Quando la storia è finita lui se ne è andato ma il nome è rimasto lì, come un bracciale indelebile, a testimoniare che le passioni svaniscono, ma non un buon tatuaggio.
E Nanà, dopo essersi consumata gli occhi nel pianto, alla fine ha deciso che quel nome lo avrebbe mostrato con l'orgoglio di una ferita di guerra e non come il marchio di un fallimento.
Quanti nomi si possono scrivere sul corpo di una donna?
Quello sarebbe stato solo il primo di una lunga lista.
E lei sarebbe diventata leggenda.
Pubblicato il 28/07/2010 con l'etichetta RITRATTI
RispondiEliminail tuo post mi porta alla mente questa frase tratta dal film Fight Club:
RispondiElimina"non voglio morire senza cicatrici, perciò picchiami, sennò perdo il coraggio"
endi, riporto il tuo commento scritto in questo modo, perchè non so dirti che diavoleria ho combinato ma il tuo commento originale m'è venuto pubblicato sul post di Nanà del 2010 :)
......bella questa frase, a Nanà piacerebbe, perchè molto s'avvicina al senso di quei suoi tatuaggi.
Grazie, endi :)
nessuna diavoleria è stato un mio capriccio :)
RispondiEliminaSe è opera tua mi sento immensamente sollevata :)
EliminaUn saluto, endi :))))
perchè le tue donne soffrono sempre o siamo noi che le facciamo sempre soffrire?
RispondiEliminaSoffrono, ma poi si prendono la loro bella rivincita :))))
EliminaCiao cara Amaranta, solo per dirti che HO DOVUTO traslocare e mi auguro che vorrai continuare a seguirmi.
RispondiEliminaGrazie.
Cristiana
Sempre, e con grande piacere, Cristiana :)
EliminaBella ed originale.
RispondiEliminaSi, credo che Nanà abbia ragione, l'orgoglio di una ferita di guerra fa la differenza.
Blog interessante :)
Francesca
......una differenza fondamentale.
EliminaGrazie, Francesca, e benvenuta in questo mio spazio :)
Le leggende rimangono nel cuore laddove tra i sogni rimangono le stelle piu belle.
RispondiEliminaMaurizio
I sogni e le delusioni, tatuati nel cuore.
RispondiEliminaBello.
Grazie, Maurizio, per la tua infinita dolcezza :)