Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 23 febbraio 2014

Martina

Sono molto irrequieta quando mi legano allo spazio
Alda Merini


Martina, oggi, s'è vestita a festa ed agghindata i capelli con nastri e stramberie di fiori, cosicché un  passero ha  nidificato nell'abbondanza dei suoi riccioli, mentre una farfalla si è smarrita nel loro arruffato intrico.
Così si ammira nel riflesso della finestra e si trova bella.
Belli i suoi occhi eternamente assonnati, con le palpebre pesanti come ombrelli sporgenti a schermare la luce; belle le sue labbra color di geranio, sgargianti come balconi fioriti in un autunno tardivo; belle le sue dita nude, e le sue mani sempre un po tremanti che paiono dirigere una invisibile orchestra; bella la sua voce che si dispiega limpida, seppur incerta sulle parole, come quella di una bambina.
Canta, Martina, guardandosi nel suo pezzo di vetro, riquadro di una finestra sbarrata, dalla quale scruta la linea diurna dell'orizzonte, quel tratto netto che separa il cielo dalla terra e dal mare, i vivi dai  morti, le ossessioni dalle certezze.
Ride, Martina, con la sua bocca avara di denti, mentre guarda quell'orizzonte metafisico, così reale nella sua memoria e così lontano da quella sua finestra.

10 commenti:

  1. Pubblicato il 28/12/2011 con l'etichetta RITRATTI

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  2. L'idea di spazio, io penso, è preconcetta e limitata anch'essa; meglio, forse, un andare cercando il mai si trova, dimenticando il sé in un mai trovando, ammucchiando accadere

    Un abbraccio

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    1. E' una vita,Andres, che esploro i mondi paralleli, ma con scarso successo direi, se mi ritrovo sempre al punto da cui son partita.
      A volte fuggita.
      Un'esplorazione circolare e definita, e l'aria in pillole.


      Secondo gli astronomi moderni, lo spazio è finito. Un pensiero confortante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose.
      (Woody Allen, Effetti collaterali, 1980)

      E con questa battuta del grande Woody, ricambio l'abbraccio
      Grazie, Andres :)

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  3. Prova a lasciare a casa la te stessa: quella che, se la porti, è la nemica

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    1. Siamo un tutt'uno, Andres, indivisibili. Capita, però, che per periodi più o meno lunghi ci prendiamo una pausa dalla nostra vicendevole frequentazione, una pausa salvifica per entrambe anche per la nemica che, credimi, è stremata quanto l'altra me stessa al termine del confronto
      Tragicamente abbiamo in comune gli organi vitali e se vado in apnea è la mia nemica che mi respira in bocca per ridarmi fiato.
      Il mondo, Andres, non è così popolato come pare essere, per questo mi rifugio nei mondi paralleli.
      Grazie per la tua solidale condivisione, Andres :)

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  4. mi hai fatto venir voglia di andare al gianicolo, prendere una manciata di paesaggio e portarlo di nascosto sul davanzale di Martina. magari con qualche pezzo può agghindare ancora la chioma, magari gli fa piacere, magari preferisce le caramelle al miele.

    buon inizio settimana, ed è anche una bella giornata.

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    1. Martina amerebbe quello stralcio di paesaggio rubato dall'alto del Gianicolo da cui, superbamente, si vede tutta Roma.
      Lo esplorerebbe come un sogno fantastico, un mondo nuovo e fiabesco, dove lei s'avventurerebbe a passo di danza e con la gioia incosciente di una bambina.

      Buon inizio anche a te, endi, e che il sole continui a scaldarci :))))

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  5. "L'anima precorre tempo e spazio, e non è come l'occhio, che crede cominci il cielo dove comincia l'orizzonte.(Ambrogio Bazzero)

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    1. .....e se poi c'è un pizzico di follia, ad allargar gli orizzonti, lo spazio è ancor più infinito.

      Grazie, Giò :))))

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  6. meno male che abbiamo moltitudini di spazio almeno nella nostra mente ....

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