Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 13 ottobre 2012

Io sono un istrione


 Io sono un istrione
ma la genialità è nata insieme a me
Nel teatro che vuoi
dove un altro cadrà io mi surclasserò.
Io sono un istrione
ma la teatralità scorre dentro di me
Quattro tavole in croce
e qualche spettatore
chi sono lo vedrai



IO SONO UN ISTRIONE
Raccontare della mia vita in Blogosphere è essenzialmente parlare dell'Antro e delle stravaganti peculiarità, peraltro assolutamente innocue, del suo ecosistema.
Raccontare della mia vita in Blogosphere è anche raccontare la storia della mia emancipazione.
Quando sono giunta in questi luoghi stavo fuggendo da un nemico insidioso qual' è la depressione, cercavo  un rifugio dove rintanarmi per curarmi le ferite e poter coltivare la mia disperazione.
Gli scarni promontori di Blogosphere si sono rivelati la location ideale per la rappresentazione del mio malessere esistenziale perchè, esattamente come allora, permango dell'idea che il dramma, per esser vero agli occhi del mondo, ha bisogno della testimonianza di un pubblico.
Va in scena il dolore: questo era il titolo di quella mia opera prima, dove è già insita  l'esplicita, accorata richiesta di una partecipazione non soltanto emotiva, ma attiva e solidale degli spettatori.
Ma in realtà nulla di tutto questo è avvenuto, e l'empatia si è esaurita nell'attimo stesso in cui si scopriva la storia narrare una trama piuttosto comune, e per di più scevra di morbosità quanto di fasullo sentimentalismo, ingredienti questi che hanno da sempre il potere di calamitare critica e pubblico.

 CRITICA:
"Sul palcoscenico, dunque, si rappresenta una storia come tante e nemmeno troppo ben narrata dal momento che la protagonista spesso si astrae,  risulta fuori sincrono col personaggio, non appare credibile nella sua interpretazione quando troppo scarmigliata invade la scena oppure si defila come ombra sullo sfondo, tant'è che le sue battute, avare di voce, giungono inudibili agli spettatori della prima fila. Così questa pièce, che non avrà mai un remake, è solo una parodia dilettantesca, una mal riuscita imitazione di quel Living Theatre che quando non è un inganno è sempre un azzardo"

Dissolvenza.
Cambio di scena.
Un testo nuovo.

Ma l'attrice sono sempre io.
Nel corso degli anni ho imparato a recitare, ho acquisito padronanza della scena, disinibita e disinvolta, attenta a cogliere gli umori del pubblico ma, a differenza dagli esordi, oggi liberamente decido se infischiarmene o benevolmente assecondarli.
Regina dell'improvvisazione, non ho intere pagine da mandare a memoria, nessun copione a cui mantenermi fedele, se non questo che io stessa scrivo sul momento, in piena libertà ed in tempo reale.
Marilena


5 commenti:

  1. Nello stesso tempo in cui io ti leggo!
    Un bacio sorella a te e a tutte le creature dell'antro che oggi come ieri coabitano con te in questo blog che tra tempeste e sole, estati ed inverni ha dato voce alla tua essenza!

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    1. Grazie Eli per questo commento bellissimo.
      Io e tutto il variegato caravanserraglio dell'antro, infinitamente apprezziamo.
      Tempeste e sole, estati ed inverni......
      Un baciotto sorellesco
      TVB

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  2. Amaranta Aznavour è sublime ! ed è un periodo che mi sono immersa totalmente nelle sue canzoni, che sanno di piccole storie e grandi emozioni, e che lui rende vibranti da grande istrione. Lo amo . E Amo la mia amica Escura che sonda le profondità del suo essere , narrando mille fiabe, riuscendo a riemergere da se, e trasformarsi un una nuova Marilena che non dimentica quella passata che l'ha generata. Perchè come una istrionica attrice può raccontare qualsiasi invenzione, ma credendoci interamente saparà farla diventare verità e renderla reale anche per noi:
    "Con il mio viso ben truccato
    con la maschera che ho
    sono enfatico e discreto
    versi e prosa Vi dirò.
    Con tenerezza o con furore
    e mentre agli altri mentirò
    fino a che sembri verità
    fino a che io ci crederò."

    Con amorevoli miagoliiiiiiiiiiii

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    1. Ehilà Lucy, stregatta zenese, hai citato gli ultimi versi di questo meraviglioso brano, quelli che più trovo coinvolgenti e veri.

      "Con tenerezza o con furore
      e mentre agli altri mentirò
      fino a che sembri verità
      fino a che io ci crederò."

      ......fino a che io ci crederò
      perchè un bravo attore deve credere al suo personaggio così come un bravo scrittore deve credere alla storia che racconta.
      Perchè la vita, infondo, è un racconto ed una interpretazione.

      ......e, per ringraziarti di questo tuo commento, dal bordo del paloscenico deferente m'inchino .)))))

      Un bacio, stregatta amicissima di Zena
      TVB

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