L'Imperatrice Camilla mi ha chiesto se mi è passata l'incazzatura.
Certo, mi è passata, sto invecchiando e rimanere arrabbiata per troppo tempo non fa più bene, oltretutto un'arrabbiatura a lungo termine richiede un notevole dispendio di energie e, le severe rughe dell'accigliamento che solcano la fronte, ed aggrottano gli occhi, sono un ulteriore rischio per la mia pelle non più giovanissima.Mi è passata l'incazzatura ma resta l'amarezza.
- Aggressiva a dismisura. Borderline, per una sciocchezza del genere.- E' questo il pensiero imperiale di Camilla. Vedo il suo dito puntato contro di me e la deliziosa smorfia di disappunto che le increspa le labbra.
La sentenza è emessa ed io dovrei solo obbedire
Salvate il soldato Ryan.
Non lo dice, ma glielo leggo nella mente.
Le feste ci rammolliscono, ed il Natale più di tutte.
Troppi canditi, troppe bollicine, troppi abbracci e quel buonismo masochista che non rientra nella nostra sperimentata quotidianità, che è costituita per lo più d'attacchi di petto e stato d'allerta.
Tutte queste dolcezze sono pericolosamente devianti, ci portano fuori strada facendoci perdere di vista la realtà.
- Salva il soldato Ryan.- Suggerisce l'Imperatrice
- Perché? - Chiedo perplessa
E non sono disposta ad accettare risposte da libro "Cuore".
- La mia scrittura non è una sciocchezza. Almeno non per me. - Ribadisco con forza.
- Hai ragione, scusa, mi sono espressa male - mi risponde lei con tono pacato improntato alla ragionevolezza, consapevole che l'aggressiva borderline potrebbe con un guizzo improvviso saltarle alla gola. Poi, precisa: - Intendevo dire che sei partita all'attacco con la batteria pesante per conquistare solo una postazione vuota. -
Ora su quella postazione, però, sventola il mio vessillo. Diciamo che quel mio post usurpato sta nel suo blog come la Repubblica di San Marino, o lo Stato del Vaticano, nel territorio italiano: paesi stranieri. Ed il fatto che si parli la stessa lingua, si mangino gli stessi cibi, si adottino gli stessi proverbi, non muta la realtà identificativa, che è quella scritta sul passaporto.
- Ma convieni, almeno, che avresti potuto adottare altre strategie? - Sbotta esasperata Camilla, davanti alla mia riottosità ai suoi ragionamenti.
- Quali, Camilla? Quali sono queste altre strategie? Non le ho individuate e, sinceramente, non le avrei neppure prese in considerazione tanto ero fuori di me.- Replico furiosa.
- E' questo il tuo problema, Mari, non riesci a ragionare lucidamente quando serve. Non hai stile o, almeno, qui non hai dimostrato di averlo. Un'amazzone infuriata, con i capelli arruffati e le unghie sguainate, avvolta di polvere e di risentimento che urla minacce inconsulte ad un nemico invisibile e, probabilmente, innocuo. E' vederti sprecare, in questo modo convulso, energie e sentimenti che mi fa star male. - Obietta indulgente, nello stesso tono con cui si parla ai bambini.
Il soldato Ryan non è assolutamente innocuo e mi ha danneggiato. E non è neppure un vero soldato, piuttosto un ladruncolo che si è cimentato in un furto facilissimo che perfino un bambino avrebbe potuto congegnare. E, dopo, ha impunemente esposto la refurtiva alla luce del sole come se fosse materiale anonimo e non riconoscibile perché privo di valore accertato ed accertabile. E' questo che mi ha fatto enormemente incazzare. No, è giusto che nel suo blog sventoli il mio vessillo solo il tempo necessario a ristabilire la verità sull'appartenenza storica di quel fazzoletto di terra, stato straniero all'interno del suo territorio, usurpato ed invaso, senza colpo ferire.
No, Camilla, il soldato Ryan non merita di essere salvato.
Marilena
Salvate il soldato Ryan.
Non lo dice, ma glielo leggo nella mente.
Le feste ci rammolliscono, ed il Natale più di tutte.
Troppi canditi, troppe bollicine, troppi abbracci e quel buonismo masochista che non rientra nella nostra sperimentata quotidianità, che è costituita per lo più d'attacchi di petto e stato d'allerta.
Tutte queste dolcezze sono pericolosamente devianti, ci portano fuori strada facendoci perdere di vista la realtà.
- Salva il soldato Ryan.- Suggerisce l'Imperatrice
- Perché? - Chiedo perplessa
E non sono disposta ad accettare risposte da libro "Cuore".
- La mia scrittura non è una sciocchezza. Almeno non per me. - Ribadisco con forza.
- Hai ragione, scusa, mi sono espressa male - mi risponde lei con tono pacato improntato alla ragionevolezza, consapevole che l'aggressiva borderline potrebbe con un guizzo improvviso saltarle alla gola. Poi, precisa: - Intendevo dire che sei partita all'attacco con la batteria pesante per conquistare solo una postazione vuota. -
Ora su quella postazione, però, sventola il mio vessillo. Diciamo che quel mio post usurpato sta nel suo blog come la Repubblica di San Marino, o lo Stato del Vaticano, nel territorio italiano: paesi stranieri. Ed il fatto che si parli la stessa lingua, si mangino gli stessi cibi, si adottino gli stessi proverbi, non muta la realtà identificativa, che è quella scritta sul passaporto.
- Ma convieni, almeno, che avresti potuto adottare altre strategie? - Sbotta esasperata Camilla, davanti alla mia riottosità ai suoi ragionamenti.
- Quali, Camilla? Quali sono queste altre strategie? Non le ho individuate e, sinceramente, non le avrei neppure prese in considerazione tanto ero fuori di me.- Replico furiosa.
- E' questo il tuo problema, Mari, non riesci a ragionare lucidamente quando serve. Non hai stile o, almeno, qui non hai dimostrato di averlo. Un'amazzone infuriata, con i capelli arruffati e le unghie sguainate, avvolta di polvere e di risentimento che urla minacce inconsulte ad un nemico invisibile e, probabilmente, innocuo. E' vederti sprecare, in questo modo convulso, energie e sentimenti che mi fa star male. - Obietta indulgente, nello stesso tono con cui si parla ai bambini.
Il soldato Ryan non è assolutamente innocuo e mi ha danneggiato. E non è neppure un vero soldato, piuttosto un ladruncolo che si è cimentato in un furto facilissimo che perfino un bambino avrebbe potuto congegnare. E, dopo, ha impunemente esposto la refurtiva alla luce del sole come se fosse materiale anonimo e non riconoscibile perché privo di valore accertato ed accertabile. E' questo che mi ha fatto enormemente incazzare. No, è giusto che nel suo blog sventoli il mio vessillo solo il tempo necessario a ristabilire la verità sull'appartenenza storica di quel fazzoletto di terra, stato straniero all'interno del suo territorio, usurpato ed invaso, senza colpo ferire.
No, Camilla, il soldato Ryan non merita di essere salvato.
Marilena
Non so se tutte le ciambelle vengono con il buco o meno ma so che bisogna sempre dare l'altra guancia e perdonare.
RispondiEliminama forse questo è un altro discorso..
comunque, non ti ho fatto i miei auguri di Buone festivita Natalizie e me ne dolgo ma i miei auguri di buon anno 2001 accettali di cuore. Buon Anno Amaranta.
I miei migliori auguri per te.
Maurizio
No, no, che vuoi salvare!!! e poi...ma che figura!!!!
RispondiEliminaUn bacio dolce Marilena.
Miryam
...mi chiedo solo come hai fatto ad accorgertene...bentornata amaranta!
RispondiEliminaDì, ma sta Camilla a me che sono tua sorella non mi conosce affatto? Tu sei stata più che contenuta nella tua rabbia, io se potevo mandare un esercito di acher e cracher e ancche di cracres glielo avrei mandato, fino a farlo sprofondare negli abissi.
RispondiEliminaRubare nel cervello è il furto più schifoso possibile perchè un pò di materia grigia ce l'abbiamo tutti no? perchè non usare la propria? Non è mica come lo stomaco che quando hai fame e non hai da mangiare rubi per sopravvivere!!!! I pensieri, le idee, le frasi, possiamo partorirle tutti, senza rubare dai cervelli altrui!
Di a sta Camilla che il soldato Ryan sarà fucilato e la sua famiglia dovrà rimborsarmi il costo della pallottola!
Un bacio a te e un "fatti gli affari toi" al tuo alter ego!
Elisena
Quanti soldati sono morti per salvare il soldato Ryan?
RispondiEliminaCiao cara Marilena,per prima cosa ti abbraccio,ora vengo al tuo testo,mi piace e sono come sempre dalla tua parte,condivido il tuo pensiero,si,non lo salvo neanche io,anzi lo condanno duramente,il furto di un testo è cosa grave e deplorevole,specie quando si ha la possibilità di interagire con chi si vuole tramite Internet,sul suo blog non ha avuto il coraggio di rispondere,io non ho commentato da lui,ma forse mi presento,si questa persona non ha stile,e non ha coraggio,gli piace mettere le dita nella marmellata di altri,in modo furtivo,da dietro la porta,e al buio,con un sacchetto di carta in testa,per non farsi scoprire,ma è stato scoperto,con le dita macchiate di inchiostro dolce,forse leggerai quello che sto scrivendo ora,e ti dico questo fai un passo indietro e scusati con la mia AMICA.
RispondiEliminaCon questo ho finito,e a te cara Marilena ti auguro quello che veramente meriti,e sai che io ci sono sempre per te.
Con affetto
Achab.
Un bacio.
Ehhhh mia Escura non si può sempre far finta che non è importante. E poi se qualcosa ti addolora , non importa che sia qualcosa di apparentemente piccolo per gli altri, per te è importante , è questo si conta. E dato che tu conti molto per me, per me è importante!
RispondiEliminaTanti cari auguri di buone feste e felice Anno Nuovo a te e ai tuoi cari.
RispondiEliminaCon affetto
Giulia
Ciao Maurizio, grazie innanzitutto per gli auguri che di cuore contraccambio.
RispondiEliminaIl perdono è una grande dote che io però, possiedo solo in piccola parte e porgere l'altra guancia non è nella mia filosofia di vita, ma a te la porgo volentieri per scambiarci il bacio di Natale.
Grazie
Marilena
Ciao Miryam......no, non lo salviamo, anche se mi sono interrogata se la mia fosse stata una reazione spropositata (nell'immediato ho reagito, soprattutto, sull'onda dell'arrabbiatura)anche perchè è già la seconda volta e, sempre, con questo racconto.
RispondiEliminaInsomma sono convinta che queste cose, qui, in Blogosphere, siano all'ordine del giorno e che il plagio è ricorrente, ma credo anche che quando se ne viene a conoscenza sia giusto denunciare e, Blogosphere, ce ne dà la possibilità.
Almeno quella, visto che per difendersi non ci sono troppi altri mezzi.
Un bacio e grazie per la solidarietà
Marilena
Ciao Ady, grazie per il bentornata :)
RispondiEliminaE' stato un caso che, andando su Google e digitando UN DOLORE DA UOMO, è apparso sulla schermata il raccontato citato sul blog dove collaboro, LA COMPAGNIA DELLE LETTERE e, un tre righe sotto, con lo stesso identico titolo su IDLOS BLOG. Sono andata a vedere e ci ho trovato ricopiato di sana pianta il mio post (immagine compresa) oltretutto usato come post, ed anche come manifesto del suo blog nella Home Page. Nessuna citazione della fonte, ovviamente, seppur scritta in un angolino. Mi sono davvero arrabbiata perchè, in questo luogo qui, è il massimo della scorrettezza, spacciare per nostro ciò che non lo è. Vivacchiare sulle idee degli altri, a cosa serve tenere un blog se non si hanno idee proprie? E, poi, un testo come quello per me rappresenta qualcosa, un ricordo, una emozione, per lui cosa rappresenta?
Mi è stato detto che ciò che si scrive in pubblico non è poi più così strettamente privato, ma è poi così vero?
Chedere un consenso non costa molto. Sarebbe bastata una mail, ma io avrei comunque imposto la citazione della font.
Un bacio
Marilena
p.s. - Sarebbe buona cosa fare, una tantum, dei controlli dei nostri scritti sui motori di ricerca, Internet non nasconde nulla, ma è pur vero non si può stare qui guardandosi costantemente alle spalle.
Ehilà, stregaccia rossa, che abbiamo condiviso, anche questo piccolo dramma :)
RispondiEliminaLa mia rabbia è stata la tua, e quella di Lorenzo, che subito si è attivato per aiutarmi, perchè quella sera, Internet, faceva anche i capricci ed entrare su quel sito non è stato facile.
Concordo con tutto ciò che scrivi, Eli, tranne sul fatto che le idee possiamo partorirle tutti: non è vero, perchè se così fosse non ci sarebbe plagio.
Le idee non le partoriamo tutti, c'è chi ha più fantasia degli altri (e, questo, non è disprezzare chi non ne ha, ma solo una constatazione logica)chi le ha e non riesce a scriverle (la scrittura è un esercizio difficile, ed anche questo non alla portata di tutti)chi nonha idee e non sa scrivere non si perde d'animo e ruba, pensando che tanto chi mi scopre qui? Con la stessa facilità con cui si ruba si può scoprire chi ha rubato. E denunciare pubblicamente, chi ha rubato.
Avrei potuto scrivergli una mail privata (ho fatto anche quello)ma ho voluto renderlo pubblico perchè così anche i suoi lettori possano rendersi conto dell'inganno.
Un bacio, Eli
Marilena
Giusta domanda, la tua, Lò.
RispondiEliminaPerchè dovremmo minimizzare su quanto ciò è accaduto a me, ma come a tanti altri, partendo dal fatto che nessuno impone di avere un blog se non si ha nulla da scrivere o, se si pensa, di essere inadeguati.
Perchè il soldato Ryan ha attinto da una sconosciuta?
Perchè pensava di farla franca, che non avendo io un nome conosciuto e non essendo pubblicato e publicizzato da nessuna parte, lo scritto in questione poteva essere attribuito anche a se stesso.
Perchè citare chi è famoso e fare lo gnorri con chi non lo è?
Perchè citare il personaggio famoso è d'obbligo, oltretutto c'è sempre il rischio che arrivi qualcuno e ti dica: ehy, amico, quello l'ha scritto il tal dei tali, non te lo puoi attribuire come tuo.
Ci sono sempre milioni di testimoni, e testimonianze, quando si tratta di una persona famosa.
Allora si preleva dagli sconosciuti, una gran massa che, oltretutto, fornisce anche ottime idee e buoni spunti: tanto chi se li caca quelli che non sono nessuno? Chi viene a testimoniare per loro? Chi perde tempo, ed energie, in una battaglia dove non ci sono interessi economici da salvaguardare?
Non ti parlo del suo stile che è assolutamente diverso dal mio e quindi, già questo, dovrebbe sollecitare qualche dubbio, ma è pur vero che qui si legge diversamente che dai libri: in maniera più veloce e superficiale.
I lettori dei blog, di solito, sono altri blogger, si costituisce un circuito fatto di amicizie e di simpatia per cui, spesso, lo scritto diventa solo un tramite per relazionarsi e secondario all'autore.
Quindi non ci si mette a fare l'esame "calligrafico e di stile" degli scritti, (sono anche convinta che, spessissimo, non si leggano neppure i post, proprio perchè sono solo un tramite di comunciazione)per questo i blog rimarranno solo come un genere secondario nel campo della letteratura.
Ma sono anche convinta che chi, come me con passione e convincimento, esercita la propria piccola arte, non deve mai stancarsi di denunciare qual'ora si renda conto di un abuso, di una violazione.
Con il plagio non si viola uno scritto ma una persona.
Un bacio, Lò, grazie infinite di tutto
Marilena
Grazie, Massimo, il tuo calore, e la tua rabbia, hanno la fiammella della solidarietà che, credimi, è stata espressa da molti e tutti ringrazio per l'attenzione e le parole che mi sono giunte.
RispondiEliminaMa sono altresì convinta, Massimo, che non si ruba perchè si riconosce del talento, ma soltanto perchè quello scritto tò, calza alla perfezione, si adegua col mio blog (o col mio stato d'animo, è esattamente quello che volevo dire ma che non riuscivo a scrivere :) e non devo fare neppure la fatica di pensare, è bello e pronto: questa cosa qui potrei averla scritta anch'io!
Eppoi chi potrebbe affermare il contrario?
Cazzo no, tu non avresti potuto scriverla e nessun'altro con quelle stesse identiche parole, pause e punteggiatura e questo lo afferma l'autore, chi ha scritto quel pezzo e dentro ci ha messo la sua anima ed il suo sentimento, ecco perchè non può appartenerti, ecco perchè tu non saresti mai riuscito a scrivderlo uguale, perchè le emozioni sono individuali e non omologabili.
E' questo, Massimo, che mi fa incazzare.
NON TENETELO UN BLOG SE NON AVETE UN CAZZO DA SCRIVERE. FARSI BELLI CON LE PAROLE DI UN ALTRO NON SMENTISCE LA VERITA' DI QUELLO CHE REALMENTE SI E'.
Grazie, Massimo, non preoccuparti se non riesci a postare il commento sul suo sito, di avvertimenti ne ha avuti......insomma a buon intenditro poche parole: se non rimuove io lo denuncio come abuso
Un bacio
Marilena
Le tue parole, Luce, sono una bellissima dichiarazione d'amicizia.
RispondiEliminaDi quelle che scaldano il cuore.
Una piccola cosa che ha una importanza grande, per me lo ha, Luce, perchè per scrivere rubo tempo a me stessa, alle cose che dovrei fare e che non faccio, a quando corro al lavoro con i capelli frettolosamente legati ed il trucco sbafato sotto gli occhiali neri, mangiando a volte solo un panino e mentre corro per prendere al volo il tram mi sovviene che accidenti, avrei potuto scrivere diversamente quella frase, rende più l'idea, ed ora potrò correggere solo al mio ritorno a casa, ed elaboro ancora, fra i due tragitti, quello di andata e quello di ritorno, elucubro e riscrivo mentalmente. Correggo perfino la punteggiatura :)
Una piccola cosa che ha una importanza grande.
Un bacio, Luce, e grazie per la tua amicizia
Escura
Grazie Giulia, contraccambio gli auguri con tutto l'affetto e la stima che nutro nei tuoi riguardi.
RispondiEliminaUn bacio ed un abbraccio colmi di calore
Marilena
Io credo che il perdono non sia una dote, ma uno stato d'animo. Quindi nasce da noi stesse e come tale è una parte di noi che doniamo o ridoniamo. In questo caso non c'è nulla da perdonare, anche perchè chi la conosce quella persona?:DDDD
RispondiEliminaDetto ciò questo episodio fa riflettere e, senza stare troppo a rimugginare, dico che ci sono persone che si alimentano delle idee e delle situazioni degli altri, fagocitano e consumano, ed espongono in bella mostra facendolo passare per loro.
Questo fa arrabbiare.
Io penso che non vada inserito nella categoria " dei furti"; il plagio è cosa peggiore, un appropriarsi in modo indebito di sentimenti altrui, come tu Marilena hai ben evidenziato nelle tue risposte.
Hai tutta la mia solidarietà e comprensione, e dì a Camilla, per una volta tanto, che i polveroni si alzano quando ce n'è bisogno:))))
Doriana
Quanto mi mancava il tuo antro aperto al mondo miaooooooooo ùùùùùùùùùùùùùùù
RispondiEliminaLo so che ogni virgola che posti esce dal profondo di te, perchè sei una scrittrice vera , che scrive con le viscere. Non credo che un testo sia fagocitabile da tutti solo perchè eà in un blog piuttosto che dentro un libro , si cita l'autore in questo , bisogna citarlo anche altrove. Personalmente non vedo diversità tra qui o carta stampata, diventa emozione di tutti ... questa si tutti ....
ma sempre con un autore che l'ha sentita e poi trasmessa. E meno male che non le hai tenute in quel cassetto quelle emozioni , saremmo stati privati di qualcosa di bello, veramente bello. Un abbraccio Escura che il 2011 sia pieno di Luce e felicità per te e per chi ami
Concordo appieno con te, Doriana, sul significato che dai alla parola perdono: uno stato d'animo e non una dote.
RispondiEliminaQuesto che è accaduto è una piccola cosa che per me ha una grande importanza, perchè senza essere ipocrita io "credo nella mia scrittura", quindi vedere quel mio post reso anonimo, defraudato del mio nome, mi ha fatto veder rosso.
Mettere il nome significa rendere vivo lo scritto, riconoscergli un'anima ed un'appartenenza che, si è vero, non l'abbiamo scritto noi ma ecco, ci rappresenta, rende il nostro stato d'animo, esattamente come accade per le poesie o per i racconti degli scrittori famosi.
In realtà, Doriana, sono una donna discreta e piuttosto defilata, uso altri metodi ed altre strategie per avere giustizia, ma qui, in questo caso, la denuncia pubblica mi è sembrata la cosa più giusta.
Uno sputtanamento......è mancato di rispetto a me ed ai suoi lettori.
Gli do tempo fino alla fine delle feste, dal momento che appare assente, dopo di che prenderò i miei provvedimenti.
I polveroni, a volte, servono a rendere più chiara la visuale.
Un bacio, e grazie ancora
Marilena
Infinitamente grazie, Lucy, per le tue parole, per la tua presenza, per la tua amicizia.
RispondiEliminaIo credo nella veridicità e nell'umanità di Blogosphere, perchè ci sono persone belle come te, e sincere.
Ho ricevuto durante il mio ultimo volontario isolamento, attestati di stima e di amicizia e, in questo ultimo caso, di solidarietà, davvero notevoli.
Blogosphere ha un cuore solidale per i grandi come per i piccoli drammi.
Un bacio, Lucy
Marilena
Ti capisco Marilena.
RispondiEliminaNon è giusto che si rubino i pensieri.
Scrivere è un atto privato,un modo per esprimere quello che si ha dentro,quello che si osserva e che si riflette... scrivere è anche un atto "faticoso" nel senso più nobile del termine.
Un proprio testo,non voglio esagerare, è quasi come la propria creatura che si forma dentro ed esce dal proprio corpo.
Leggerlo sulle pagine di altri senza vederci la propria firma, fa male. Lo so per esperienza, è successo anche a me.
Ieri ad es. ho scoperto anch'io dei furtarelli dal mio blog e pubblicati su facebook e, poichè, non utilizzo quella piattaforma non ho potuto neanche protestare ...ma con più calma proverò a farlo.
Ti consiglio di mettere nella sidebar il link di questo sito http://www.copyscape.com/plagiarism-checker/
per avere sempre un controllo immediato, anche se ci sono anche altre strade che devo ancora verificare.
Continua ad insistere con mail e vedrai che,prima o poi, il tizio risolverà il problema.
a me è successo su un blog di libero. Dopo molti messaggi mi è arrivata una mail di scuse ed è stato aggiunta la mia firma al testo chimica dell'amore.
A me interessava la citazione della fonte più che le scuse.
UN BACIO!
Innanzitutto, Miryam, grazie davvero per la tua solidarietà e per il link che mi hai inviato.
RispondiEliminaI plagi sono all'ordine del giorno, chiaramente quelli da noi scoperti sono solo una piccolisima parte ma sono dell'opinione che ogni volta che si scoprono bisogna denunciare pubblicamente: è una presa ingiro per chi è plagiato e per chi legge.
Hai fatto un paragone giousto, invece, quando dici che gli scritti sono un pò come i nostri figli perchè per quel che mi riguarda è vero: dentro ci sono io.
Sottolineare che accade continuamente non significa doverci fare l'abitudine trasformando in norma ciò che, assolutamente, norma non è. Anzi, è proprio questo che la democrazia di Blogosphere rigetta.
Mi spiace sinceramente per quel che ti è accaduto, Miryam, non uso FB neppure io (lo trovo invadente e finalizato al niente)ma sono pronta a riattivare la mia pagina se ti dovesse servire un supporto.
Un bacio e grazie, grazie, grazie
Marilena
Grazie a te Marilena.
RispondiEliminaSei una persona autenticamente...splendida.
I tuoi scritti lo dimostrano continuamente.
Un bacio grande e l'augurio di un anno migliore.
a presto:))))))
Grazie Miryam, per gli auguri e per le parole, di stima e di affetto, da me sinceramente contraccambiate.
RispondiEliminaUn bacio grande ed un abbraccio sincero
Marilena