Riprendo a raccontare sulle pagine del mio diario, a un mese esatto dal suo arrivo, della fantastica convivenza con il mio nuovo coinquilino, il Conte Cagliostro del Vlad, di cui mostro una foto.
Il Conte non è di quegli aristocratici con la puzza sotto il naso, niente affatto snob, da subito mi ha lasciato ampio spazio d'interazione in modo che io potessi, in maniera soft, capire quanta confidenza avrei potuto lecitamente prendermi senza incorrere in spiacevoli fraintendimenti.
Il mio temperamento, materno e al contempo passionale, fa si che le mie dimostrazioni d'affetto siano talvolta irruente, chiassose ed istintive, molto teatrali, e il piccolo Conte, seppur magnanimamente le sopporta, non sempre dà mostra di apprezzarle.
Allora faccio un passo indietro, chiedo scusa e mi dileguo, attendendo il momento in cui sarà lui a cercarmi per reclamare, con grazia regale, un bocconcino o una carezza.
Quando avanza con la coda dritta (spettacolare quella sua coda bicolore, che svetta nera nella parte superiore e grigia in quella inferiore, così come lo è nel sottopancia, della stessa soffice tonalità che alla luce acquista sfumature d'argento e metallo, che irradiano in un'aura avvolgente, così da farlo somigliare ad un fantastico cavaliere lunare), e il richiamo, dolce ed imperativo, del sovrano che è disponibile, solo in quel momento, ad accogliere le mie suppliche e concedersi alla mia ammirazione.
Solo i gatti, tra tutti gli esseri viventi, possiedono il misterioso segreto della seduzione innata, solo loro ne conoscono gli atavici codici, e così quando ti permettono un sia pur momentaneo approccio a quella loro sublime divinità, ti par di toccare il cielo con un dito, perché non c'è nulla di più spontaneo, incorrotto, prezioso e sincero, di quel momento condiviso.
Marilena
Sene hai la possibilità potresti far conoscere a Cagliostro questa vecchia amica e collega di specie:
RispondiElimina"La gatta", (Lawrence Ferlinghetti)
La gatta
si lecca la zampa e
si allunga in
un angolino della libreria
Essa
può rimanere
nella posizione della sfinge
senza muoversi per
molte ore
e quindi voltare la testa
verso di me e
sollevarsi e stiracchiarsi
e voltarmi
la schiena e
leccarsi di nuovo la zampa come se
non fosse passato del tempo
Non è passato
e lei è la sfinge con
tutto il tempo del mondo
nel deserto del suo tempo
La gatta sa
dove le mosche muoiono
vede fantasmi nei granelli d'aria
e ombre nei raggi del sole
Lei ode
la musica delle sfere e
il ronzio dei fili delle case
e il ronzio dell'universo
negli spazi interstellari
ma
preferisce luoghi domestici
e il ronzio della stufa
Grazie, Giò, è stupenda.
EliminaLeggerla mi ha emozionata perché ci ho visto gli stessi atteggiamenti di Cagliostro, e forse di tutti i gatti del mondo, che però, per quelli come me che hanno la fortuna di una convivenza a stretto contatto, sono assolutamente unici, divini, irripetibili.
Grazie ancora, Giò, di questo regalo :)