Nessuna meraviglia, qui nell'antro, su questa straordinaria guerriglia in atto, dal 13 di Novembre, tra Amaranta e La Scultrice.
Ricordo con precisione la data perchè è stato in quel giorno che La Scultrice è giunta alla nostra dimora.
Ma accade poi spesso che i nostri ospiti decidono di prolungare ad oltranza, e a data da definirsi, il loro soggiorno e così diventa fatale un loro più personale coinvolgimento all'interno delle dinamiche esistenziali di questo strampalato ecosistema.
Soltanto BLOG riesce a neutralizzare le tensioni, lui solo ha la capacità di sminuzzare la dura scorza delle diatribe e riportarle ad un'essenza malleabile di plastilina.
Il suo nichilismo ha il potere di sedare le esaltazioni, palesare le incongruenze, evidenziare le stravaganze, riportare alla lucidità le smargiassate degli abitanti dell'antro.
Ma in questo frangente BLOG è invece rimasto a guardare, esaltato all'idea di una lotta nel fango tra la sua niente affatto dolce madrina Amaranta e la nostra ultima inquietante ospite, La Scultrice.
DAL DIARIO DI AMARANTA
13 Novembre 2012
Ho aperto la porta e mi sono trovata davanti una donna dallo sguardo febbrile, vestita di veli e le braccia cosparse di minute cicatrici, alcune ancora vive, e con un voluminoso, e all'apparenza, pesantissimo bagaglio.
Non ha voluto dirmi il suo nome ma, sbrigativamente e con tono irritato, mi ha detto di essere stata invitata dalla scrittrice che abita, a quanto pare, a questo indirizzo, e se volevo essere così cortese da riferirle che La Scultrice era arrivata.
Pronunciate queste formali parole ha preso poi a guardarmi, senza quasi batter le ciglia, con uno sguardo fisso, inquietante, lo stesso di Iggy, ma ancora più insondabile.
Il mio piccolo, malinconico, killer/salamandra nutre, però, nel disordine della sua anima psicotica dei sentimenti, seppur per lui indecifrabili, questa donna, invece, assolutamente non ne ha.
Le cicatrici sulle braccia, un paio delle quali ancora sanguinanti, raccontano di una natura violenta, autolesionista ed esibizionista, esaltata, ogni oltre misura, dalle stigmate dell'artista.
La mancanza di luce nei suoi occhi e di calore nella voce, l'avarizia delle parole e dei gesti, l'immobilità assoluta con la quale si è predisposta ad aspettare, e la fissità avida con cui, invece, seguiva ogni mio minimo movimento, l'hanno svelata al mio istinto nella sua natura di predatrice.
Una donna pericolosa.
ci sono donne pericolose, ma anche uomini. bisogna sempre guardarsi bene da chi scegliamo di avere attorno, ma anche dare un'opportunità.
RispondiEliminaè sempre e comunque bello vivere ed incontrare
buon pomeriggio Amaranta
Vivere ed incontrare è meraviglioso ed assolutamente concordo sulle opportunità ma......a volte capita che il nostro sesto senso entri in fibrillazione sulla spinta di quell'istinto atavico, animaleso, che ancora in piccola parte sopravvive in noi, e ci allerta su una sensazione di pericolo.
EliminaMagari, poi, si rivela solo come falso allarme, oppure......
A proposito d'incontrare: è stato un immenso piacere averti incontrato.
A presto :))))
Però senza persone inquietanti, storie strane, incontri assurdi, dubbi e speranze l'arte impoverisce ..... perciò benvenuta nuova arrivata ......... miaoooùùùù Escura
RispondiEliminaGiustissima riflessione, Lucy, e poi l'universo del cinema come quello della narrativa e come questo della realtà è costellato di queste anime, inquiete e buie, che pur hanno dato vita ad indimenticabili personaggi da Lady Macbeth, ed ancor prima ed ancor dopo, una interminabile, quanto variegata galleria borderline.
EliminaE le storie nere sono, da sempre, quelle che più affascinano :)