Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.
.......... e un logo antiscopiazzatori ? e una giornata globale di protesta senza post ? e quanche altra diavoleria per destare l'interesse di sempre più blogger ? miaoooo
Sono dell'idea di concretizzare e unire le forze in un unico modo fattibile: pubblicizzare la cosa e chi ruba i post. Purtroppo non ci sono leggi serie che difendano la proprietà intellettuale, tranne qualche raro tentativo ma senza forza legale. lasciamo quindi il fronte della legge a nostro favore e iniziamo tutti insieme una battaglia culturale e di denuncia pubblica degli autori che plagiano Per fare questo bisogna unire le forze ed io ho ideato questo blog dove tutti insieme metteremo notizie e idee per fronteggiare questo fenomeno: http://laproprietaintellettuale.blogspot.com/
Ovviamente tutti lettori sono invitati a far parte di questo blog come co-autori. Le regole verranno stabilite insieme, questo è solo un abbozzo di idea concreta. Lorenzo
Sto facendo ricerche da due giorni, Ady, per capire se ci sono appigli legali a cui appellarsi in caso di plagio ma, no, nessuno, se non sei protetto dal diritto d'autore (SIAE, qui in Italia) che, però, bada bene, anche questo risulta inefficace se vieni copiato all'estero. Cioè, con il plagio fuori dai nostri confini, anche la SIAE non ha giurisdizione. Ci sono le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio di "alcuni diritti riservati".(http://www.creativecommons.it/cosa-fa-cc) Le CCPL sono solo uno strumento tramite cui il titolare dei diritti concede determinati permessi ai licenziatari. Ma anche queste, ahimè, non costituiscono strumento legale al momento di far valere quei propri diritti. Non c'è nulla, Ady, di veramente concreto (oltre l'iscrizione SIAE)a cui far riferimento. E la Rete e la SIAE sono le due facce completamente opposte del diritto d'Autore. Con l'immissione in rete di milioni di opere diventa difficile qualsiasi tipo di controllo ed oltretutto, nella sua natura, Internet rifiuta il concetto di crontollo, di chiusura, di privato, praticando la filosofia della libera circolazione e della condivisione delle idee, basandosi sull'autoregolamentazione (il Diritto della Proprietà Intellettuale) che stabilisce regole di rispetto a cui attenersi. Tutto può essere preso, copiato, modificato (sempre su consenso dell'autore)ma sempre va attribuita l'opera a chi l'ha creata, se diversamente non è specificato. A differenza del DIRITTO D'AUTORE (SIAE)che chiude, restringe e vieta, la Rete apre, espande, permette......ed ecco che crea il Copyleft, che è esattamente il contrario del Copyright che garantisce, in questo modo, anche chi si predispone ad usufruire di un opera non sua ma sempre mel rispetto di quelle che sono le concessioni, le autorizzazioni, derivanti dall'autore, specificate attraverso il copyleft, strumento flessibile che può essere di volta in volta, modificato. Posso anche decidere che il mio nome possa non apparire e non è più plagio, ma concessione. MA DEVE ESSERE SEMPRE SU VOLERE DELL'AUTORE. Io sono per la libera circolazione e la condivisione delle idee: io sono per la filosofia della Rete, ma penso anche che ci debba essere un qualche strumento per impedire l'attribuzione e l'appropiazione indebita che, sono sicura, nemmeno la filosofia più libertaria potrebbe tollerare come giusta. Scusa la lunghezza del mio commento, Ady, ma alla fine, al di là della fredda ed impenetrabile terminologia giuridica in cui mi sono imbattuta nella mia ricerca, ho scoperto un mondo affascinante, fatto di contrapposizioni etiche, filosofiche, umaniste, ideologiche: un mondo vivo ed in subbuglio. MA CONRO IL PLAGIO, ADY, ED AVVALENDOCI DEL SOLO DIRITTO DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE NON C'E' NIENTE DA FARE :))) Un bacio Marilena P.S. - Durante questa mia ricerca mi sono molto incazzata ma cne molto divertita. Una piccola riconciliazione con Blogosphere.
Le proposte qui scritte mi sembrano interessanti: dal logo anticopiature fino alla proposta di un blog dove concentrare le notizie. Come vedi Marilena non sei sola in questa battaglia, anzi, in nome di tutti tu sei quella che ha sollevato il caso. Una cosa però devo dirti, non chiudere il blog per colpa di quell'individuo, nonostante la rabbia sia tanta. Avrebbe vinto lui e tutti quelli come lui. Doriana
Lucy, adoro la tua empatia, è questa che ti rende unica, meravigliosa, straordinaria. Di primo acchitto ho pensato anch'io, e continuo a pensarlo, che occorre maggior sensibilizzazione nei riguardi di questo tema. Premesso che sensibilizzare ed educare una folla di milioni di persone pervenute qui con le cattive abitudini ereditate del Pianeta Terra non è certo opera facile, mi domando anche quanti di noi sono davvero consapevoli che esiste questo problema. Purtroppo non bastano le leggi che si rifanno all'etica e alla morale, quelle non impediscono di certo di usurpare, contraffare, camuffare, appropriarsi indebitamente dell'ingegno altrui. La filosofia di Blogosphere si basa sui principi giustissimi della condivisione e della libera circolazione delle idee interpretate, poi, da alcuni come esproprio permesso e concesso, e così è dal momento che qui regna l'impunità assoluta. Ma mi sto rendendo conto che è proprio la Rete, così come è concepita, che non offre appigli diversi. Si ripropone qui lo stesso identico problema del Pianeta Terra: le leggi, in realtà, in Blogosphere ci sono ma non sono rispettate. Quali sono le strutture "materiali" che andrebbero sensibilizzate? Una maggior organizzazione dei Server che magari possano offrire, all'interno degli houster, sistemi più sofisticati contro la scopiazzatura ( ma che ne so, non sono una esperta d'informatica, ma immagino un sistema che impedisca l'accesso, a terzi, alle fonti HTML (i sistema NO COPY come il mio sono un deterrente elementare per i più esperti che possono avere accesso ai miei scritti risalendo, appunto, alle pagine HTML), oppure attraverso la disattivazione automatica del tasto destro del mouse, quello del copia incolla, disattivazione che entra in funzione SOLO per quel che riguarda determinati ambiti. Server che offrono ai propri utenti un servizio di denuncia dei plagi, in tempo reale, per limitare i danni ed organizzati, al loro interno, per accogliere e rendere giustizia, IN TEMPO REALE, alle denunce degli utenti anche di altri server, dei plagi o degli abusi in corso. STO ANCORA ASPETTANDO LA RISPOSTA DEL SERVER DI IDLOS, CHE DOVREBBE PRENDER ATTO DELLE MIE ISTANZE FACENDO LE VECI DEL SUO UTENTE. Certo, tutto questo potrebbe arginare, scoraggiare, rendere il plagio meno facile ma se non subentra l'acquisizione di una nuova cultura SIAMO COMUNQUE FREGATI. Sensibilizzare significa essere consapevoli noi, per primi, e rendere anche gli altri. Quanti, in prima persona, sono disposti a rendere edotti se stessi ed estendere la propria conoscenza agli altri? Una giornata contro il plagio, però, non sarebbe male come idea. Un bacio, Lucy Buona giornata Marilena
Grazie Doriana, del sostegno e della stima. Per il problema plagio non ci sono, purtroppo, molte strategie da mettere in campo. Ora che mi è passata "l'incazzatura aggressiva" sto nella fase "dell'incazzatura dinamica", quella in cui devo reagire e scuotermi dal senso d'impotenza che si è abbattuto su di me dopo aver capito che non ci sono appigli veri a cui aggrapparsi. Querela e denuncia alla polizia postale.......rimane solo questo. Un ulteriore aggravio di lavoro per questi qui che sono, invece, alla prese con problemi gravi quali ad esempio la pedofilia in rete. Come ho tempo scrivo un piccolo resoconto di ciò che ho trovato in rete riguardo il plagio. Ad un professionista hanno copiato, di sana pianta, il suo sito, o quel ragazzo che ha trovato una parte del suo blog di musica clonato come sottosezione di un altro blog, sempre di musica! Ma cosa te ne fai di un sito clonato????????????? Un bacio, Doriana, e grazie ancora per tutto Un bacio Marilena
IL DIRITTO DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE è quanto di più democratico possa esistere, Lò, molto più del DIRITTO D'AUTORE così come lo intendiamo, noi espressione della SIAE. Sono rimasta conquistata dai COPYLEFT http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
Il copyleft altro non è che una modalità di esercizio del diritto d'autore che sfrutta i principi di base del diritto d'autore non per controllare la circolazione dell'opera bensì per stabilire un modello virtuoso di circolazione dell'opera, che si contrappone al modello detto proprietario. Il copyleft non potrebbe dunque esistere al di fuori del complesso delle norme sul diritto d'autore.
E' una democrazia grande che tende a proteggere non solo i diritti dell'autore ma anche chi dell'opera ne usufruisce, attraverso concessioni chiare e scritte, da parte dell'autore, questo anche per prevenire i "PLAGI INVOLONTARI", che pur possono avvenire: inesperti alle prime armi, utenti molto giovani......analfabeti (scherzo!) L'idea del blog è interessante e volentieri ci collaboro: sarebbe interessante renderlo aperto alle esperienze di chi ha subito il plagio e dei tentativi per averne giustizia, oppure alle proposte o alle strategie (ce ne sono?)che potrebbero essere messe in campo per scoraggiare il plagio. Idea davvero interessante, Lò, che fin d'ora appoggio Un bacio Mari
...vado a documentarmi.
RispondiElimina.......... e un logo antiscopiazzatori ?
RispondiEliminae una giornata globale di protesta senza post ?
e quanche altra diavoleria per destare l'interesse di sempre più blogger ? miaoooo
Sono dell'idea di concretizzare e unire le forze in un unico modo fattibile: pubblicizzare la cosa e chi ruba i post. Purtroppo non ci sono leggi serie che difendano la proprietà intellettuale, tranne qualche raro tentativo ma senza forza legale.
RispondiEliminalasciamo quindi il fronte della legge a nostro favore e iniziamo tutti insieme una battaglia culturale e di denuncia pubblica degli autori che plagiano
Per fare questo bisogna unire le forze ed io ho ideato questo blog dove tutti insieme metteremo notizie e idee per fronteggiare questo fenomeno:
http://laproprietaintellettuale.blogspot.com/
Ovviamente tutti lettori sono invitati a far parte di questo blog come co-autori.
Le regole verranno stabilite insieme, questo è solo un abbozzo di idea concreta.
Lorenzo
Sto facendo ricerche da due giorni, Ady, per capire se ci sono appigli legali a cui appellarsi in caso di plagio ma, no, nessuno, se non sei protetto dal diritto d'autore (SIAE, qui in Italia) che, però, bada bene, anche questo risulta inefficace se vieni copiato all'estero. Cioè, con il plagio fuori dai nostri confini, anche la SIAE non ha giurisdizione.
RispondiEliminaCi sono le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio di "alcuni diritti riservati".(http://www.creativecommons.it/cosa-fa-cc)
Le CCPL sono solo uno strumento tramite cui il titolare dei diritti concede determinati permessi ai licenziatari.
Ma anche queste, ahimè, non costituiscono strumento legale al momento di far valere quei propri diritti.
Non c'è nulla, Ady, di veramente concreto (oltre l'iscrizione SIAE)a cui far riferimento.
E la Rete e la SIAE sono le due facce completamente opposte del diritto d'Autore.
Con l'immissione in rete di milioni di opere diventa difficile qualsiasi tipo di controllo ed oltretutto, nella sua natura, Internet rifiuta il concetto di crontollo, di chiusura, di privato, praticando la filosofia della libera circolazione e della condivisione delle idee, basandosi sull'autoregolamentazione (il Diritto della Proprietà Intellettuale) che stabilisce regole di rispetto a cui attenersi.
Tutto può essere preso, copiato, modificato (sempre su consenso dell'autore)ma sempre va attribuita l'opera a chi l'ha creata, se diversamente non è specificato.
A differenza del DIRITTO D'AUTORE (SIAE)che chiude, restringe e vieta, la Rete apre, espande, permette......ed ecco che crea il Copyleft, che è esattamente il contrario del Copyright che garantisce, in questo modo, anche chi si predispone ad usufruire di un opera non sua ma sempre mel rispetto di quelle che sono le concessioni, le autorizzazioni, derivanti dall'autore, specificate attraverso il copyleft, strumento flessibile che può essere di volta in volta, modificato.
Posso anche decidere che il mio nome possa non apparire e non è più plagio, ma concessione.
MA DEVE ESSERE SEMPRE SU VOLERE DELL'AUTORE.
Io sono per la libera circolazione e la condivisione delle idee: io sono per la filosofia della Rete, ma penso anche che ci debba essere un qualche strumento per impedire l'attribuzione e l'appropiazione indebita che, sono sicura, nemmeno la filosofia più libertaria potrebbe tollerare come giusta.
Scusa la lunghezza del mio commento, Ady, ma alla fine, al di là della fredda ed impenetrabile terminologia giuridica in cui mi sono imbattuta nella mia ricerca, ho scoperto un mondo affascinante, fatto di contrapposizioni etiche, filosofiche, umaniste, ideologiche: un mondo vivo ed in subbuglio.
MA CONRO IL PLAGIO, ADY, ED AVVALENDOCI DEL SOLO DIRITTO DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE NON C'E' NIENTE DA FARE :)))
Un bacio
Marilena
P.S. - Durante questa mia ricerca mi sono molto incazzata ma cne molto divertita.
Una piccola riconciliazione con Blogosphere.
Le proposte qui scritte mi sembrano interessanti: dal logo anticopiature fino alla proposta di un blog dove concentrare le notizie.
RispondiEliminaCome vedi Marilena non sei sola in questa battaglia, anzi, in nome di tutti tu sei quella che ha sollevato il caso.
Una cosa però devo dirti, non chiudere il blog per colpa di quell'individuo, nonostante la rabbia sia tanta. Avrebbe vinto lui e tutti quelli come lui.
Doriana
Lucy, adoro la tua empatia, è questa che ti rende unica, meravigliosa, straordinaria.
RispondiEliminaDi primo acchitto ho pensato anch'io, e continuo a pensarlo, che occorre maggior sensibilizzazione nei riguardi di questo tema.
Premesso che sensibilizzare ed educare una folla di milioni di persone pervenute qui con le cattive abitudini ereditate del Pianeta Terra non è certo opera facile, mi domando anche quanti di noi sono davvero consapevoli che esiste questo problema.
Purtroppo non bastano le leggi che si rifanno all'etica e alla morale, quelle non impediscono di certo di usurpare, contraffare, camuffare, appropriarsi indebitamente dell'ingegno altrui.
La filosofia di Blogosphere si basa sui principi giustissimi della condivisione e della libera circolazione delle idee interpretate, poi, da alcuni come esproprio permesso e concesso, e così è dal momento che qui regna l'impunità assoluta.
Ma mi sto rendendo conto che è proprio la Rete, così come è concepita, che non offre appigli diversi.
Si ripropone qui lo stesso identico problema del Pianeta Terra: le leggi, in realtà, in Blogosphere ci sono ma non sono rispettate.
Quali sono le strutture "materiali" che andrebbero sensibilizzate?
Una maggior organizzazione dei Server che magari possano offrire, all'interno degli houster, sistemi più sofisticati contro la
scopiazzatura ( ma che ne so, non sono una esperta d'informatica, ma immagino un sistema che impedisca l'accesso, a terzi, alle fonti HTML (i sistema NO COPY come il mio sono un deterrente elementare per i più esperti che possono avere accesso ai miei scritti risalendo, appunto, alle pagine HTML), oppure attraverso la disattivazione automatica del tasto destro del mouse, quello del copia incolla, disattivazione che entra in funzione SOLO per quel che riguarda determinati ambiti.
Server che offrono ai propri utenti un servizio di denuncia dei plagi, in tempo reale, per limitare i danni ed organizzati, al loro interno, per accogliere e rendere giustizia, IN TEMPO REALE, alle denunce degli utenti anche di altri server, dei plagi o degli abusi in corso.
STO ANCORA ASPETTANDO LA RISPOSTA DEL SERVER DI IDLOS, CHE DOVREBBE PRENDER ATTO DELLE MIE ISTANZE FACENDO LE VECI DEL SUO UTENTE.
Certo, tutto questo potrebbe arginare, scoraggiare, rendere il plagio meno facile ma se non subentra l'acquisizione di una nuova cultura SIAMO COMUNQUE FREGATI.
Sensibilizzare significa essere consapevoli noi, per primi, e rendere anche gli altri.
Quanti, in prima persona, sono disposti a rendere edotti se stessi ed estendere la propria conoscenza agli altri?
Una giornata contro il plagio, però, non sarebbe male come idea.
Un bacio, Lucy
Buona giornata
Marilena
Grazie Doriana, del sostegno e della stima.
RispondiEliminaPer il problema plagio non ci sono, purtroppo, molte strategie da mettere in campo.
Ora che mi è passata "l'incazzatura aggressiva" sto nella fase "dell'incazzatura dinamica", quella in cui devo reagire e scuotermi dal senso d'impotenza che si è abbattuto su di me dopo aver capito che non ci sono appigli veri a cui aggrapparsi.
Querela e denuncia alla polizia postale.......rimane solo questo.
Un ulteriore aggravio di lavoro per questi qui che sono, invece, alla prese con problemi gravi quali ad esempio la pedofilia in rete.
Come ho tempo scrivo un piccolo resoconto di ciò che ho trovato in rete riguardo il plagio.
Ad un professionista hanno copiato, di sana pianta, il suo sito, o quel ragazzo che ha trovato una parte del suo blog di musica clonato come sottosezione di un altro blog, sempre di musica!
Ma cosa te ne fai di un sito clonato?????????????
Un bacio, Doriana, e grazie ancora per tutto
Un bacio
Marilena
IL DIRITTO DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE è quanto di più democratico possa esistere, Lò, molto più del DIRITTO D'AUTORE così come lo intendiamo, noi espressione della SIAE.
RispondiEliminaSono rimasta conquistata dai COPYLEFT
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
Il copyleft altro non è che una modalità di esercizio del diritto d'autore che sfrutta i principi di base del diritto d'autore non per controllare la circolazione dell'opera bensì per stabilire un modello virtuoso di circolazione dell'opera, che si contrappone al modello detto proprietario. Il copyleft non potrebbe dunque esistere al di fuori del complesso delle norme sul diritto d'autore.
E' una democrazia grande che tende a proteggere non solo i diritti dell'autore ma anche chi dell'opera ne usufruisce, attraverso concessioni chiare e scritte, da parte dell'autore, questo anche per prevenire i "PLAGI INVOLONTARI", che pur possono avvenire: inesperti alle prime armi, utenti molto giovani......analfabeti (scherzo!)
L'idea del blog è interessante e volentieri ci collaboro: sarebbe interessante renderlo aperto alle esperienze di chi ha subito il plagio e dei tentativi per averne giustizia, oppure alle proposte o alle strategie (ce ne sono?)che potrebbero essere messe in campo per scoraggiare il plagio.
Idea davvero interessante, Lò, che fin d'ora appoggio
Un bacio
Mari