Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 5 aprile 2008

Dov'è l'inganno?

Cos'ha lei che io non ho?
Qual'è il suo incantesimo? Qual è la sua magia?
Stai andando via e non posso fermarti. Mi guardi senza vedermi: sei già con lei.
In paziente attesa, dietro gli occhiali, aspetti da me un gesto o una parola che faciliti il tuo abbandono. Quell'assoluzione che ti aiuterebbe a vivere, senza troppi sensi di colpa, la tua nuova vita, rendendoti meno penoso il distacco da questo nostro passato che per me, invece, ancora continua ad esistere come presente.

- Cos'ha lei che io non ho?
- Che tu non abbia? Niente, semplicemente è successo. Non posso farci nulla. E neppure tu.

Si che puoi fare qualcosa. Disfare quella maledetta valigia che tieni stretta tra le mani come un destino irreversibile. Quella valigia, oggetto concreto della tua decisione inappellabile. Gli ultimi istanti della nostra storia, e l'unico fotogramma che ricorderò sarà il tuo sguardo, impaziente e annoiato, dietro gli occhiali, e le tue mani strette come nodi su quella tua valigia.

- Cos'ha lei che io non ho?
- Basta! Non ho risposte capisci? Non ha nulla che tu non abbia...semplicemente è lei. Cosa dovrei fare? Rimanere qui e continuare a voler lei mentre sono con te? E tu? Tu, così sensibile e attenta, vorresti davvero continuare a vivere con me e il suo fantasma? Ogni mio silenzio, ogni mio attimo di astrazione, costituirebbe inevitabilmente per te un indizio da valutare, analizzare e, alla fine, arriveresti sempre alla stessa conclusione: sta pensando a lei.
- Sono sicura che riuscirei a fartela dimenticare, se solo tu me ne dessi l'opportunità.

Riuscirei a fartela dimenticare ne sono sicura, ma questa ipotesi riesce solo a strapparti un sorriso appena percettibile, eppure così crudele. Non voglio piangere e aumentare la tua impazienza, voglio continuare a parlarti e convincerti...un tempo ti piaceva la mia voce.

- Ti piaceva la mia voce.
- Mi piace sempre la tua voce
- Ma vorresti ascoltare cose che io non riesco a pronunciare. Parole di perdono, di comprensione, forse di amicizia. Ma io non riesco a dirle, capisci? Nemmeno col tempo te le dirò mai. Non sono tua amica. Non lo sarò mai. E nemmeno comprensiva. Come posso essere comprensiva con chi mi sta strappando via l'anima?
- Io...perdonami, non posso fare altrimenti. Rimanere non avrebbe senso. Rispetto per te, per me, per lei.
- Non lo voglio il tuo rispetto. Questa parola, pronunciata da te in questo momento, e con la fretta di andartene, è solo un grosso insulto. Dov'era il tuo rispetto per me mentre mi tradivi con lei?

Dov'era il tuo rispetto per me mentre mi tradivi con un'altra? Ed io dov'ero? Cosa facevo mentre tu te ne stavi innamorando? Non mi sono accorta di nulla...come è possibile? Tu troppo bravo o io troppo distratta? Avrei dovuto percepire almeno la sua ombra o una diversità nella tua presenza.
Dov'è l'inganno?

5 commenti:

  1. Cara Marilena, l'anima ferita fa male, il tradimento della fiducia, dei sogni, delle certezze fa crollare il senso anche della nostra vita, forse perchè ci abbiamo creduto in un'amore, nell'accettazione più vera di noi stesse, dei nostri preziosi sentimenti...sento la tua rabbia ed il tuo dolore, ti abbraccio veramente tanto...con vero affetto
    Altraepoca

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  2. Ciao carissima amica, mi viene da scrivere solo racconti non troppo allegri...
    La fine di una storia, l'abbandono, ci costringono a rimetterci in discussione a volte anche in maniera impietosa e forse eccessiva. Caos totale per un cambiamento definitivo.
    Addio ai progetti e alle certezze comuni, si riparte da se stessi e con tutte le paure di doversi rimettere di nuovo in gioco e magari di non esserne più davvero capaci.
    Rabbia, dolore, rancore......la speranza arriva sempre molto dopo.
    un bacio
    Marilena

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  3. Passavo di qui per portarti il mio caldo abbraccio...riparti da te stessa...con immenso affetto
    Altraepoca

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  4. Racconto scritto con la maestria dei grandi scrittori. Veramente bello, ma bello in cosa? Tutto:
    La tecnica è personalissima, molto bella esteticamente, porta gradevolezza e piacere leggerti anche se i racconti, come contenuti, possono essere un po'........dark(ma è questo anche il bello).
    Hai una bella tecnica espositiva, centri l'obiettivo subito, sei chiara e scorrevole, anche nella complessita di certe frasi, e credimi,penso che questo sia un dono, oltre il fatto che tu sia una donna colta.
    Ma quello che piu' mi piace in questo racconto è questo bellissimo passaggio tra pensieri e dialoghi.
    Terminare un pensiero con una frase e subito questa frase appare nel dialogo seguente,bellissimo, complimenti.
    Se il contenuto è una parte della tua vita ,ritengo che qui passi in secondo piano, se avessi voluto mandare un messaggio lo avresto fatto intitolando in un diario, almeno, lo deduco dalla struttura del tuo blog.
    Quello che conta è che in chi legge rimane uno spaccato di vita che puo essere di una persona qualsiasi,tutti possono avere questa esperienza, una donna che si chiede perchè, se ha sbagliato............ogni donna puo ritrovarsi, puo darsi delle risposte o porsi delle domande..........del resto è lo scopo di un racconto,è lo scopo di uno scrittore,è il tuo scopo.
    Grazie per aver avuto il coraggio e la voglia di scrivere, mantieni sempre questo blog ricco delle tue scritture,ne siamo tutti grati.
    Lorenzo

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  5. Il paradiso puo cominciare anche da questo blog

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