Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 7 aprile 2011

Testimonianza



L'Imperatrice Camilla mi fa notare che gli argomenti di cui maggiormente ho trattato vertono sul sesso e sulla morte.
Lei li definisce "gli estremi"
Gli estremi a cosa? le chiedo
All'amore, a cui riservi così poco spazio nei tuoi scritti.
Ho riletto allora le pagine più vecchie del mio diario e poi, a caso, quelle più recenti.
Tranne qualche dedica non c'è molto dell'argomento amore cosi come lo concepisce l'Imperatrice.
Rifletto che parlare d'amore semplicemente m'annoia.
Non è che sia insensibile o, per originalità di una mia immagine contro corrente, io ne parli in questi termini, no, sinceramente è che il sesso e la morte offrono ben altri spunti, molto più immaginifici, che il tema amore.
Il lato scuro della mente e dell'animo: è questo che mi attrae.
E la chiarezza di se stessi.
Se non avessi reso pubblico il mio diario avrei potuto esprimermi con più franchezza senza  ferire o adombrare chi mi conosce, lo avrei fatto con i termini crudi e definitivi che la verità esige, senza costringermi alla ricerca disperata della frase soft.
Essere condizionati è un limite per chi si picca di voler scrivere.
E poi  manco dell'esperienza del mondo esterno.
Prima di essere una scrittrice bisognerebbe essere una sperimentatrice.

"Sono convinta che se non fossi una scrittrice, se non fossi una creatrice, se non fossi una sperimentatrice, avrei potuto essere una moglie molto fedele. Do un enorme valore alla fedeltà. Ma il mio temperamento appartiene alla scrittrice, non alla donna. Una separazione del genere potrebbe essere infantile, ma è possibile. Sottraete l'intensività eccessiva, il ribollire delle idee, e avrete una donna che ama la perfezione. E la fedeltà è una delle più grandi perfezioni. Ora mi sembra stupida e poco intelligente perché ho in mente progetti più grossi. La perfezione è statica, e io sono in continuo mutamento. La moglie fedele è solo una fase, un momento, una metamorfosi, una condizione."
(Anais Nin - Henry $ June)


Ma i tradimenti di Anais, alla fine, non sono mai meschini, o semplici sperimentazioni, è fedele alla donna che ha il coraggio di vivere fino in fondo, ed alla esigenza creativa della scrittrice che può così raccontare il dentro, ed il fuori, delle sue emozioni.
Io, al contrario, sono stata, e sono, una donna assolutamente fedele.
Mi sono preoccupata d'amare anche svendendomi.
Ho sempre pensato che non fossi abbastanza bella, brava, intelligente, rappresentativa, per poter aspirare ad un ruolo diverso da quello in ombra della moglie.
E fedele, per giunta.
Ma tradita alla prima vera occasione.
E messa da parte senza troppi problemi.
La mia preoccupazione, fin dall'infanzia, è stata quella di avere certezze materiali ed affettive di cui sentivo carenza e necessità.
Protezioni, soprattutto.
Col matrimonio ho issato una torre nella quale mi sono volontariamente rinchiusa per sentirmi al sicuro da quel mondo esterno dal quale sentivo respingermi.
Ho vissuto gran parte della mia vita in quella fortezza, ma è stata una mia scelta di cui non incolpo nessuno.
Scelta egoista la mia, e per giunta, castrante.
Mi sono sempre lucidamente analizzata e quello che ne esce fuori è il ritratto di una donna pavida, insicura, dipendente, pronta a negare la propria esistenza a favore di una sicurezza affettiva e materiale e, seppur oggi non è più così, continuo a fare i conti con l'esterno che pone limiti e tenta di prevaricarmi (ed io non sempre riesco a non lasciarmi sottomettere), nelle mie più recenti acquisizioni.
Sperimentatrice, però, lo sono sempre stata.
Fin da quando ho imparato a leggere e a scrivere, ho letto e scritto.
E sperimentato, sia pure a livello mentale.
All'inizio erano le storie ed i racconti della nonna paterna che io rielaboravo e riscrivevo nella mia fantasia.
Poi è stato il periodo romantico dell'adolescenza, un misto tra un fotoromanzo e Love Story.
Allora non conoscevo ancora il valore dei finali aperti: la storia si concludeva sempre o con la morte di uno dei due protagonisti, o con le nozze o la fuga d'amore.
Ed ecco che elaboravo notti ardenti, seppure abbastanza confuse, data la mia nulla esperienza in materia di sesso, supportata, però, dalla lettura strampalata e personalizzata del Decamerone che ho letto giovanissima, non si sa come rifilato ai miei da un venditore d'enciclopedie, insieme ai Capricci di Francisco Goya, un Atlante Geografico ed un Dizionario Zanichelli.
Anarchia di libri e nessuna censura: devo ammettere di aver avuto molta libertà in merito se, come ricorda mia sorella, papà mi regalò, quando ero adolescente, un libro dalla copertina blu che titolava "Tutto quello che dovreste sapere sul sesso".
Famiglia atea, la mia, con mio padre anticlericale e comunista convinto, carattere schivo di uomo timido ma assolutamente coerente e mai prevaricatore, di sicuro non un ipocrita.
I suoi insegnamenti, dati dall'esempio della sua vita, sono stati improntati alla rettitudine, all'onestà e all'etica.
E alla fedeltà.
Il dono di quel libro rappresentava un'apertura mentale, una modernità d'idee, se facciamo riferimento a quegli anni, una comunicazione che a parole, forse, per un introverso come lui sarebbe stata impossibile con una figlia femmina, ma un compito che non ha evitato ma ha cercato, comunque, in quel modo di adempiere, cosciente com'era che mia madre non avrebbe potuto farlo dal momento che era molto pudica ed ignorante, non nel senso dispregiativo del termine, ma di chi non conosce l'argomento e ne fa tabù.
La meravigliosa anarchia delle mie letture, i racconti di mia nonna, le storie dark di mia madre (eh si, se dovessi configurare mia madre è così che la definirei) cimiteri, fantasmi, favole lugubri, i suoi discorsi sulla morte e le sue minacce di suicidio, le sue emicranie e la stanza completamente buia dove si rifugiava, ed in contrapposizione la simpatia e la solarità che emanava verso l'esterno.
Tutte le mie maestre e le persone l'adoravano, mentre io, invece, sono rimasta abbacinata da quel suo lato oscuro, affascinante e doloroso, di un carattere nevrastenico e depresso ed ulteriormente sfinito dai troppi figli, dai pochi soldi e dalle continue difficoltà della vita.

Il sesso e la morte sono gli estremi.
L'amore è una ricerca ed un rinnovamento continuo.
La fedeltà è una virtù ma anche un intralcio.
La scrittrice è una sperimentatrice.
La sperimentazione creativa non ha un modello di riferimento. 
Marilena

12 commenti:

  1. Merci de l'encouragement, Antoine :)
    Marlene

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  2. Io ti conosco da sempre e posso affermare che ciò che hai scritto è più d'una veritiera confessione sulla realtà della nostra vita e della tua in special modo!
    Credo che d'onesta e fedeltà, in casa nostra, regna lo stemma, come altrettanto regna quello della libertà d'espressione, del confronto, dell'assoluta lealtà nel dirsi le cose sempre prescindere a peli sulla lingua.
    Concordo con Giardy....continua ad essere quello che la natura t'ha incarnato, chiamalo lato oscuro, chiamalo introversione, insomma chiamalo come ti pare ma continua, continua ad estarnare attraverso il tuo diario a scrivere come ti senti....l'interpretazione sarà problema di chi legge o di chi vorrà leggere vedendoci cose che non intaccano la tua onestà di donna, madre, amnte e lavoratrice!
    Un bacio da colei che ha letto i tuoi stessi lebri, che ha avuto i tuoi stessi genitori che ti ha voluto e ti vorrà x sempre bene!
    Elisena

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  3. Testimoniaza d'amore, questo tuo commento Eli, di cui conosco la profondità e la verità che non nasce solo dall'aver condiviso un lunghissimo pezzo di vita in uno spazio esiguo, gomito a gomito anche quando si voleva pur star da soli, ma è un marchio impresso dentro che ci rende assolutamente simili per aver respirato la stessa aria, goduto delle stesse gioie e sofferto degli stessi dolori.
    Questo tuo commento è una bellissima testimonianza di amore e di stima e di conoscenza profonda.
    Un ulteriore condivisione che rafforza il nostro legame che non sempre stato facile ma assolutamente sempre sincero.
    TVB
    Marilena

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  4. Grazie davvero Matteo, sono io che ho trascurato molto, invece, i blog amici.
    Di questo mi scuso con te e con tutti gli altri.
    Un bacio grande
    Marilena

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  5. Amaranta una bellissima lettera liberatoria, di sè e di ciò che muove un'artista concepire la sua arte. Condivido e Credo che l'ispirazione non abbia maestri, non c'è sperimentatrice migliore della nostra fantasia.
    Un abbraccio nostra meravigliosa Escura.

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  6. Liberatoria, Luce, è assolutamente vero.
    Quello che sono e quello che appaio e quello, ancora, che aspiro ad essere.
    Romanzare la propria vita è facile, il difficile è viverla.
    Non sto parlando di verità, Luce, perchè la verità è anche nel romanzo no, sto parlando di qualcosa di più grande: dell'essenza personale.
    Di quello che si è davvero o si pensa di essere, un confronto diretto col mondo, anche una sfida, se occorre.
    Per scrivere davvero bisognerebbe essere al di sopra di se stessi, e non necessariamente scindere, come dice Anais, la donna e la scrittrice.
    Un bacio, Luce, e grazie sempre per la tua amicizia
    Un bacio
    Escura

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  7. sperimentare è vivere, vivere intensamente, non cedere alla comodità di unaita soltanto...bellissimo post. baci ady

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  8. Sperimentare è come compiere un viaggio introspettivo per cercare di capire di noi molto più di quanto nella realtà appariamo.
    Apparire non significa sempre essere e, così, quasi mai quello che vediamo, anzi, crediamo di vedere, corrisponde a ciò che davvero è.
    Il mio viaggio introspettivo mi stava portando al suicidio, poi è apparsa Blogosphere......e da qui riprende la mia storia.
    Un bacio, Ady
    A presto
    Marilena

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  9. Ciao,
    mi chiamo Joe Lake, sono una scrittrice, una accanita lettrice e un'amante del magico,delle stranezze, dell'alternativo. I tuo blog mi ha interessato subito e ti informo che ti ho assegnato il premio LIEBSTERBLOG, un premio che va ai migliori blogs, per riceverlo vieni nel mi blog e leggi come fare, poche semplici regole, tutto è gratuito, niente di compromettente o impegnativo, solo un modo per segnalare ad altri i blogs più degni di visibilità.
    Congratulazioni
    Joe

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  10. Innanzitutto, Joe, benvenuta nel mio blog :)
    Ti ringrazio infinitamente per i complimenti ai miei scritti e per l'assegnazione del premio, per cui mi sento orgoliosa.
    Lo ritirerò volentieri però vorrei dirti che non sono propensa a stilare liste di preferenza in quanto seguo molti blog e, per me, sono tutti validi in modo eguale.
    Ricambierò al più presto la visita nel tuo blog confidando in uno scambio re3ciproco e nella tua comprensione per questa mia scelta.
    Un cordialissimo saluto
    A presto, e ancora tante grazie
    Marilena

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