Ma non recrimino per ciò che non ho avuto.
Poichè tante cose nella vita sono destinate a non accadere.
Solo la delusione di non aver potuto sperimentare tutta quella vasta gamma di sensazioni che l'amore pare sempre comporti.
Quei turbamenti, analizzati e studiati, nei comportamenti dei miei partner.
La cui infinita e sconosciuta varietà toccava loro, e non me.
Io potevo solo constatarne l'intensità e di quanto ancora potessi esasperarli.
E spingermi oltre.
Per creare dipendenza assoluta al collare.
Ed alla mia voce.
E' stupefacente quanto dolore si riesca a sopportare se questo reca le stigmate dell'amore.
Agognare l'inferno per trovare il paradiso.
Non volersene staccare.
"Conficca, se ti diletta, amor mio, ancora più profondamente le tue unghie nella mia carne.
E nella mia anima. Dilaniami.Fai pur di me ciò che vuoi.Ma ti supllico, non lasciarmi!"
Concessione di un diritto illimitato.
Ed assoluto.
Ma il dono incondizionato di se stessi snatura il diritto di possesso.
Che è conquista di corpo e di anima.
Assoggettamento della volontà.
Il diritto di possesso rifiuta complici rese.
Non è un dono.
Né contempla l'amore.
E' un duro collare.
Ed una corta catena.
Ciao Marilena,è tipo la storia di un amantide religiosa,no mi sono spinto troppo oltre,ma la sensazione era questa.
RispondiElimina(Agognare l'inferno per trovare il paradiso.
Non volersene staccare)bella frase,di grande significato,
Bellissimo post.
Bello il finale,che lascia aperto tutto un mondo.
Buon fine settimana Marilena.
Un bacio.
Come sempre rendi magnificamente vivo ciò che descrivi, da sentire sulla pelle quel collare dalla corta catena. Anzi nel mio caso sulla pelliccia, ed io sono una gatta randagia e libera che non sopporta collari e catene. MIAO
RispondiEliminaDa creatura che non vuole perdere la sua identità non posso prevedere neppure un'incondizionato assoggetamento volontario, da cinefila so che le storie " malate " sono sempre affascinanti, le ossessioni intriganti.
Un abbraccio avvolgente, ma mai soffocante, dalla tua amica gatta che girovagando passa sempre volentieri a prendere un po' di calduccio vicino al tuo fuoco, da cui si sprigionano strani profumi arcani da un pentolone di rame tutto cesellato. Ffrrrrrrr
No Massimo, non ti sei spinto troppo oltre.
RispondiEliminaE' la storia di una dominatrice.
Un'affascinante, cattiva signora.
Esistono angeli che fanno agognare l'inferno, come il più dolce dei paradisi.
La mia cattiva signora è uno di questi.
Un angelo buio.
Un bacio notturno, per una notte luminosa
Marilena
E' vero, Lucy, le storie "malate" (bellissimo questo termine) sono le più affascinanti.
RispondiEliminaLe più intriganti.
Ed io nutro una vera passione per le cattive ragazze.
Soprattutto in questo periodo.
Una rivalsa sulla vita reale.
Uno spurgo esistenziale.
Ricambio il calore del tuo abbraccio
Marilena
P.S. - Nel calderone sperimento una ricetta di Lucrezia Borgia a base di funghi epatotossici:
Boletus Purpureus e Boletus Satanas.
C'è un profumino......
Ah un nomignolo che è tutto un programnma .....
RispondiEliminami sa che devo stare accorta quando mi raggomitolo nel tuo antro miao miao maio
Nel mio antro, Fel, l'ospitalità è sacra.
RispondiEliminaNon corri alcun pericolo.
E' fuori che avvengono i casini!
Buona domenica, Lucy-Fer :)
Marilena
Non ne dubitavo streghe e gatti sono un binomio. Ogni tanto perdo o aggiungo lettere a casaccio non fare caso, mi perdo ma poi mi ritrovo. Ri-miaoooooooo
RispondiEliminaPerdersi e ritrovarsi è segno di grande intelligenza.
RispondiEliminaE di un buon senso dell'orientamento.
Le parole scritte di getto sono quelle più vere.
Quelle non mediate.
Studiate. Abbellite.
Gli errori grammaticali ne costituiscono un ulteriore pregio.
Un marchio di autenticità..
La perfezione è alquanto noiosa.
E prevedibile.
I tuoi commenti, al contrario, non lo sono mai.
Marilena
Amore è una parola complessa, che parte da una carezza all'esasperazione di una "catena"!
RispondiEliminaAmore semplice e puro è donarsi "gratuitamente", senza chiedere, senza un perchè, solo sensazioni ed emozioni e desiderio di "fondersi" in un solo essere!
Non è amore se chiedi all'altro "Mi ami?" e ti rispondere "Sì".
Amore è il "ti amo" spontaneo detto in un banale momento quotidiano, momento inaspettato.
Ma il diritto di possesso in nome dell'amore non spetta a nessuno.
Io ti amo perchè sono libera di amarti, ma mai e poi mai sarò completamente e mentalmente assoggettata dal mio e dal tuo amore!
Se due amanti bevono contemporaneamente alla stessa fontana, non riusciranno mai a dissetarsi!
E' l'accettazione di essere se stessi!
MADAME BOVARY.(tua sorella Elisena)
Ma il diritto di possesso in nome dell'amore non spetta a nessuno.
RispondiElimina"Io ti amo perchè sono libera di amarti, ma mai e poi mai sarò completamente e mentalmente assoggettata dal mio e dal tuo amore!
Se due amanti bevono contemporaneamente alla stessa fontana, non riusciranno mai a dissetarsi!
E' l'accettazione di essere se stessi!"
Giustissimo, Eli, ciò che tu scrivi in riferimento all'amore.
Ma tu parli dell'amore, inteso come sentimento, come necessità vitale di donarsi all'altro, non per possedere, o essere posseduti, ma per fondersi in un solo essere.
L'amore, non esige possesso.
L'amore ti accetta per quello che sei.
L'amore è tutto questo.
Ma non di amore parla la protagonista di questo racconto. Che pur premette di non essere mai stata toccata da questo sentimento.
"Il diritto di possesso" a cui lei fa riferimento non è in nome dell'amore.
Aspira solo alla dimensione sessuale del possesso. E' una dominatrice.
In questo racconto l'amore è fuori contesto.
Ne è consapevole la protagonista che tutto, lucidamente rapporta, alla mera evidenza della realtà.
Con onesta freddezza analitica.
Un bacio, sorella strega "rouge"
Marilena
"L'emozione dell'amore è quella che non ho mai provato.
RispondiEliminaMa non recrimino per ciò che non ho avuto.
Poichè tante cose nella vita sono destinate a non accadere".
Emma Bovary assoggettò tanti uomini per noia.
Se le buone ragazze vanno in "paradiso", le cattive ragazze vanno ovunque!
Anche nel non amre è "nascosta" un'emozione!
Ciao.
P.S.: E Fammi spazio nell'antro, sono inciampata di nuovo nelle catene!
Baci con le chiavi (per aprire quelle manette).
Anche nel non amare è "nascosta" un'emozione!
RispondiEliminaGiusta sottolineatura, saggissima strega "rouge".
Le emozioni, in effetti, non appartengo solo a determinati sentimenti.
O particolari stati d'animo.
Sono come sciami di farfalle che giungono improvvise.
Spesso, impreviste.
Sono sensazioni puntute e variegate che nascono dentro.
In qualche luogo misterioso del nostro essere.
E ci fanno sentire vivi.
Ci sconvolgono.
Ci illuminano.
Ci sommergono.
Emozioni luminose.
Emozioni buie.
Sensazioni, comunque, che parlano a noi di noi.
Marilena
P.S. - Le catene, nel mio antro, servono a tener prigioniere le emozioni più vivide.
E quelle più insolite.
Prima o poi ti farò un incantesimo, affinchè ciò che tieni rinchiuso in quell'antro, possa godere e vivere alla luce del sole!
RispondiEliminaLe persone come te non devono avere nè catene nè antri, e le emozioni più insolite sono quelle che solo le streghe vere possono generare!
'notte 'notte! Stanotte dormo nell'antro. Ieri ho rischiato di fare la fine di Giovanna D'Arco.
La moglie di un pompiere: Elisena!
No, no, nessun incantesimo per favore, alla luce del sole si polverizzerebbe tutto!
RispondiEliminaQui è tutto fragile come millenaria pergamena, che è sufficente un raggio di luce a dissolvere.
Ma accomodati pure, il mio antro è messo in sicurezza.
Modernissimi estintori e potenti pompe per fronteggiare gli incnedi.
Puoi dormire sonni tranquillissimi :D
Serena notte
Marilena