Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 6 maggio 2010

Una giornata di pioggia



I capelli pendono sulle spalle come anime oblunghe, fuoriuscite dalla scatola cranica, molli ed insensibili, come filamenti estranei.
Quello che lo specchio mi mostra è la testa di una bambola primitiva, con gli occhi grandi e la bocca rosso carminio.
Bocca da puttana in un viso di cera.
Fuori la pioggia s'intestardisce a cadere verticale.
Aspetto paziente dietro i vetri che la sua traiettoria muti.
Solo allora potrò staccarmi dallo sfondo asfittico di questa stanza per emergere in quello liquido della pioggia.
Marilena

8 commenti:

  1. Occhi grandi di un verde foglia magnifico come la più splendente foglia di tè di Ceylon.
    Bocca rossa e delicata come la più bella poetessa che mai Afrodite e Saga, dea nordica della poesia, abbiano mai incontrato.
    Capelli castani fini e ordinati, come Var, dea dell'amore, vorrebbe avere per il suo matrimonio.
    Un viso ovale e splendente che neppure Tlazolteotl, dea atzeca, in sogno immagina per rappresentare la madre terra.
    Questo il tuo specchio può solo rappresentare. E fuori la pioggia può avere traiettorie impazzite ma nessuna goccia si poserà il tuo viso facendola sembrare una lacrima.
    Lorenzo

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  2. Ma sai,Antonio, tutto nasce dal fatto che la pioggia mi deprime all'inverosimile o mi esalta all'inverosimile, non riesco a viverla sempre e solo come un evento climatico.
    Forse una pioggia orizzontale avrebbe ristabilito un equilibrio.
    Un bacio, Antonio e grazie, sempre, della tua presenza
    Marilena

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  3. Wow.
    Mi hai ridisegnata come nuova, Lò!
    Il meglio del meglio, per me.
    Grazie infinitamente di vedermi in questo modo.
    Ma non mi sono maltrattata nel mio post, sai che a me piacciono i termini forti e le scenografie drammatiche, ed esasperare ulteriormente il mio pensiero.
    E, in un eccesso di tristezza, ho generato questo post.
    Mi sono vista dietro i vetri, un ombra pallida con un rossetto vivido, provocante.
    Un ombra in attesa di una pioggia orizzontale.
    Ecco, mi sentivo e mi vedevo così.
    Ma tu hai cancellato tutto e ridipinto il mio viso, donandomi un'anima nuova e la forza necessaria ad affrontare la pioggia.
    Sei splendido.
    Grazie infinite per esserci.
    Un bacio
    Tcom
    Marilena

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  4. E cara questa pioggia testardamente verticale, che non vuole saperne di essere equilibrata e vuole sciogliersici adosso fino a che non ci sentiremo che acqua dentro acqua fuori, qualcosa di liquido pronto a prendere la forma di ciò che ci conterrà o disperdersi nello spazio e nel tempo. Non so ma sto commento mi è venuto così. Un bacio Marilena ti voglio bene, e dato che ho imparato l'onetsà di Lorenzo non posso che credere e sostenere il suo giudizio su di te. Miaoooooo

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  5. Ciao Lucy, il tuo commento dice, invece, molto. Anzi, è sotto certi aspetti, aggiuntivo al mio scritto, perchè mi piace immensamente questo tuo passaggio:
    ......fino a che non ci sentiremo che acqua dentro acqua fuori, qualcosa di liquido pronto a prendere la forma di ciò che ci conterrà o disperdersi nello spazio e nel tempo.
    Acua dentro.
    Ed acqua fuori.
    Era proprio questa la mia intima percezione della pioggia.
    Grazie per la tua amicizia e per la sempre rinnovata stima.
    Un bacio liquido
    Marilena

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  6. Ciao Marilena,bellissimo scritto.
    Buona serata.

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  7. Grazie Massimo, della gentilezza del tuo commento e della tua, sempre gradita, visita.
    Un bacio
    Marilena

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