Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 2 novembre 2022

Elucubrazioni di un'anima in fiamme.

 


Fuoco cammina con me 
(David Linch)

Le cose nuove mi attraggono, desidero possederle, ma anche mi spaventano. Poco rassicuranti ed estranee. Ho difficoltà a toccarle. Farle mie. Personalizzarle.
Le cose nuove hanno un'anima di cellophane, fragile e crepitante, inganno trasparente ed impermeabile alle emozioni.  E troppo spesso bugiardo. Le cose nuove, scartate dal loro involucro, potrebbero rivelarsi deludenti, fallaci. Imperfette. Un buchino nascosto, un orlo sgranato, una trama disomogenea. E non hanno odore. Il mio odore. Così mantengo con esse le distanze. Le ammiro. Le desidero. Le spio. Le sorveglio. Le adagio in un cassetto socchiuso, consentendo il passaggio di una presa d'aria, quel soffio vitale necessario fino a quando sarò pronta a fare un primo passo a sfiorarle.
Semmai quel mio primo passo ci sarà.

Ma, in realtà, ho cassetti pieni di cose nuove che non sono mai diventate mie. Che pure avendole non ho mai posseduto. Giacciono nella loro bara di cellophane, virtuose ed intatte. Condannate all'eternità nelle loro urne odorose di gelsomino e di lavanda. Anche se non sarà l'eternità il loro ultimo destino, poiché ogni cosa in natura deve avere un termine. La morte. E la purificazione del fuoco. Nel giorno dei morti, in una pira funebre, nel giardino di casa mia.
Un modo per liberare le loro innocenti anime prigioniere dei miei fasulli desideri.
E liberare me stessa dai miei spergiuri esistenziali.

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