamente ignorando le realtà oggettive, ha abbassato tutte le difese affidandosi ad una valutazione analitica, superficiale ed improbabile, il cui risultato finale è stato quello della sua acritica accettazione.
nulla è più pericoloso di una donna così...
RispondiEliminaA quale delle tre ti riferisci, Antoine?
RispondiEliminaLa Scultrice, probabilmente un'assassina seriale; la scrittrice (moi :) alla caccia di materiale per un libro, per cui non guarda troppo per il sottile; Amaranta con i sensi allertati ed un cappio già in mano?
......et pour toi, Antoine, le baiser dangereux d'une sorcière
à bientôt
Marlene