Non scrivo più da tanto tempo, anzi, a dire il vero, cerco perfino di non pensare alla scrittura, condizionata dallo squilibrio umorale, e dall'inquietudine esistenziale, ho trovato una sorta di rifugio nell'amnesia, un reset della mente e dell'anima, un'abiura a me stessa.
Sto lottando contro i miei demoni che ancora ostinati ritornano, ma oggi sono rassegnata alla loro presenza, totalmente disarmata, non impugno più la penna come una spada per ingaggiare duelli per la vittoria, piuttosto medito tregue ed accetto ultimatum.
Dalla mia stretta trincea vivo questa pace a termine con sentimenti contrastanti che forse, ecco, sarebbe meglio morire una sola, e definitiva volta, invece che subire continui, subdoli pestaggi, ed essere graziata in extremis dal nemico solo perché questi possa di nuovo, una volta che io abbia recuperate le forze, tornare a farsi sotto e ricominciare il giochino
Approfittando di una di queste tregue son tornata nel mio antro a constatare i danni causati dall'incuria del tempo e dal mio abbandono, e lo stato di salute dei suoi abitanti, semmai ancora ne fosse rimasto qualcuno.
Mi ha accolto il silenzio delle stanze disabitate e la penombra delle tende chiuse.
...d'altronde, io stessa, quasi mai scrivo storie a lieto fine.
Sto lottando contro i miei demoni che ancora ostinati ritornano, ma oggi sono rassegnata alla loro presenza, totalmente disarmata, non impugno più la penna come una spada per ingaggiare duelli per la vittoria, piuttosto medito tregue ed accetto ultimatum.
Dalla mia stretta trincea vivo questa pace a termine con sentimenti contrastanti che forse, ecco, sarebbe meglio morire una sola, e definitiva volta, invece che subire continui, subdoli pestaggi, ed essere graziata in extremis dal nemico solo perché questi possa di nuovo, una volta che io abbia recuperate le forze, tornare a farsi sotto e ricominciare il giochino
Approfittando di una di queste tregue son tornata nel mio antro a constatare i danni causati dall'incuria del tempo e dal mio abbandono, e lo stato di salute dei suoi abitanti, semmai ancora ne fosse rimasto qualcuno.
Mi ha accolto il silenzio delle stanze disabitate e la penombra delle tende chiuse.
...d'altronde, io stessa, quasi mai scrivo storie a lieto fine.
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le storie a lieto fine sono quelle che si raccontano ai bambini piccoli. e poi sono scontate.
RispondiEliminad'altronde l'antro è così affascinante che un giorno una capatina ce la faccio, mi raccomando non lasciarlo all'incuria del tempo ne tantomeno a quello dei demoni, piccoli capricciosi dei.
un abbraccio mia cara Marilena.
....ed io sarò felice di ospitarti, endi.
EliminaC'è giusto una traiettoria misteriosa nel percorso della metro B, e sconosciuta perfino all'Atac, che sbuca direttamente alla porta del mio antro :)
A volte, però, un lieto fine ci starebbe bene, così, giusto per rompere con la monotonia dei finali irrisolti.
Contraccambio l'abbraccio, endi
A presto :)
.. a volte cerco di stringere forte il pugno da sentir dolore
RispondiEliminama non voglio che scivoli la sabbia tra le dita..
a volte ne sento la mancanza, un sorriso..
un non so che cambia tutto senza perchè..
Bentornata Amaranta ti ringrazio di cuore per la graditissima visita
a presto
Maurizio
Il tuo commento, Maurizio, riflette perfettamente lo spirito con cui ho scritto questo post.
EliminaNon lo so ancora se sono davveo tornata, Maurizio, la cosa che so è che mi dispiace aver perduto l'entusiasmo per la scrittura, questa cosa che sentivo davvero mia al di là del valore letterario: è come aver smarrito la parte più vera, e reale, di me stessa.
Grazie, Maurizio, per questo bellissimo commento.
A presto :)
Si ma qualche storia a lieto fine fa sempre piacere. Scrivete dei racconti così belli.... e lasciate l'amaro in bocca.
RispondiEliminaCiao, Suara :)
EliminaHai assolutamente ragione sulla mancanza del lieto fine: dovrei essere meno autobiografica e più ottimista.
Tenterò.....
Buona giornata, Suara
A presto :)
In realtà è proprio in questi ambienti tetri che si fanno le esperienze più profonde. È difficile non perdersi in questo labirinto.
RispondiEliminaBisogna penetrare il buio per domare la luce.
EliminaBenevenuto nel mio blog, AGO!
Mi aggiravo come uno spettro diafano tra le tenebre di queste pagine, senza osare lasciarvi traccia. Ma ora è stato lasciato un ponte tra i nostri due mondi. Tornerò
EliminaI ponti a questo servono.
RispondiEliminaE tra spettri ci s'intende.
Buon week end, Ago
Alla prox :)
Penetrare il buio per donare luce hai scritto in una risposta, frase splendida, è vera, sembra che non impariamo mai troppo dalla felicità, ma saper trarre il bene dal male è una vetta umana meravigliosa. Personalmente nel tuo antro vi ho trovato non la luce accecante, ma quella tenue a calda del ristoro di un cuore amico.
RispondiElimina..... e questo è già un lieto fine ...
RispondiEliminaCiao Lucetta, bello ritrovarti!
EliminaIn realtà avevo scritto, nella risposta ad AGO, "domare" la luce, ma quel tuo involontario fraintendimento nel leggere, invece, "donare", mi riveste di un'aura luminosissima e positiva.
Di quella luce e di quell'ottimismo di cui ne ho estremamente bisogno.
Un bacio immenso, Lucy :)
E' vero ho letto male, ma forse anche i lapsus davvero dicono la verità ..... e immenso e l'affetto che ci lega cara oltre e il buio e oltre la luce.
RispondiEliminaE' vero, Lucy, che i lapsus spessissimo dicono la verità, così come è vero che l'affetto che ci lega è davvero grande. TBV
EliminaFinalmente! Ripasso domani con calma, non è un buon periodo per me e a quest'ora sono molto stanca.
RispondiEliminaNotte!.Cri
Già passai ieri srera, ma non vedo il commento, probabilmente non l'hai ancora letto.
RispondiEliminaSolo ieri mi sono accorata di questo tuo post e l'ho letto tutto d'un fiato perchè avevo bisogno dei tuoi pensieri: non sono rosei, ma sono veri, inutile nascondersi dietro a un dito. Il lieto fine è raro e questo vale per tutti,
Ciao, non mancare ancora così a lungo.
Un abbraccio.
Cristiana
Grazie, CRi, non sai quanto piacere mi fanno queste tue parole e il sentirti vicina. E' un brutto periodo anche per me, non riesco a venirne fuori, ce la sto mettendo tutta e, consapevole d'aver bisogno di un aiuto , sono tornata dallo psicologo almeno per ristabilire il ritmo del sonno che, utimamente l'insonnia era diventata intollerabile. In più ho avuto un infortunio sul lavor e, per non fami mancare nulla, mi sono bccaa anche l'influenza. Ma sai quello che mi manca davvero, e mi mette a terra, è non riuscire più a scrivere, non avere le energie mentali nè lo sprone fisico per farlo. Rileggo con nostalgia le mie vecchie cose, anche quelle più devastanti, che pure mi hanno aiutato, scrivendole, ad andare avanti e, mi sento impotente, oggi, a non riuscire a riprendere in mano una penna, a fissare un pensiero compiuto, immaginare qualcosa al di fuori di questa realtà che m'opprime. Sono sull'altra sponda di Blogosphere e non so come farci ritorno.
RispondiEliminaUn bacio, Cri, spero di ritrovare quanto prima la rotta che mi manca la mia desolata landa, il mio antro mimetico, ubicato in un punto non rilevabile da alcun satellite.
Un bacio
E grazie :)
Eccomi mia cara. Sono anch'io frastornata in questo periodo e il blog è uno dei pochi passatempo che mi sono rimasti.
RispondiEliminaForse dovrò assentarmi per 3-4 settimane, in dicembre,per cui voglio farti ora gli auguri, non per le solite e inutili Feste, ma perchè tu possa ritrovare la tua serenità e la forza sufficiente per tornare a scrivere.
Un forte abbraccio!
Salutami Elisena per cortesia.
Cristiana
Cristiana, si davvero gentilisssima e prendo questi tuoi auguri di Buon Natale come un auspicio per tutto il resto.
RispondiEliminaContraccambio di cuore, riempiendoti di baci e stringendoti in un caldissimo abbraccio.
Grazie di cuore, sperando di ritrovarci al più presto. Porterò i tuoi auguri anche a quella stregaccia di mia sorella.
Un bacio immenso :)
Addio vecchio e amico blog!
RispondiEliminaCiao .... Elisena la nonna matta
Non è ancor detto!
EliminaBaciotto :)