Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 16 febbraio 2008

Una sensazione

Se ne stava arrotolata nell'antro dell' intestino la grossa tenia cieca nutrendosi del mio cibo, del mio ossigeno e delle mie energie, in attesa di una impossibile via di fuga attraverso il mio condotto respiratorio. La sentivo, lenta e viscida, risalire indomita lungo le pareti lisce del tubo della gola per poi fermarsi, intrappolata in qualche strettura, e tagliarmi il respiro col suo nauseante fetore.
Folle di terrore non riuscivo a vomitarla, e così, mentre annaspavo boccheggiando alla ricerca di aria, la tenia si lasciava di nuovo mollemente scivolare nell'anfratto intestinale riavvolgendosi nelle sue spire, in attesa: avrebbe continuato a nutrirsi del mio cibo, del mio ossigeno, delle mie energie ma soprattutto della mia paura.
Marilena

2 commenti:

  1. Non permettere a nessuno di nutrirsi delle tue energie nè della tua paura...affrontala allo specchio e falla uscire...e goditi la sensazione della libertà...un abbraccio forte,
    con affetto
    Altraepoca

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  2. In questo post ho cercato di rendere "visivo" quello che può essere un'attacco di panico, uno dei tanti sintomi della depressione.
    Le parole rendono comunque ben poco nei confronti di quella realtà che ti fà sentire disperatamente, perdutamente solo nella prigione di te stesso
    Per te un abbraccio forte

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