Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 31 maggio 2012

L'addestratore di cavallucci marini (cap 4)

L'articolo sarebbe stato pubblicato il giorno stesso dell'anteprima di Los Angeles, con la rivelazione dettagliata dei congegni ingegneristici di cui Mr Wolf abilmente s'avvaleva per propagandare, attraverso l'illusionismo e la prestidigitazione, le sue fantascientifiche millanterie.
Questo era ciò che si prefiggeva Osmond Cox, ben deciso a resistere in quell'assedio solitario, eroicamente pronto, all'occorenza, ad immolarsi sull'altare della verità e dell'informazione, spinto dal fanatismo intellettuale ma, ancor di più, da una smodata ambizione personale.
Osmond Cox era uno scalatore ardito, e a quanto pare, non solo di sequoie.

E proprio dal folto dei rami della sequoia, dove s'era appollaiato armato di taccuino e binocolo, Cox poteva godere di un'ampia veduta, seppur parziale, dell' area dove s'ergeva l'immenso tendone del "Great Sea Circus" e spaziare fino all'accampamento dei carri e della tendopoli, dove alloggiavano le squadre dei tecnici e dei manovali, impegnati nei minuziosi controlli e nella messa a punto dei diabolici congegni di cui Mr Wolf si sarebbe servito.
Ovviamente non poteva spiare ciò che accadeva all'interno del tendone (avrebbe comunque studiato il modo di penetrarvi notte tempo) ma da quel punto privilegiato poteva vedere e prendere nota di tutti i macchinari trasportati sotto il tendone bianco e azzurro, dove Mr Wolf, in persona, ne verificava lo stato e stabiliva test e messe a punto, mentre l'Ulisse, armato di carabina, vigilava affinché nessun estraneo s'intrufolasse all'interno.

Ma non era soltanto fermento organizzativo quello che Osmond Cox andava spiando, ma anche momenti di vita intima che ben avrebbero dovuto rimanere privati, come l'accesa discussione fra il colonnello Dixon e sua figlia. Diverbio di cui, tra l'altro, non aveva captato le parole ma, come spettatore di un film muto, aveva cercato d'intuire un possibile dialogo attraverso la mimica dei gesti.
Di certo il colonnello era visibilmente in collera, ma la ragazza, però, sembrava tenergli testa.

E così, infatti, una discussione alquanto animata s'era accesa fra padre e figlia quando, con toni aspri, il colonnello aveva rimproverato Ketty di trascurare i suoi esercizi e passare troppo tempo in compagnia di Miss Pure, ricordandole come la vita di un'artista fosse incentrata essenzialmente sulla disciplina e l'autocontrollo, e che trovava riprovevole, oltreché pericolosa, questa sua infatuazione per una donna effimera come quella, motivo per cui sarebbe dovuta tornare ad alloggiare, da quel giorno stesso e fino alla partenza, insieme a tutti gli altri, nell'accampamento del circo.
Allora, Ketty, tra le lacrime urlò il suo disgusto per il circo, per le vasche marine, per i congegni illusionistici, per Shadow ed infine anche per lui che, ignorando le sue esigenze, la costringeva ad inseguire un sogno che non era il suo.
Era stanca di vivere in un imbuto, sognava la terraferma, i confini di una proprietà, la routine di una vita oscura l'abbagliava mille volte di più che la prospettiva della fama, degli applausi e della leggenda a cui suo padre, fin dalla nascita, l'aveva votata.
Per tutta risposta il colonnello l'aveva schiaffeggiata.

Dall'alto della sua postazione, Osmond Cox, li aveva visti fronteggiarsi ancora per un breve momento, poi Ketty, oltraggiata da quello schiaffo, era fuggita via urlando il suo rancore.

Il colonnello, invece, era rimasto impietrito a fissare la mano da cui era partito il ceffone.

2 commenti:

  1. Un epopea questo circo acquatico. Vediamo se lo spettacolo riuscirà a essere rappresentato. in attesa miaooooooooo miciastra

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    1. ......e alla fine, Lucy, mi perdo tra i meandri della storia, ed arrivano personaggi inatessi, come questo Osmond Cox, che non era contemplato nel cast, ma che vi si è intrufolato ed ora, ecco, sto qui a versare fiumi d'inchiostro a suo riguardo......

      Si, si, lo spettacolo si farà, dovessi io stessa prendere il posto di Ketty nella vasca della sirena!

      Un bacio

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